Non sei simpatica.

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Non possiamo perderci nessuna festa. Siamo Maggie è Najwa, insomma.
Questa festa si svolge in un pub a Praia do Curral, per l'atmosfera piacevole e per il panorama stupendo.. O almeno così dicono. Nel frattempo che con il mio telefono faccio delle ricerche su questo pub, Najwa si asciuga i capelli con il mio phon, dato che il suo se l'è scordato e concentrarmi non mi è facile, poiché è nuda e non capisco se sia un invito o solo uno dei suoi soliti sospetti, ma in ogni caso devo stare qui, seduta sul letto, per vedere se la serata sarà all'altezza di Najwa, e anche perché sono già pronta e non vorrei spettinarmi. Però quel corpo, quello sguardo, quelle mani, quel seno... Mio Dio.
Abbasso lo sguardo e continuo a scorrere la pagina di Instagram, che ho finalmente trovato, del pub. Si ok, è tutto interessante, adesso sono tutta tua Najwa Nimri. Poggio il telefono sul mio comodino e facendo finta di dover andare in bagno, cammino piano osservando ogni centrimetro delle sue linee; le passo accanto e il profumo del suo bagnoschiuma, invade le mie narici. "Maggie." mi chiama, ma faccio fatica a voltarmi perché rischio di non riuscire a controllarmi. "Mh?" rispondo, aprendo la porta del bagno. "Mi potresti portare il primo paio di mutande nel cassetto, sulla destra?" Mi lecco il labbro inferiore, sapendo che ha destra ha le mutande di pezza nere. "Si." Mi incammino verso la cassettiera, deposta davanti al letto e apro il primo cassetto. Con fatica prendo le mutande che interessano a Najwa e con fatica gliele porto. "Grazie." Mentre lo dice, spegne il phon e le afferra. "E il reggiseno?" chiede, guardando le mie mani. "N-Non me l'hai chiesto." rispondo, non riuscendo a togliere gli occhi dal suo seno. "Mh." Inizia a camminare verso di me, per farmi sbattere al bordo del mobile, che usiamo come scrivania, di seguito alza la mano che tiene le mutande, così automaticamente alzo lo sguardo e subito dopo le fa cadere. "Oops." Si abbassa, ma invece di raccoglierle, mi sgancia il bottone e la cerniera dei pantaloncini di jeans. Il battito mi inizia ad accelerare, così anche il respiro. "Amore." Sussurro per attirare la sua attenzione, ma immediatamente taccio perché mi ha appena abbassato i pantaloncini, insieme alle mie mutande. Sale alla mia altezza e mi guarda negli occhi per qualche secondo, per poi afferrare le mie cosce gnude così da mettermi seduta sulla scrivania. Finisce di spogliarmi, per infilarsi poi tra le mie gambe e lavorare di lingua la mia intimità.
*********
Ora siamo per strada, per andare all'evento dove però non ho intenzione di ubriacarmi, dato che l'ultima volta che l'ho fatto non è andata molto bene. Tu te lo ricordi? Beh spero di no.

"Buonasera signore. Benvenute." Subito ci accolgono e ci fanno sedere in uno dei tanti tavoli, che serviranno solo per la prima parte della serata. Osservo tutti, mentre Najwa ordinano due drink. La maggior parte dimostra la nostra età, i rimanenti sono più giovani.
"Ti piace?" chiedo a Najwa, guardandomi intorno. "Si. Non vedo l'ora di andare sulla terrazza." Mi mordo il labbro sorridendo, solo al pensiero che da lassù si vedrà la luna piena sul mare, mi fa impazzire. "Gin tonic?" chiede il cameriere, interrompendo la chiacchierata e la mia donna alza la mano, per fargli capire che questo drink e per lei. "Immagino che questo sia tuo." dice sorridendomi, mentre mi porge il mio margarita. "Grazie." "Non c'è di ché. Per qualsiasi cosa, mi trovi lì." Mi indica alle sue spalle, continuando a sorridere come se fosse tonto. Annuisco sorridendo e dopo lo congedo, ringraziandolo. "Questo è il mio primo e ultimo drink, Najwa. Sappilo." dico, guardandola dritta negli occhi, ma lei non parla, dalla sua bocca non esce neanche un monosillabo. "Tutto bene?" chiedo, accigliando le sopracciglia preoccupata. "Si." Dopo aver bevuto un sorso del suo drink, si alza e s'incammina verso l'interno. Io la guardo fino a quando non sparisce, e adesso dovrei per caso andarle dietro?

"Tutto bene?" Il cameriere spunta improvvisamente dalle mie spalle. "Si, si." rispondo, sorridendo. "Sei americana?" chiede, tenendo lo sguardo davanti a sé. "No, no. Sono spagnola." Nel frattempo cerco con lo sguardo Najwa, ma non riesco a vederla. L'hanno rapita dei fan? "Bella la Spagna! Ci sono stato un paio di volte, per visitare Barcellona, ..." Mentre continua a parlare, riesco a vedere Najwa. "Poi le-" "Si, scusa. Devo andare." Lo interrompo ed inizio a camminare, mantenendo un passo svelto. "Najwa!" la rincorro tra la folla, ma non vuole fermarsi, così, appena posso, le afferro il polso e la tiro verso di me. "Mi puoi dire cos'hai?" chiedo, prepotentemente. Najwa, prima di libera della presa e poi risponde. "Sono solo sconvolta." "Per cosa?" Non riesco mai a seguirla. Sarà tutto più facile quando imparerò a comprenderla. "Najwa Nimri?" Un trio di ragazze alle sue spalle ci interrompe, così mi faccio indietro... Non voglio essere il prossimo gossip. "Ciao bellissime." risponde lei, voltandosi. Solo questo sono riuscita a sentire, prima di allontanarmi del tutto.
Mentre aspetto mi ordino un altro drink, so di aver detto di volerne solo uno, ma tanto Najwa è arrabbiata con me e io non ne so il motivo.

"Perché te ne sei andata così? Non ti trovavi più." Alzo gli occhi al cielo e contraggo dopo la mascella per il nervoso. "Che?" chiede, forse perché ha notato la mia irritazione. "Niente." rispondo, facendo il suo stesso gioco. "Le hai salutate le tue fan?" Annuisce, avvicinandosi a me. "Si potrà già andare su?" "Che so. Chiedilo al tuo amico." Alzo subito lo sguardo, sorridendo. Adesso capisco il motivo del suo giramento di palle. "Si, però prima me lo scopo." Prende una posizione perfettamente eretta e incrocia lo sguardo, per guardarmi dall'alto dato che sono più bassa di lei di qualche centimetro. "Non sei simpatica." "Certo che lo sono." Mi avvicino di un passo e le abbasso il vestito, che si è alzato di troppo. "Vedi di non farti vedere quelle mutande, Najwa." dico, a pochi centimetri dalle sue labbra. "Quanto ti vorrei baciare." Scuoto la testa e mi allontano del solito numero di passi. "Vammi a prendere da bere." Le tocco la punta del naso con il dito e sorrido. "Mi dovrai un orgasmo." Ridacchiamo e subito dopo mi va a prendere un Moscow Mule, io ritorno al nostro tavolo.

"Amore mio guarda la lunaa! È bella come te." Cerco di baciarla, ma non sono molto stabile... Sono fottutamente ubriaca. "Calmati." Najwa vuole fare la seria, ma le basta incrociare il mio sguardo per scoppiare a ridere, così scoppio a ridere anch'io.
Le mie gambe viaggiano da sole, infatti non sanno più cos'è l'equilibrio. "Najwa." la chiamo, quando sono sdraiata a terra, ai suoi piedi. "Piccola." Sorrido come una scema al mio nomignolo preferito. "Mi vuoi sposare?" domando, ma non capisco perché sia rimasta a bocca aperta. Non mi sembra di aver detto chissà cosa!

Lo Yin e lo Yang.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora