Capitolo 33 Il tempo sta per scadere

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PUNTO DI VISTA DI DAMON

Sentii il calore del sole colpirmi insieme alla sua luce accecante, così a fatica tentati di aprire gli occhi, a quanto pare ero finito ai piedi del letto; mi guardai intorno e mi accorsi subito che  non mi ero per niente addormentato in camera mia...

Mi alzai dal letto...

M:"Aaaaaaaaaa.... Che cazzo ci fai anche tu in camera mia??? E per lo più sei pure nudo!"

D:"M-Morgana?! "

"Ehy ragazzi che cazzo urlate? È ancora troppo presto per fare il gallo rompi coglioni."
Disse Elia per poi girarsi dall' altra parte del letto.

D:" Morgana...
se te lo devo proprio far notare...
Anche tu sei nuda..."

PUNTO DI VISTA DI MORGANA.

Dopo quella fatidica frase di Damon capii che avevo perso la coperta nel letto ed ero rimasta nuda davanti a lui per un bel paio di minuti...

Lui alzò subito gli occhi al cielo come se fosse innocente, ma si vedeva benissimo dal suo viso che era imbarazzato.

Mi coprii.

Per poi chiedergli con gentilezza se poteva passarmi i miei vestiti.

....

Dopo essermi ricomposta, buttai con violenza giù dal mio letto Elia.

E:"Ehy! Cosa diavolo stai facendo?"

M:"No voi cosa diavolo avete fatto?
Mi avete drogata?! Rispondimi."

E:"Drogata? No per niente principessina, semplicemente ci siamo bevuti un bicchiere di troppo e poi abbiamo dato via alle danze ahaha
Comunque se vuoi saperlo sei una bomba a letto "

Senza pensarci due volte gli tirai uno schiaffo in piena faccia.

D:" Morgana... "

M:"Cosa?! ci sei stato anche tu al gioco."

E:" No no signorina "
Disse Elia mentre si accarezzò la guancia.

E:"Il gioco l'hai iniziato tu! Hai provocato tutte e due come una Puttana e noi ci siamo stati. Quindi se cerchi un colpevole sei proprio tu. "

M:"Che cosa..."

E:"Si hai capito bene.
    Semplicemente il nostro unico errore è che siamo uomini e quindi sicuro per una scopata non diciamo mica di no."

D:"Sei uno stronzo."
E:" Sentitelo, come se non te la sei scopata pure tu."

PUNTO DI VISTA DI DAMON

Non ce la feci più...

La rabbia continuò a ribollire in me e in un nano secondo scaraventai un pugno in piena faccia ad Elia.

Così iniziammo a picchiarci senza alcuna pietà e così facendo mi accorsi che per fino i nostri spiriti della maledizione erano sul campo di battaglia.

E ad ogni colpo che subivano loro ne subivamo anche noi.

M:" Smettetela!"

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