Anno 707 dell'Era di Rouen
10 giorni dopo lo scontro a Villa Willmore
Foresta delle querce rosse tra Clubsmoor e Heartcross
La mano di Lisbeth non riusciva a trattenere il tremolio, mentre stava sollevata in posizione di saluto. Di fronte a lei, il Capitano Willow giaceva steso sulla branda da campo con un profondo taglio che gli percorreva la gamba da metà coscia fino alla caviglia. Siena Willmore stava accuratamente cambiando la fasciatura ormai impregnata di sangue, tamponando qua e là con un panno imbevuto di una soluzione medicinale. Willow riusciva a malapena a trattenere i gemiti dal brucione della medicazione, stringendo i denti e parlando ai suoi sottoposti tra un soffio e l'altro.
"Non appena... Non appena mi riferiranno il numero dei superstiti, i Cuori organizzeranno gli spazi dove ospitarci... Dovremo fare una sosta di qualche giorno a Heartcross per riprenderci. Questi... Questi demoni bastardi ci hanno colto completamente di sorpresa. Non avevamo preventivato... un attacco di una simile portata".
Gli occhi di Lisbeth non mollavano Tristan, non poteva fare a meno di fissarlo, sebbene cercasse di nascondere a tutti i sentimenti che le stavano vorticando nel petto. Il volto di lui era pieno di ferite, sembravano superficiali, ma aveva rischiato più di una volta di rimetterci un occhio. Non si era ancora lasciato medicare, stava immobile e serio davanti al suo Capitano, come se non avesse alcuna intenzione di lasciarlo un istante. La ragazza cercò più di una volta di incrociare gli occhi azzurri di lui, le sarebbe bastato un fugace cenno per calmarla, ma fu inutile.
Una figura l'affiancò strofinandole con un dito leggero la mano posta dietro la schiena. Lisbeth si voltò e trovò il lieve sorriso di Victor. Anche lui stava dritto in posizione di saluto, ma i suoi occhi sembravano vagare in qua e là alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno.
"Siena... vi ringrazio per le vostre premure... ma... ma adesso lasciate che le vostre mani delicate possano prendersi cura dei miei soldati... me la caverò" concluse con un mezzo sorriso il Capitano Willow rivolgendosi alla giovane Willmore, mentre il sudore gli imperlava la fronte scura.
"Che strano vedere il Capitano sorridere così... poi si è rivolto a lei chiamandola per nome..." sussurrò Lisbeth a Victor, che non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un sogghigno: "Lis, il Capitano Willow e il soldato scelto Willmore sono stati promessi il giorno in cui sono stato inviato nell'esercito dei Cuori di Spine. Anche questo faceva parte degli accordi tra Cuori e Fiori".
Sorpresa dalle parole di Victor, Lisbeth rivolse lo sguardo alla ragazza dai lunghi ricci scuri, l'ultima figlia rimasta in vita di Xavier Willmore, che stava guardando dolcemente il suo promesso sposo. Chissà quale peso doveva gravare sul suo cuore, che senso di responsabilità e di dovere verso la sua famiglia. Eppure, Siena Willmore sorrideva amabilmente al Capitano, come se quel fardello di un matrimonio combinato non le dispiacesse così tanto. Le dita olivastre di lei sfiorarono più volte il dorso moro della mano di lui e Lis pensò che quei lievi gesti non fossero casuali.
Dopo che lei e Victor furono congedati dal Capitano, Lisbeth rinunciò all'idea di parlare con Tristan. Stava bene e tanto le bastava per il momento. Lasciata la tenda alle sue spalle, la ragazza si guardò intorno alla ricerca di qualcosa per tenere la mente occupata e distogliere i pensieri dalla notte che si stava lentamente lasciando alle spalle. Il soffio gelido di Pikert e le sue parole melliflue ancora le risuonavano in testa, andavano e venivano, come maree incontrollate che acceleravano di colpo i battiti del suo cuore.
Scrollò la testa per scacciare quella spaventosa immagine e seguì con lo sguardo il cugino che si stava allontanando senza dirle una parola. Sembrava che si stesse dirigendo senza attirare troppo l'attenzione verso le tende dei Cuori, sfruttando i punti di ombra e mantenendo un basso profilo.
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Il Cavaliere di Cuori - Atto I de Il Gioco di Rouen
FantasyIn una terra distopica, Rouen, il giocatore, è colui che controlla il destino. Ogni 100 anni Rouen indice un torneo per eleggere il suo successore tra gli eredi delle nobili casate di 4 fazioni: Cuori, Spade, Fiori e Diamanti. Tra i giovani giocator...