Capitolo 9 Un incontro spettrale

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Continuai a fissare la lapide di nonna Mary, finché non tramontó il sole, forse era meglio se ritornavo a casa mia madre di sicuro sarà già preoccupata.

Mi alzai da terra e vidi proprio dietro di me lui...

Il ragazzo del bus...

John se non mi sbaglio.

"Che ci fai qui a quest'ora ragazzina?"
Mi chiese lui incuriosito, egli teneva in mano un mazzo di rose rosse, chi sa a chi le avrebbe lasciate.

" Non sono affari tuoi" li risposi io con arroganza, d'improvviso mi accorsi che dietro di lui c'era mia nonna, mi sorrideva ella sembrava felice di vedermi.

"Ehy sto parlando con te..." disse John cercando di attirare la mia attenzione su di lui, io non lo calcolai e infastidita guardai l'orologio -le 18.30- .

Cavolo sono in ritardo, presi lo zaino e lo misi sulle spalle, per poi correre verso l'uscita del cimitero; si proprio così lasciai quel ragazzo stupendo li.

Di sicuro avrà già capito, che sono una pazza , un altra persona che mi vorrà evitare...

Magnifico.

Arrivai a casa per le 19.15, mia madre era furibonda, stava già fuori seduta su una sedia ad aspettarmi con le braccia incrociate.
"Dove sei stata?!" Mi urló con violenza, io non le risposi anzi non la guardai nemmeno, mi limitai solo a rientrare in casa senza riferire alcuna parola.

Corsi verso camera mia e senza pensarci due volte mi chiusi a chiave, mi buttai sul letto con l'intento di togliermi le scarpe, ma subito bussarono alla porta; " Morgana sono Logan... Fammi entrare per favore".

"Che cosa vuoi" li dissi aprendo la porta di scatto, "Posso entrare?"
Li feci segno con la mano di entrare pure nella terribile caverna di Morgana la pazza, lui esitó per un secondo e dopo di che entrò, io richiusi subito a chiave per far si che mia madre non venisse a disturbarci.

"Lo so che sei arrabbiata... Perché io e mamma non ti crediamo, ma ecco ... noi abbiamo pensato di far venire una persona a parlarti." Mi spiegó lui a bassa voce, " Che tipo di persona?!"

Lui deglutì e poi con le mani fra i capelli rispose alla mia domanda

" Una psicologa".

Sospirai ...

E con tutta la rabbia che ebbi in quel momento gli urlai
" Vai fuori da camera miaaaaaa...."
Gli aprì la porta in un secondo e lui Spaventato uscí subito senza fiatare.

Iniziai a piangere, non potevo credere a ció che avevo appena sentito, ora si che mi sentivo sola; nessuno riusciva a capirmi.

Mi guardai allo specchio, ed improvvisamente esso si ruppe,
"Non puoi considerarti un mostro Morgana... Tu non puoi."
Mi girai con l'intento di capire chi fosse e subito davanti a me comparve mia nonna, "Nonna..." le dissi io con le lacrime agli occhi, "Tu non sei un mostro, gli altri lo sono ... Sfrutta il tuo dono per fare del bene." E dopo quelle parole ella svanì nel nulla ; lasciandomi completamente sola ed indifesa.


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