Capitolo 15: La Gara di Classe e il concerto

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Ginepro e Seikatsu passarono un paio di mesi insieme: avevano cominciato ufficialmente una relazione dopo quella sera di rose e voli di vario tipo. Emersero pregi e difetti tra i due, arrivando ad apprezzare certi lati e cercando di comunicare cosa non andasse: Ginepro aveva cinque anni in più e anche diverse relazioni che erano andate male, ma era consapevole dei motivi e sapeva cosa fare. Seikatsu ne aveva avuta una, ma aveva riflettuto molto e a lungo su cos'aveva passato, per cui era molto più disposta a venire incontro e a fare compromessi. Tra i due la comunicazione non mancava, perché entrambi la incentivavano. Inoltre, Ginepro riuscì a trovare una sala prove a Ciclamipoli e ci andava con Hydregon, e grazie a quelle uscite a Ciclamipoli, Ginepro cominciò a farsi conoscere, soprattutto quando si oppose ai Team Magma e Team Idro quando gli capitavano a tiro. Inoltre, era stato riconosciuto anche perché lo avevano visto spesso assieme a Seikatsu, che era già lei di per sé un personaggio più o meno pubblico, però nessuno lo associava come Il ragazzo di Seika, per cui Ginepro riuscì ad essere conosciuto esattamente come voleva lui: un Cantante e Allenatore. Nessuno lo chiamava Capopalestra e tutti lo vedevano come cantante, musicista e Allenatore e questo lo rendeva felice e orgoglioso di sé stesso, perché finalmente si era levato quell'etichetta di dosso.

Seikatsu invece, rimaneva sempre appartata nei cieli o nelle isole misteriose raggiungibili solo con Latios o Latias, dove lei faceva casino con le prove per la Gara di Classe. Mentre lei faticava con Honchkrow e Blaziken, Orthilla si faceva pubblicità e continuava a sminuire Seikatsu in particolare, ma lo faceva in modo subdolo e nessuno in realtà riusciva a leggere tra le righe del suo atteggiamento solare, estroverso e carino, mentre Ginepro la vedeva spesso in città e gli veniva il nervoso, perché lui dava peso alle parole e capiva davvero le intenzioni e il significato di ciò che Orthilla diceva, rimanendo schifato dalla reazione delle persone. Rimase indifferente come scelta: finché nessuno gli si sarebbe rivolto direttamente o lo avesse coinvolto, non si sarebbe messo in mezzo. Infatti osservò nello schermo solo un paio di minuti l'intervista di Orthilla su uno schermo esterno, per poi voltarsi e sbuffare, ma sfiga volle che lui incrociasse Orthilla girato l'angolo:"Oh ciao! Tu devi essere Gin, giusto?" Ginepro si irritò: quello era il soprannome che usava Seikatsu, e non era per tutti:"Sono Ginepro, sì. Cosa vuoi?" Orthilla però colse l'irritazione, per cui continuò a chiamarlo col soprannome:"Eddai Gin, non è essere così scorbutico! Forse è per questo che Seika è così attratta da te! A proposito, non si è neanche presentata per nessuna intervista! Dovresti dirle di presentarsi." Ginepro pensò a Seikatsu che tornava a casa sempre coperta di fuliggine in faccia dovuta alle fiamme di MegaBlaziken, spettinata e struccata, con addosso vestiti vecchi e logori per gli allenamenti, sfinita e con due occhiaie da paura, e quell'immagine parlava da sola: Seikatsu non avrebbe mai voluto farsi vedere così da lui, vergognandosi parecchio nel mostrarsi in quello stato, nonostante poi si ripulisse ogni volta, per cui non immaginava quanto si sarebbe vergognata a mostrarsi così davanti alle telecamere:"A differenza tua, Seika si sta dando da fare, invece di fare frecciatine acide e corrosive travestite da sceneggiate zuccherose. E poi, saranno affari suoi se non vuole farsi vedere? Io non sono il suo manager, se ha voglia di farsi vedere lo fa, se non vuole non lo fa. Non saranno le interviste a influenzare il suo talento. Detto questo, saluti." Ginepro le voltò le spalle e si accese una sigaretta, andando avanti per la sua strada, ma Orthilla prese la sua risposta come un affronto personale ed era pronta a non fargliela passare liscia, ma venne interrotta da un'orda di fan che volevano parlare con lei. Ginepro ringraziò i fan fastidiosi e se la rise tra sé e sé.

Ginepro non disse nulla a Seikatsu di quell'incontro, perché la vedeva distrutta quanto i suoi Pokémon:"Seika, la Gara è tra cinque giorni. Se andate avanti così, arriverete sfiniti. Non ho mai visto nessuno fare tutte queste docce, poi fa un caldo assurdo! Siamo in estate, dovresti riposarti un po' anche." Disse Ginepro, prendendo una salvietta umidificata per toglierle la fuliggine dal viso, mentre Zoroark e Banette stavano sul divano con Morgrem a sventolarsi aria col ventaglio, e Banette esclamò:"Già, hai delle borse sotto agli occhi che potrei staccarle usarle per fare la spesa. Dai su, riposati!" Zoroark annuì:"Sì, anche i due polli saranno stremati. Non dico di buttare in acqua Blaze per rinfrescarsi, perché sennò affoga, però i poveri polloni lì hanno bisogno di una vacanza." Morgrem annuì, senza in realtà sapere a cosa stesse dando conferma. Seikatsu si lasciò pulire la faccia e si arrese al riposo:"Va bene, mi riposo. I miei Pokémon ne hanno bisogno e se lo meritano." Ginepro le sorrise:"Anche perché ti sta andando via uno stipendio con queste salviette." Seikatsu ridacchiò, poi lui l'accompagnò in bagno e la portò pure in braccio: Ginepro si dava da fare per provare a sollevarla, però non durava tanto e ciò lo demoralizzava un poco. Alla fine, riuscì a portarla fino in bagno e l'aiutò a pulirsi: ormai non avevano segreti e nessuna vergogna, per cui nessuno si scandalizzava. Infatti, lui l'aiutò a gestire i capelli e le fece compagnia. 

Ginepro X OC Tsundere! (Pokémon Spada e Scudo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora