13- cheerleader

2.5K 163 50
                                    

Louis si svegliò quando la campanella della fine dell'ora suonò. Sbadigliò e si stirò la schiena, giusto in tempo per vedere il professore di matematica uscire dalla classe dopo aver salutato gli studenti. Sospirò e si alzò dalla sedia. Era mezzogiorno. In quel momento ci sarebbe stato il pranzo e, chi voleva, poteva andare in aula magna ed assistere alla presentazione che i professori -tra cui Harry- avevano preparato. I rappresentanti di ogni classe erano gli unici obbligati a partecipare.

Louis mangiò una mela e il resto della pausa la passò a fumarsi una sigaretta in bagno, attaccato alla finestra. Quando guardò l'orologio e vide che era già passata mezz'ora, buttò la sigaretta a terra, pestandola con il piede subito dopo, così da spegnerla, e corse nei corridoi per arrivare in aula magna.

Corse il più veloce possibile. Non sapeva quando fosse il turno di Harry, e non voleva perderselo.

Arrivò con tre minuti di ritardo e la presentazione era già iniziata. L'aula magna era completamente piena, infatti Louis non riuscì a trovare una sedia e dovette rimanere in piedi. A parlare era la professoressa di matematica della classe vicino alla sua. Sulla destra, tutti i professori coinvolti con la presentazione stavano in piedi in fila.

Louis cercò Harry, ma corrucciò le sopracciglia quando non lo vide. Si avvicinò quindi al suo professore di matematica "sai dove posso trovare il professor Styles? Gli devo dare un compito che mi aveva dato da fare" gli chiese, ovviamente mentendo.

Il suo professore non disse niente sul fatto che gli aveva dato del tu. Ormai lo faceva con tutti e tutti ne erano abituati. "Non ne ho idea, Tomlinson"

"Non doveva presentare?"

Il professore sospirò ed alzò le spalle "magari è in bagno"

"Non è ancora arrivato?" L'uomo scosse la testa, e Louis annuì "Va bene, grazie" si allontanò dai professori e prese il telefono in mano. Gli mandò un semplice 'dove sei?' tramite WhatsApp. Aspettò qualche minuto ed iniziò a mangiarsi le unghie quando vedeva che Harry non gli stava rispondendo. Non leggeva nemmeno il messaggio.

Allora si mise il telefono in tasca ed uscì dall'aula magna, andando verso la classe di Harry. Aprì la porta, sperando di vederlo lì dentro, ma l'aula era vuota, probabilmente erano tutti ad assistere alla presentazione.

Chiuse la porta della classe grugnendo e provò nell'aula professori. Dentro c'era solamente il professore di filosofia mentre cercava un qualcosa tra una pila di fogli.

Fece il giro della scuola alla ricerca di Harry, ma non lo trovava da nessuna parte. L'ultimo posto da controllare erano i bagni dove Harry lo aveva portato il giorno che si era preso la droga. Sperava davvero di trovarlo lì dentro, o non sapeva più dove cercare.

Fortunatamente, quando Louis aprì la porta, vide Harry in quel bagno e tirò un sospiro di sollievo. Il professore era seduto a terra a palla "si può sapere che ci fai qui? Ti ho cercato dappertutto, tra poco tocca a te, la presentazione è quasi iniziata!" Gli disse dall'uscio della porta. Harry non rispose, non alzò nemmeno la testa "Harry?" In quel momento sentì un singhiozzo provenire dal maggiore "Harry" borbottò correndo verso di lui e accovacciandosi a terra "che sta succedendo?"

"Stai-stai tranquillo, io-" lo sentì tirare su col naso "non ti preoccupare, mi sono solo fatto male dando una botta al muro, piango ogni volta" fece una risata palesemente finta e forzata "tu vai, io ti raggiungo"

Louis emanò un sospiro e si sedette alla sinistra del riccio "mi puoi guardare, per favore?" Harry scosse la testa nascosta tra le sue braccia "mi spieghi almeno cosa sta succedendo?"

"Ti ho già detto che-"

"Non mentirmi Harry, non mi piace quando qualcuno mi mente"

Harry sospirò e un altro singhiozzo uscì dalle sue labbra "non ce la faccio, non posso, io- tremo solamente al pensiero di tutti quegli occhi su di me"

Louis chiuse gli occhi con un sospiro "è tutta colpa mia, merda, mi sento così in colpa in questo momento" sbattè la testa al muro un paio di volte "dì solamente che ti sei sentito male e che non puoi presentare"

"È una cosa troppo importante, è per gli stage linguistici delle quinte, i viaggi d'istruzione e altre cose, non posso mancare, rischio di perdere il lavoro" spiegò Harry alzando finalmente il viso, Louis vide i suoi occhi rossi, le sue mani stavano tremando "mi ero preparato una- un discorso, ma-" grugnì "non mi ricordo niente, ho il foglietto nella mia tasca, ma ho gli occhi troppo lucidi per leggere, e mi tremano le mani-" serrò le labbra per non far uscire un altro singhiozzo "farò una figura di merda davanti a tutta la scuola, mi odieranno tutti"

"Ok, nessuno ti odierà, sei il professore più amato qui dentro"

"Sono pure vestito malissimo"

"Ma se sei un figo della Madonna" Harry rise, scuotendo la testa. Louis portò una mano sul viso del maggiore ed asciugò una lacrima che stava scendendo sulla guancia col proprio palmo "ti ameranno tutti quanti, Harry"

Harry portò i propri occhi in quelli di Louis, perdendosi nel loro celeste. Forse Louis se lo era immaginato, ma gli era sembrato che Harry avesse fissato per qualche secondo le sue labbra. "Tu verrai a vedere?"

"Mi vorresti?"

Harry annuì "in prima fila"

Louis rise ed annuì "allora mi vedrai in prima fila" sussurrò, portando una mano tra i lunghi capelli del professore "se vuoi prendo in prestito i ponpon dalle cheerleader e mi metto a ballare"

"Non lo faresti, questo è troppo anche per te"

"Vuoi scommettere?"

Harry alzò le spalle ed annuì "cosa scommettiamo?"

Louis sorrise mentre pensò a cosa potesse rispondere. "Un bacio" decise di dire "se io lo faccio, mi devi un bacio"

Harry si morse il labbro inferiore ed annuì, allungando la mano in avanti "accetto" disse facendo sorridere Louis "ma solo se con i ponpon ti metti anche la gonna e il top"

Louis fece un sorrisetto di sfida ed allungò anche lui a sua volta il braccio in avanti, prendendo la mano di Harry e scuotendola "ma tu devi andare ora in aula magna e fare quella presentazione"

Louis aiutò Harry a sciacquarsi la faccia, così da non far vedere il pianto, ed entrambi uscirono dal bagno, prendendo due direzioni diverse. Ora, Louis non avrebbe mai accettato a fare una cosa del genere, ma aveva fatto sorridere Harry e lo voleva sorridere di nuovo. Se per renderlo felice allora doveva mettersi in ridicolo di fronte a tutta la scuola, allora che sia. Non gli importava molto di quello che pensavano di lui gli altri comunque, quindi...

Trovò tra i corridoi una cheerleader e si inventò una scusa per farai prestare l'attrezzatura. Lei accettò dopo un po', così Louis si levò i pantaloni e la maglietta. Si mise la gonna con lo stemma della scuola stampato sopra e il top a coprirgli i pettorali. Era veramente ridicolo.

Louis corse tra i corridoi della scuola fino all'aula magna ed entrò. Appena mise piede dentro, tutti si girarono verso di lui ed iniziarono a fissarlo. Louis sorrise quando vide Harry in piedi insieme agli altri professori, e camminò fino al fronte della stanza, così da stare in prima fila, e si sedette a terra, non importandosi dei sussurri e delle risatine dei suoi compagni. Quelle erano frivole per lui. In quel momento, gli importava solo di una cosa: era riuscito a far ridere Harry.

Shameless || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora