Capitolo 6: Il Monte Pira

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Latios era partito a tutta velocità, facendo aggrappare Ginepro a Seikatsu, la quale sobbalzò e arrossì violentemente e sentì il cervello completamente annebbiato. Latios le comunicò telepaticamente:"Allora, vedi che ti realizzo i tuoi sogni? Magari per conto tuo vai oltre un certo punto. Io non mi metto in mezzo eh, certe cose vanno tenute private." Seikatsu si riprese e sempre telepaticamente gli rispose:"Tu prima o poi voli con gli altri due!"-"Lo faccio già, quando li scarrozzo in giro per Hoenn."-"SMETTILA DI RIBATTERE IN QUESTO MODO! TU MALEDETTO DRAGO-JET!" Seikatsu però non lo disse telepaticamente ma ad alta voce, facendo sobbalzare Ginepro, il quale rimase perplesso ma anche intimorito da Seikatsu, e timidamente disse:"Ehm Seika, il Monte Pira cos'è? Per caso è quello?" Seikatsu cambiò di nuovo umore e atteggiamento immediatamente:"Uh? Sì, sì è quello!" Disse, ridacchiando nervosa e grattandosi dietro la testa, poi a Latios brillarono gli occhi: ebbe un'idea e mentre Seikatsu e Ginepro si guardavano negli occhi, piombò verso il basso ad una velocità assurda senza dire nulla, cogliendoli di sorpresa e facendo quasi volare Ginepro: Seikatsu gli afferrò il polso e se lo tirò a sé, poi Latios li disarcionò sull'erba, vicino alla vetta del Monte Pira, quando frenò: Seikatsu finì addosso a Ginepro. Il ragazzo, nonostante fosse di costituzione magra, era molto protettivo e aveva messo il bene della sua fan prima del suo: infatti era stato lui a far sì che cadessero in quel modo. Latios ovviamente lo aveva notato, però non disse nulla e si rese invisibile, sparendo dalla vista ma monitorando la situazione. 

Seikatsu non aveva avuto un atterraggio troppo morbido, però si trovò su Ginepro e quando lo realizzò, si levò velocemente scusandosi mentre arrossiva violentemente:"Oh santo Giratina! Scusa Gin! Non volevo schiacciarti! So benissimo di non essere un fuscello, anzi, più un macigno! Mi dispiace un sacco! Latios non so cos'abbia oggi!" Il ragazzo si mise seduto, sorridendo:"Tranquilla Seika, non ti preoccupare! Non sei come ti descrivi, e poi sono stato io a fare in modo di cadere così. Non volevo che ti facessi male." Seikatsu non si sentì meglio: il suo cantante preferito in assoluto si era preoccupato per lei, e non riuscendo a contenere le emozioni devastanti che stavano eruttando peggio del Monte Camino, per cui distolse lo sguardo:"Non devi rischiare di farti male. Sono abituata ad essere disarcionata, non mi ferisco con così poco. Però, grazie lo stesso." Ginepro sospirò, divertito da quella ragazza che provava a fare la dura ma senza successo, chiedendosi se fosse stato solo lui a causarle quell'effetto, poi si alzò e le porse una mano per aiutarla a rialzarsi:"Ehi testona, tirati su. Sarò uno stuzzicadenti, come mi chiamano spesso Dandel e Laburno, ma so essere forte." Seikatsu lo vide sorridere e gli afferrò la mano, rapita dallo sguardo di Ginepro, poi lui l'aiutò a tirarsi su. Ginepro era molto contento quanto lusingato: non gli era mai capitata una fan così timida e tranquilla, che non gli era balzata addosso e che soprattutto fosse fuori Galar, in una regione dove lui era solo una persona tra mille, dove effettivamente era invisibile, come quando era un ragazzino e doveva affrontare la Sfida delle Palestre. Seikatsu era rimasta pietrificata: aveva parecchie emozioni talmente forti che l'avevano bloccata, e il tocco di Ginepro che le aveva lasciato una scarica elettrica in tutto il corpo, poi ritornò alla normalità quando corsero verso di loro un Arcanine, un Lycanroc Forma Notte, un Houndoom, una Mightyena e due Ninetails: una di Kanto e una di Alola. Seikatsu lasciò la mano di Ginepro per salutare i suoi Pokémon, che le leccarono le mani e la faccia:"Dai, basta! Smettetela! Aaaaah!" Lycarnoc, essendo bipede, la bloccava con le braccia. Houndoom e Mightyena si avvicinarono a Ginepro, curiosi di quel ragazzo che gli ispirava una certa fiducia e simpatia: il cantante cominciò ad accarezzarli, contento. Dopo essersi liberata dai suoi Pokémon festaioli, Seikatsu guidò Ginepro per il Monte Pira, accompagnati dal piccolo branco. Ginepro era molto curioso sulle due Ninetails e si mise a fare domande, e Seikatsu gli rispose sciogliendosi un po', poi passarono a parlare di Mightyena e Houndoom, e Seikatsu gli disse che Houndoom e Absol erano dotati di Megaevoluzione, e che MegaAbsol era una sua probabile scelta per partecipare alla Gara di Classe:"Caspita! Sarebbe meraviglioso poterli vedere dal vivo. Anzi, sarebbe interessante vedere una lotta tra il Dynamax e la Megaevoluzione, per vedere chi vince. Però dovresti venire a Galar." Seikatsu sospirò:"Se posso vedere la città da dove sei saltato fuori, non mi dispiace."-"Eh, peccato che è l'unico punto in cui non si possa attivare. Infatti io affronto tutti senza usarlo, neanche quando potrei. Fanculo il Dynamax." Ginepro era tentato di scusarsi, però si ricordò che nei testi delle canzoni le parolacce e volgarità le diceva, anche sessuali certe volte, per cui non disse nulla mentre Seikatsu si mise a ridere:"Scusa, ma il tono con cui l'hai detto è stato molto spassoso." Ginepro sorrise, poi i due arrivarono alla vetta, accerchiati da una nebbiolina, mentre Ginepro si sentì coinvolto in quell'estetica che rimandava alla sua musica. Anche Seikatsu aveva la stessa sensazione, infatti lui sorrise nel vederla approcciare Pokémon di tipo Spettro suoi, come Mismagius e Dusknoir, poi anche Gengar e il Marowak di Alola, poi arrivarono ad un altare dove c'erano due sfere, una rossa e una blu, col simbolo dell'omega e dell'alpha. Seikatsu sospirò sollevata quando vide che le sfere erano al loro posto, poi Ginepro chiese:"Seika, cosa simboleggiano queste due sfere?"-"Sono le sfere che possono risvegliare Groudon e Kyogre, ma possono anche farli tornare alla loro forma originale: ArcheoGroudon e ArcheoKyogre. Sono veramente potenti e pericolosi. Entrambi non si sopportano, sono nemici giurati e vallo a sapere il motivo, però dai loro scontri è nata Hoenn. Da una regione nata da un intento di distruzione, non potevo saltare fuori calma e tranquilla. Comunque queste sfere devono rimanere qui, sarebbe un problema se Team Merda e Team Idiota le prendessero. Non mi va di scomodare Rayquaza, per quanto sarebbe bello vederlo dal vivo Megaevoluto." Ginepro rimase sopreso:"Davvero? Puoi farlo Megaevolvere ma non lo hai mai fatto?" Seikatsu scosse la testa:"No, non posso. Non è un mio Pokémon come gli altri. Ho sempre visto MegaRayquaza nell'affresco della Torre dei Cieli, che per carità è stupendo e rende bene l'idea di magnificenza e potenza, ma non penso che sia la stessa cosa di vederlo dal vivo." Ginepro annuì poi notò le lapidi:"Seika, ma questo Monte è un cimitero, vero?"-"Sì, è un cimitero. Un po' un'allegoria per dire che Groudon e Kyogre stanno dormendo, come tutti gli altri Pokémon."-"Spero che tu non ne abbia uno qui." Seikatsu si rabbuiò, esattamente come il cielo dato che stava calando la sera, mentre sistemava le sfere e si girò dalla parte opposta, per tornare indietro:"No, non io. Uno Shelgon di mio nonno purtroppo ha avuto questo destino: per colpa del Team Merda, perché Shelgon si è sacrificato per proteggere me e mio nonno. Sperava di evolversi in tempo, ma non ci è riuscito. Però è comunque una ferita che rimane, anche se non era mio." Ginepro le mise un braccio intorno alle spalle:"Posso capire bene, anche se in modo diverso. Però, guarda che bel cielo stellato! A Galar è praticamente impossibile vederlo così, con tutta quella luce maledetta delle città." Seikatsu si riprese e guardò in alto anche lei, ignorando che il suo idolo le stava accanto concretamente in un momento di tristezza, e non attraverso la musica in cuffia. I due rimasero a guardare il cielo che era diventato stellato, perché Ginepro si sentiva inebriato di ispirazione musicale, per cui voleva accumulare il più possibile quella sensazione, fino a quando il suo cellulare non squillò e lo riportò alla realtà: Mary lo stava chiamando. Ginepro sospirò:"Mia sorella." Disse rivolgendosi a Seikatsu, sempre tenendo un braccio intorno a lei:"Sì, sorellina?"-"Fratellone, si può sapere dove siete? Sono bloccata qui ad Alghepoli, in un albergo, da solo con Ban, Zoro e Morgrem! Ti rendi conto?! Questi tre stanno facendo impazzire il vecchio proprietario! Vi prego, sbrigatevi a tornare! Saltano sui letti, spostano gli oggetti, cambiano canale al vecchio e gli nascondono il telecomando!" Seikatsu aveva sentito i nomi dei suoi Pokémon, senza contare che si udivano le risate isteriche e le battute di Banette e Zoroark. Ginepro cercò di rassicurarla, mentre Seikatsu si mise due dita in bocca e fischiò:"Qualcuno ha chiamato Taxi Latios? La tariffa è una scatola da dodici di Pokébignè."-"Te la compro dopo. E poi non sei un taxi."-"Forse volevo solo dei dolci e ironizzare sul fatto che sono sempre io a scarrozzarvi in giro." Disse Latios, facendo finta di essere offeso, mentre Ginepro riattaccò e salì dietro a Seikatsu e Latios volò, ma stavolta più tranquillo e senza disarcionare nessuno. 

Ginepro X OC Tsundere! (Pokémon Spada e Scudo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora