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"Soli con l'alcool per sopportare i problemi."

[Flashback]

*Un altro bicchiere e sbrocco sul bancone.
In 'sto periodo 'n ce sto con la testa.

Non so se era per l'alcool che avevo le allucinazioni ma in quel momento Elena era appiccicata ad un ragazzo che le stava toccando tutto il corpo.
Provai ad avvicinarmi a loro ma mi resi conto che era impossibile.
L'unica cosa che riuscivo a fare era barcollare fino all'uscita per prendere un po' d'aria.
Accesi il cellulare e schiacciai il numero di Emanuele.

-Pronto? Chi é?

-Ema?

*Non era Emanuele.*

-Mattia.. Che cazzo..?

*Elena.*

-Eh? Non stai in discoteca?
-Mattia di cosa ti sei fatto?
-Nieente.

*La mia voce credo non era coerente con quello che avevo appena affermato.*

-Mattia. Sai che non sono scema. Perché mi hai chiamato alle.. 2 di notte sapendo che sto dall'altra parte del mondo?

-Mi manchi.

*Non era il motivo ma mi mancava veramente.

Ci fu una pausa di qualche secondo prima di sentire un altro suono dall'altra parte del telefono.
Si sentì un singhiozzo sommesso e poi niente.
La mia memoria era annebbiata dall'alcool.

Aveva ragione lei, però, quando disse che, conscendomi, non avrei retto la situazione.
Lo disse prima di partire per due mesi e andare in un qualche paesino del cazzo vicino al lago Michigan.

Era partita solamente da cinque giorni.

Erano circa le dieci di mattina e ormai la sbornia mi era passata.
Avevo appena finito una videochiamata con Ele che mi aveva dato l'ispirazione per una canzone.
"Tu"

[Ascoltatevi la canzone prima di continuare, se potete :)]

"Giuro che non é lo stesso che ti vedo e non ti riesco a toccare.
(...) Io non ci credo che tu non ci sei più, tu.

'Guarda la mia testa adesso, non vedi che sta impazzendo? Non ce la faccio più, non é possibile.'

Chiamai immediatamente il mio produttore e gli dissi che avevo una canzone e che volevo inciderla.
Accettò e non aspettai nemmeno un minuto che mi misi davanti al cellulare per registrare la voce da mandare poi ad Elena.

-Per te, che mi hai insegnato cosa vuol dire veramente tenere ad una persona.

*Iniziai a cantare la canzone guardando fisso la fotocamera, come se volessi far entrare i miei occhi nei suoi nonostante i chilometri di distanza.
Arrivai al ritornello e, inconsciamente, una lacrima mi rigò il viso.*

-Mattia.. ci sei?
-Gabri?
-Dobbiamo scendere a cena, vieni? Mi sembri sovrappensiero.
-Si.. arrivo. Mi sono ricordato una cosa.

Ciaaaaaaao:)
Sarebbe stupendo se tramite qualche commento ci faceste sapere cosa ne pensate della storia.
Bacii :)

Lui, Mattia Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora