Si, sono io.

92 9 1
                                    

"Najwa sei ubriaca, per caso?" Sta stringendo i denti. È incazzata o vuole tenere qualcosa nascosto? "Najwa?" le passo una mano davanti alla faccia, ma questa donna è troppo orgogliosa per spiegare e quindi decide di andarsene.
...............................
"Maggie!" Lucìa mi scuote per svegliarmi. "Cazzo, Lucìa. Cinque minuti!" Mi rimetto addosso la coperta, che precedentemente mi ha levato mia cugina. Ho bisogno di dormire e di... Najwa e io ci siamo baciate. "Najwa e io ci siamo baciate!" mi alzo dal letto improvvisamente, spaventando Lucìa, non so se per essermi alzata di colpo o per ciò che ho appena detto. "Sul serio?" chiede, scioccata, così tanto scioccata da schiaffeggiarmi. "Alza quel cazzo di culto e vattene a lavoro. Forse questo vi aiuterà a migliorare il vostro rapporto." "Ma che stai dicendo?" Alzo un sopracciglio, cercando di capire se fosse seria o meno. In pratica devo stare al gioco, per riavere quel rapporto che avevo prima con lei? Col cavolo. "Domani vieni vestita bene." Era stata più che chiara. Devo vestirmi bene e fare poche domande, cioè nessuna domanda. Chissà che cazzo ha in serbo per me. Mi vorrà scopare questa volta?

"Buongiorno Maggie. Come va?" Jaime intralcia il mio cammino, ma io devo raggiungere quella donna misteriosa, che si sta comportando in modo molto sospetto. "Tutto bene, tu?" chiedo, guardando alle sue spalle per vedere se Najwa arrivasse. "Bene. Cerchi qualcuno?" Annuisco alla domanda del ragazzo, riportando lo sguardo sul suo. "Si. Sai dov'è... il capo?" Ho già fatto una domanda e ho già detto qualcosa di compromettente, anche se volevo restare più misteriosa possibile. "Ah, oggi dovevate vedervi, giusto." Aggrotto le sopracciglia, non capendo se volesse incastrarmi per una specie di test di fiducia. "Non è venuta, stranamente. Ha detto che aveva bisogno di riposarsi, anche se domani avrebbe avuto il giorno libero." mi spiega Jaime, cominciando a camminare, insieme a me, per arrivare al mio ufficio. "No aspetta, mi stai dicendo che non potrò vederla per due giorni?" Sorride, socchiudendo gli occhi, come per leggermi nella mente. "Oh, Maggie. Ecco perché oggi sei vestita elegante." Inizia a ridere come una scemo, appena vede le mie gote rosse per l'imbarazzo. "Jaime, io sono sempre vestita elegante. E non so cos'è tutto questo teatrino, ma smettila. Mi aveva solo detto di fare una cosa, ma non mi ha dato determinate istruzioni." rispondo in mia difesa, cercando di portarlo fuori strada. Di certo non mi vesto bene per lei, al massimo mi ha obbligata. Ma in tutto questo, io vorrei solo capire cosa ha significato quel bacio e capire il suo comportamento, che non si sa chi o cosa lo ha scatenato. È tutto un enigma che non capirò mai.
Forse pensare a Zulema insieme a Macarena, leggere tutte quelle fanfiction su wattpad, vedere gli edit su tiktok e instagram, che ancora oggi vengono fatti con tutto l'impegno delle persone, che persino inventano su di noi, le attrici, Maggie Civantos e Najwa Nimri, mi ci hanno fatto credere... Non avevo mai visto questi due personaggi come vengono visti dai fan. È tutto un altro un mondo, un'alta storia che sarebbe potuta accadere. Ma non sarà mai possibile, perché Zulema e Macarena non erano destinate a stare insieme, loro si odiavano, si sono fatte dei torti incredibili, hanno ucciso persone innocenti della famiglia ed è proprio come Najwa e io, Maggie, cioè non proprio uguale, ma noi non siamo più amiche, non avremo più quel magnifico rapporto e se anche ce lo avessimo avuto, tra noi non potrebbe mai accadere niente di niente.
"Maggie." Qualcuno bussa alla mia porta, chiamandomi. "Si, entra pure." Una donna mai vista prima, si dirige verso di me, dopo aver richiuso la porta. "Non ho avuto l'occasione di farlo prima, perché ero in ospedale. Sono Paula, la sua assistente." Aggrotto le sopracciglia, abbassando lo sguardo per leggere i miei fogli. "Da quando un impiegato ha la sua assistente personale?" chiedo, spillando quei fogli, riprendendo un'espressione neutra. "Scusi, lei non è Maggie Civantos?" Paula guarda la foto sul mio fascicolo, per verificare se effettivamente si è sbagliata. "Si, sono io." confermò, risparmiandole la fatica e risparmiandomi la confusione, che questa donna sta facendo nella mia testa. "Lei è la vice, ha bisogno dell'assistente." Il mio sguardo si focalizza su Paula, che ha appena detto che io sono la vice. "È impossibile, mi dispiace. Sono qui da un mese e il capo, oggi, non è neanche presente. Ritorni venerdì, con Najwa."
Najwa sparisce dopo un bacio dato in discoteca e adesso ho un'assistente già assegnata chissà da quanto. Voglio spiegazioni, ora!
"...Risponde la segreteria telefonica d-" "Fanculo!" urlo, battendo il pugno sulla mia scrivania. È la quarta volta che provo a chiamare quella donna ed è la quarta volta che non mi risponde. Ho così tanto bisogno di sapere? Io non voglio essere disperata per nessuno, tantomeno per Najwa. Non mi interessa più di lei, nemmeno un po'.

"Ma Najwa-" "Che ha fatto? Sai dov'è? Come sta?" salto in piedi, interrompendo Lucìa per averla solo nominata. "Mio Dio, sei proprio esaurita." Si siede davanti a me, che mi risiedo tristemente. "Non sono esaurita, è solo che non capisco. Mi ha baciata, porca di quella puttana." rispondo, stendendomi sulla sedia e perdendomi nel vuoto, per essermi introdotta nei pensieri più profondi, che ogni volta mi portano ad uno stato di depressione pesante, perché un pensiero tira l'altro, fino a ritrovarti all'apice di tutto, si sa come funziona. "Non so cosa dirti, Mag. Aspetta e spera che qualcosa accada." dice, accarezzandomi i capelli. "Io non voglio aspettare. Non m'importa niente di Najwa e di cosa vuole da me. Io continuo la mia vita e lei continuerà la sua, saremo capo e impiegato." Convinta di ciò che ho detto, mi dirigo in camera mia per riposare come si deve; mia cugina è scioccata ed io lo sarò sempre più di lei.

Lo Yin e lo Yang.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora