Capitolo 10 Il male si avvicina

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Mi svegliai verso le sei del mattino, ero stanca avevo passato tutta la notte a pensare, mi alzai dal letto svogliata.

Per poi diriggermi verso il bagno, le occhiaie ormai erano infinite, il mio viso era devastato dalla stanchezza; mi truccai per nascondere quel violaceo sotto gli occhi e poi mi vestii velocemente. Sta volta indossai degli stivaletti neri con delle calze a rete e una gonna di jeans,invece sopra misi una camicetta corta che mi faceva mostrare leggermente l'ombelico. I capelli decisi di lasciarli sciolti , dopo essermi guardata un paio di volte allo specchio, mi avviai verso le scale.

A metà scala incontrai Logan,egli mi fissò dallla testa ai piedi per poi chiedermi
"Dove stai andando conciata così?" Lo guardai dritto negli occhi e li risposi subito
" A scuola secondo te dove dovrei andare?!"

Dopo avergli risposto in malo modo, uscii di casa senza salutare nessuno,
come sempre mi avviai verso la fermata del bus; ma proprio li vidi John.

Prima di avvicinarmi a lui, pensai a cosa dirgli in caso mi avesse parlato, ma non appena mi salutò tutto il discorso che mi ero preparata svanì;
ricambiai il suo saluto con un semplice sorriso.

Lui si avvicinó, magari non le sono sembrata così strana...
Ma non appena fu quasi davanti a me, una ragazza bruna le saltò addosso abbracciandolo e dopo quel lungo abbraccio lo bació con passione, pfff... che gran figura di merda che ho appena fatto.

Pensavo che mi avesse salutata invece...

Arrivó il bus, io salì di corsa sperando di dimenticare quella bruttissima figura di merda che avevo appena fatto, invece la coppia felicemente fidanzata si sedette proprio davanti a me; che tortura certo che a volte il destino è crudele.

Misi le cuffie alle orecchie, per iniziare ad ascoltare di nuovo del metal, notai subito che la ragazza di John mi stava osservando con uno sguardo abbastanza inquietante; cavolo credo che si è accorta della figura di merda che ho fatto alla fermata.

Per fortuna le prime tre ore di scuola passarono velocemente, anche se ancora non mi ero fatta nessuna amicizia, la campanella suonò e tutti gli alunni corsero nelle proprie classi; io rimasi ancora un attimo davanti al mio armadietto alla ricerca di un libro sperduto.

D'un tratto sentii una mano sulla spalla, spaventata mi girai e di colpo mi caddero tutti i libri che avevo tra le mani, a un centimetro dalla mia faccia c'era lei ...
La ragazza del bagno con i polsi tagliati...

"Scusa non volevo spaventarti, volevo solo dirti di stare attenta lui sa che sei qui e che ci puoi vedere"
mi disse ella mentre si guardava intorno,
" Lui chi?" Chiesi io confusa.
"Non posso pronunciare il suo nome...
Lui è il re del male e vuole il tuo potere a tutti i costi, o mio dio è qui." Dopo queste parole ella svanì, lasciandomi letteralmente sola nel corridoio della scuola.

Corsi subito in classe, col terrore che qualcuno o qualcosa mi seguisse, entrai e subito mi sedetti al mio posto non badando nemmeno alle lamentele del professore.
Vorrei solo ritornare a casa...

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