6- police

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Quando Louis si svegliò il giorno dopo, la testa gli doleva tantissimo. Si accorse solo dopo di non essere nella sua camera da letto "ma dove diavolo-" si guardò attorno disorientato. Era in una stanza abbastanza grande, esattamente come il morbido letto sul quale era sdraiato. Aveva un buon profumo.

In quel momento, la porta della stanza si aprì "Oh, sei sveglio allora, pensavo non ti svegliassi più" Louis aprì gli occhi stupito ma anche estremamente confuso quando vide il professor Styles entrare nella camera "Hai dormito per più di ventiquattro ore, stavo iniziando seriamente a preoccuparmi"

"Che cosa-" Si portò una mano alla testa per colpa di una forte fitta.

"Oh, tieni" Esclamò Harry passandogli una pillola "è solo per il mal di testa" Louis annuì e la accettò, mettedosela sulla lingua ed ingoiandola usando la propria saliva per farla scendere "ti ricordi qualcosa di quello che è successo?"

Louis assottigliò gli occhi ed annuì "mi hai portato a casa tua" rispose chiudendo gli occhi.

"Si, eri parecchio andato, ieri"

"Io- che ore sono?"

Harry guardò l'orologio, e "le quattro del pomeriggio"

Louis aprì gli occhi e si mise seduto di scatto "o mio Dio, le mie sorelle! Staranno così in pensiero-"

"Sanno che stai qui" lo interruppe Harry.

"Cosa- come?"

"Ok, non ti arrabbiare, ma il tuo telefono stava squillando da ore ormai, quindi ho risposto, e a quanto pare era tu sorella, così le ho spiegato-"

"Non le hai detto della droga, vero?"

"Certo che no" lo rassicurò "ho detto solo che sei stato male"

Louis sospirò sollevato, ma "il lavoro!" Urlò ad alta voce, spaventando Harry. Si alzò velocemente dal letto "farò tardi per il lavoro, dovevo essere lì due minuti fa!" Si bloccò quando vide che era senza maglietta "Ok, dove è finita la mia maglietta?" Chiese indicando il proprio petto.

Harry distorse lo sguardo e guardò verso il letto "Hai vomitato e te l'ho dovuta levare perché si era sporcata, sta a lavare"

Il minore alzò le sopracciglia ed aprì le braccia "sta a-" prese un bel respiro "e io come ci vado ora a lavoro!"

"Puoi saltare un giorno, di' solamente che stavi male"

"Non funziona così nella mia vita, Styles!" Urlò, mettendosi le mani tra i capelli. Era fottuto, conosceva Nick, non gliela avrebbe fatta passare, lui odia i ritardatari.

"Va bene, ti do una delle mie, basta che ti calmi!" Harry andò verso il grande armadio che era nella stanza vicino alla porta ed aprì le due ante, facendo uscire dall'armadio una maglietta nera "è la taglia più piccola che ho" disse porgendogliela. Louis la prese e se la mise velocemente, mettendosi le scarpe subito dopo "hey, se mi dici la via ti accompagno con la macchina"

Così Louis gli disse l'indirizzo ed entro una quindicina di minuti erano davanti al bar. Louis scese dalla macchina e corse nel locale, la maglietta di Harry, che era un po' grande per lui, che gli arrivava a metà coscia.

Aprì la porta ed entrò dentro ansimando per la corsa, seguito subito dopo da Harry. Dietro al bancone c'era Nick che stava servendo a dei clienti. Proprio quel giorno il bar doveva essere pieno?

Corse verso il ragazzo "Nick, scusami per-"

"Il ritardo? Intendi quello di ventitré minuti?"

"Ho avuto un imprevisto, non sono stato molto bene-"

"Louis, io ti pago per lavorare, della tua vita non me ne fotte un cazzo" lo interruppe il suo capo "e tu volevi pure un aumento" iniziò a ridere, alcuni tavoli si erano girati a vedere la scena "esci dal mio locale, sai che odio i ritardatari, sei licenziato"

"Cosa!" Esclamò Harry ad alta voce.

Louis lo ingorò "ti prego ti prego non faccio più ritardo, lo prometto, mi serve questo lavoro-"

"Vuoi che chiami la polizia così ti fanno uscire loro?"

"Per favore" supplicò. Era veramente pronto a mettersi in ginocchio, in quel momento "ti supplico, non licenziarmi, mi servono i soldi per le mie sorelle-"

"Cosa ti avevo detto l'altra volta?" Lo interruppe "da oggi in poi gli unici soldi che riceverai da me saranno quelli che ti darò solo se apri le tue gambe-"

"Vaffanculo!" Urlò Louis, dandogli un pugno in faccia. Nick cadde a terra con un naso sanguinolente e Louis gli diede un calcio "mi sono rotto il cazzo, mi hai davvero stufato, va all'inferno brutto stronzo!" Continuava a dare calci su calci, nessuno faceva niente attorno a loro.

Solo Harry si mosse e prese Louis da dietro, cingendo le braccia attorno al suo busto "calmo, Louis" gli disse il maggiore all'orecchio "Calmati" ma Louis non riusciva a calmarsi. Odiava Nicky con tutto il suo cuore e quello aveva fatto uscire tutta la rabbia che teneva repressa da anni. Voleva ucciderlo con le sue stesse mani. "Ok, usciamo da qui" disse alla fine quando capì che Louis non si sarebbe calmato.

"Io chiamo la polizia!" Sentì Nick urlare da per terra nel mentre che Harry lo spintonava verso la porta, le braccia ancora cinte attorno a lui così da trattenerlo.

"Chiama chi cazzo ti pare, nemmeno i fantastici quattro potrebbero fermarmi dall'infilarti un palo su per il culo!" Urlò Louis, prima che Harry riuscisse finalmente a farlo uscire dal locale, chiudendo la porta dietro di sé.

"Louis calmo!" Gli urlò contro il maggiore.

"Stai tranquillo, chiamo qualcuno, ci penso io. Ora che non lavoro più per lui posso finalmente ucciderlo"

"Si ok" Harry alzò le sopracciglia quando vide il cipiglio serio di Louis "Stai scherzando, non è vero?"

"Conosco delle persone"

"Louis, ti conosco da nemmeno una settimana ed ho assistito al tuo licenziamento, a te che prendi a botte il tuo ex capo, a te che minacci qualcuno di morte e a un te completamente fatto!" Esclamò "e sono solamente il tuo professore di letteratura! Che cosa ci sto facendo qui?"

In quel momento, delle sirene iniziarono a sentirsi in lontananza. Louis guardò Harry e sorrise "non lo so, ma se non ci sbrighiamo assisterai pure al mio arresto, ora, corri!" Louis corse verso la macchina di Harry "apri apri apri!" Urlò al maggiore, il quale iniziò a cercare le chiavi del veicolo velocemente.

"Un attimo, un attimo!" Harry fece uscire le chiavi ed entrambi salirono in macchina. Harry aveva il cuore che batteva al massimo mentre metteva in moto e partiva.

Dalla fine della strada, videro le macchine della polizia prendere quella via ed iniziare a seguirli "Vai più veloce!"

"Ci sto provando!" Urlò Harry, terrorizzato "o mio Dio, verremo arrestati e imprigionati e ci uccideranno in carcere!"

"Sta zitto e guida!"

"Moriremo"

Louis alzò gli occhi al cielo e guardava dietro alla strada nel mentre che Harry sfrecciava tra le strade "Stai tranquillo, non è la prima volta che vengo inseguito dalla polizia"

"E questo come dovrebbe calmarmi!"

"Vai nei southside. La polizia non va mai lì"

Harry grugnì, respirando a fatica dall'adrenalina che stava avendo in quel momento, e fece come Louis gli aveva detto, prendendo la strada per arrivare nella parte malfamata della città.

A quanto pare Louis aveva ragione, perché, non appena si introdusse nei vicoli malfamati e sporchi di quella zona, la polizia smise di inseguirli "gira qui a destra" Harry sterzò e prese la stradina che dava alla loro destra "Ok, fermati qui" non appena Harry si fermò, Louis aprì la portiera e scese dalla macchina "grazie per avermi accompagnato a casa" rise. Harry però non rise. Sembrava al quanto sconvolto da tutto quello che era successo. Così Louis sbuffò, e "Va bene, entra un attimo, ti preparo del tè... se lo abbiamo"

Shameless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora