Capitolo 14 Il ballo della scuola

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La sveglia del mio cellulare suonó, io mi alzai bruscamente buttando per sbaglio a terra Logan, che ancora intontito dal sonno si alzó e mi guardó male; mi gettai direttamente in bagno per prepararmi ad andare a scuola.
Misi una maglia bianca decorata dal pizzo ,con dei pantacollant neri e i capelli li spostai tutti sa un lato, anche se notai quasi subito che ora avevo ben tre ciocche nere.

Nascosi le ciocche e poi mi iniziai a truccare, quando finì in bagno mi precipitai in camera per prendere le scarpe, Logan invece era ancora a terra che dormiva ; così dopo essermi messa le scarpe lo salutai con un bacio sulla fronte tentando sempre di non svegliarlo.

Arrivai alla fermata del bus, sta volta ero in anticipo di venti minuti, mi sedetti sul marciapiede e mi misi ad ascoltare la musica; il mio mondo metal fu decisamente interrotto da John che improvvisamente si sedette affianco a me.

Mi tolsi le cuffie dalle orecchie e lo fissai subito dritto negli occhi, finché poi lui mi invitò al ballo della scuola,
"Perché non ci vai con la tua fidanzata ?!" Gli dissi io con arroganza,
" Perché ho rotto con lei, ecco lei come ragazza era troppo possessiva nei miei confronti, comunque non credo che a te ti abbiano già invitata.
Quindi... mi piacerebbe che venissi con me al ballo che ne dici?"

Ci pensai su, ma ormai era arrivato il bus così salì senza rispondergli, per le prime due ore di scuola non pensai ad altro che a lui e il ballo; mi immaginavo di ballare con lui con una qualche canzone romantica di sottofondo.

Finalmente la lezione era finita, ora c'era l'intervallo, avrei accettato il suo invito oppure l'avrei rifiutato?

Beh ... sinceramente aveva ragione, per il ballo non avevo nessuno che mi potesse accompagnare cosí decisi di accettare , preparai un bigliettino da mettere nel suo armadietto.

Si... sapevo esattamente qual'era il suo armadietto...

Era dal primo giorno , che lo continuavo a guardare ,ormai i miei occhi stranamente si erano incollati su di lui.

Mi avvicinai al suo armadietto a passo svelto, con l'intento di non farmi vedere da nessuno, infilai velocemente il bigliettino in una fessura; dopo di che mi girai e lui era li ...

Ad un centimetro dalla mia faccia...

"Allora verrai?" Mi disse con dolcezza, "La risposta è nel tuo armadietto" dopo avergli risposto riuscí a scappare da lui e da quell'imbarazzante momento.

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