Settimane passarono e, in realtà, Harry e Louis non si erano parlati molto in quelle settimane. Certo, si vedevano ogni giorno a scuola e Louis faceva ogni volta commenti inappropriati durante le sue lezioni, ma, oltre a quei momenti, i due non si parlavano per niente.
Louis era stato assunto nella discoteca barra strip club. Non pagavano moltissimo, ma pagavano bene, abbastanza per lui. Mille dollari al mese erano comunque più di quanto prendesse nel bar, ma i problemi finanziari erano persistenti, non sembravano volersene andare.
Aveva incontrato quel ragazzo di trentacinque anni altre volte in quei giorni, scoprendo si chiamasse Sasha, e gli aveva fatto la stessa offerta che gli aveva fatto la prima volta che si erano incontrati. La prima volta, Louis rifiutò. La settimana dopo, comunque, quel ragazzo tornò e fece la stessa proposta, e Louis accettò, per la stessa quantità di soldi. Non avrebbe accettato, ma aveva una cosa come tremila dollari in arretrato di affitto e gli era arrivata un'altra lettera di richiamo. Gli servivano quei soldi. Non poteva lasciare le ragazze senza casa, non importa quanto gli sarebbe costato.
Dopo l'incidente con la polizia, Louis pensava che Harry avesse smesso di parlare con lui perché aveva paura di lui. Quindi aveva un piano. Voleva attirare l'attenzione di Harry. Interrompere sempre le sue lezioni non funzionavano, quindi in quel momento stava cercando un'idea migliore per attirare la sua attenzione.
Stava camminando per i corridoi della scuola, quando, attaccato al muro, vide un foglio. Era un invito. A quanto pare la preside avrebbe fatto una presentazione in aula magna e chiedeva agli studenti e ai professori di partecipare. Sotto l'invito c'erano due colonne dove professori e studenti avrebbero dovuto firmare per poter partecipare alla presentazione.
Allora Louis si avvicinò e prese una penna dalla propria cartella. Si avvicinò al foglio e scrisse 'Harry Styles' in una delle caselle.
Aveva un piano. Quando Harry avrebbe scoperto di essere stato messo nello staff, avrebbe chiesto chi fosse stato ad inserirlo e Louis avrebbe detto di essere stato lui, così avrebbero potuto parlare. E poi Harry avrebbe ringraziato Louis per averlo fatto al suo posto. Ad Harry avrebbe fatto piacere che Louis pensava a lui, no?
Così, il giorno dopo, andò a scuola ed aspettò la terza ora. Quando quell'ora arrivò, Harry entrò nella classe e Louis era già seduto al suo posto.
La lezione iniziò e, come sempre, Louis faceva commentini, ma Harry cercava di non rispondere mai. Mancavano cinque minuti all'inizio della ricreazione, quando qualcuno bussò alla porta e la bidella la aprì, facendo un passo dentro la classe "professor Styles" lo chiamò "allora, questi sono i temi sui quali si deve preparare per la presentazione, la preside le spiegherà tutto dopo-"
"Aspetti, quale presentazione?" La interruppe Harry, guardando i fogli che la donna gli aveva appena passato.
"Quella della scuola-"
"Avevo già detto alla preside che non volevo prendere parte alla presentazione"
"E lei voleva ringraziarla per aver cambiato idea"
"Cosa-" corrucciò le sopracciglia, tutta la classe stava ascoltando il tutto. A tutti piaceva il dramma tra i professori. "Non l'ho cambiata, non voglio fare quella presentazione"
"Allora perché si è segnato?"
"Ma di cosa sta parlando? Io non ho-"
"Sono stato io" Louis alzò la mano, sorridente "penso potresti essere bravo a fare presentazioni, sei sempre molto appassionato nelle tue lezioni" alzò le spalle.
Harry puntò lo sguardo sul liscio, i fogli ancora in mano. La campanella suonò e tutti uscirono dalla classe, compresa la bidella, la quale uscì solo dopo aver spiegato ad Harry che ormai era tutto quanto programmato e che quindi non sarebbe potuto tirarsi più indietro.
Anche Louis si alzò dalla sedia, pronto ad uscire, ma "Louis, resta qui, per favore" Harry era in piedi dietro la cattedra, le mani poggiate su di essa mentre ci si appoggiava sopra.
Louis sorrise soddisfatto e si avvicinò ad Harry "contento? Ho pensato che ti avrebbe fatto piace-"
"Perché diavolo lo hai dovuto fare!" Il tono alto e arrabbiato di Harry fecero chiudere gli occhi a Louis per qualche secondo. Poi li riaprì e vide il volto del maggiore arrabbiato "dimmi da dove cazzo ti è venuta questa tua brillante idea!"
Louis corrucciò le sopracciglia e si portò le braccia attorno alla pancia "non lo so, io- pensavo ti avrebbe reso felice, voglio dire- a te piacciono queste cose, e-"
"Si, ma non quando sono io a presentarle!" Lo interruppe, alzando sempre di più la voce "Louis, dovrò parlare di fronte a tutta la scuola, lo capisci o no? Ci saranno una cosa come trecento studenti e tutti i professori, non ce la faccio! Se non mi sono segnato c'era un motivo, non avevi io diritto di segnarmi al posto mio senza nemmeno consultarmi"
"I-io..." ingogliò un groppone di saliva "Sei bravo con i ragazzi, non pensavo ti avrebbe dato fastidio..."
"Secondo te perché avevo il Benzodiazepine con me quel giorno che sei venuto a scuola fatto, eh?" Gli urlò contro "è un calmante per chi soffre di ansia e insogna, io soffro di ansia, davanti ad una classe riesco a starci, ma davanti a centinaia di persone no, ecco perché non mi ero segnato, ma no, hai deciso di fare di testa tua!"
"Volevo solo- non lo so, non mi parlavi più, io... mi dispiace-"
"Ovviamente ti dispiace, ma il danno è stato già fatto" Harry grugnì e si portò le mani ai capelli, arrabbiato "esci da qui, non riesco nemmeno a vederti in questo momento, vai a fare la tua fottuta ricreazione"
Louis annuì e portò lo sguardo sul pavimento "mi dispiace" borbottò prima di uscire dalla classe, chiudendo la porta dietro di sé. Corse verso il bagno che nessuno usava mai ed iniziò a prendere a calci il battiscopa "bel lavoro Tommo, fai sempre un fottuto bel lavoro" Urlò a sé stesso, continuando a dare calci.
Possibile che non riuscisse a farne una giusta?
Con lo zaino in spalla, decise di uscire da scuola ed andare a casa. Sentiva i suoi occhi farsi umidi, e non voleva restare a scuola un secondo di più.
Harry era così arrabbiato con lui, Louis si sentiva così in colpa. Ora avrebbe dovuto fare una presentazione che non voleva fare, dovendola esporre di fronte a centinaia di persone, ed era tutta colpa di Louis e delle sue fottutissime stupide idee.
Rimase a casa per ore intere, salutando solamente le sue sorelle quando tornarono a casa. Alle otto si alzò e, dopo aver preparato del cibo per le ragazze, andò allo strip club dove lavorava. Di solito iniziava a lavorare alle dieci, ma quel giorno aveva davvero bisogno di distrarsi.
Così arrivò nel locale alle otto e venti ed andò subito dietro al bancone, dove trovò di già Zayn a lavorare. Lui era il capo lì dentro, quindi stava sempre in quel locale. Louis non sapeva davvero come facesse. Aveva la stessa età di Louis, quindi diciannove anni. Aveva appena finito la scuola. Anche Louis avrebbe dovuto già finire la scuola, ma fu bocciato in seconda per colpa delle assenze, quindi ora era un anno indietro.
Si lavò le mani e salutò il ragazzo dai capelli neri e gli occhi marroni "oggi inizi prima?" Chiese lui sorridendo e salutandolo a sua volta.
"Ho fatto una stronzata e mi sento come se un camion mi fosse passato sopra, mi sento una merda, e lavorare potrebbe aiutare a non pensarci" rispose alzando le spalle e mettendosi i guanti "spero vada bene?"
"Assofottutamente si, sono stanco morto e il mio turno è appena iniziato, mi servirebbe davvero una mano"
Louis sorrise ed annuì "grazie"
Zayn gli fece segno di non pensarci e si avvicinò a Louis, mettendogli una mano sulla spalla "e, per quella cosa che ti senti una merda... so che ci conosciamo da poche settimane, ma, sai- per qualsiasi cosa, sono serio, io ci sono, si?" Louis sorrise ed annuì "bene" gli diede una pacca sulla spalla "e ora muovi il culo e vai a servire i clienti che quelli non si servono da soli"
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Shameless || Larry
FanfictionLarry ma con Shameless vibes Louis!Student Harry!Teacher -- Louis è molto... diretto, possiamo dire così. Ma non è colpa sua, nel quartiere dove è cresciuto era normale un certo tipo di linguaggio o di comportamento. Per Louis era normale. Per gli...