Sei stata bravissima.

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Arriva il weekend e, ormai come di routine, sono al mare.
"Maggie." Sorrido, voltandomi verso di lui. "Ehi Andrès." Si siede di fianco a me, e insieme guardiamo le onde del mare bagnarci i piedi nudi.

"Mi chiedevo se ti andasse di prendere lezioni di surf." Sorpresa dalla sua richiesta, non so cosa rispondere. Da una parte è da tutta la vita che vorrei provare il surf, in fondo il mare mi affascina più di ogni altra cosa. Ma dall'altra sarei completamente negata e fare queste figuracce davanti all'uomo che voglio attrarre, non sarebbe il minimo...
"Se non vuoi, va bene. Era un modo per avere da fare qualcosa insieme."
Gli sto dando un'idea sbagliata, pensa che io sia innamorata di lui... In realtà, Andrès, sono qui a parlare con te per dimenticarmi di una persona e di ciò che ha fatto. E per quanto mi dispiaccia illuderti, io devo farlo lo stesso, così che possa andare avanti, senza dovermi guardare alle spalle e starci ancora male.
Lei non farà più parte della mia vita.
"Si, è una fantastica idea." Continuo a sorridere, cercando di nascondere il vero motivo dietro questa storia. "Bene." Sorride anche lui, alzandosi. Poi porge la sua mano, che affetta la mia per tirarmi su.
Insieme raggiungiamo un gruppo di ragazzi e poche ragazze, con le tavole da surf in mano. "Ehi, ragazzi." Tutti si voltano verso Andrès, sorridendo. "Lei è Maggie." Appena ci attacchiamo a quel cerchio, mi presenta ai suoi amici di mare, che sembrano essere tutti simpatici e gentili. "Ce l'abbiamo una tavola in più?" "Certo." Risponde una ragazza, che subito si incammina sulla passerella per raggiungere il bar, che ha una stanza piena di tavole da surf.
Dopo pochi minuti ritorna e me la passa. Wow, non avrei mai detto che il suo peso si sentisse. Pensavo fosse leggera come una spugna e invece sono qui, che quasi faccio fatica a tenerla sotto il braccio. "Chi arriva ultimo offre la cena!"
Io, come altri di questi ragazzi, sono partita prima che il ragazzo potesse finire la frase. Ma non è lui ad essere ultimo, ma Andrès, che cadendo, ha rallentato la sua possibilità di non pagare la cena, infatti toccherà a lui.

"È tutta una questione di equilibrio, te l'ho detto." dice Jorge, un amico di Andrès, che si è offerto di insegnarmi a cavalcare l'onda, mente l'uomo che vorrei farmi è a cavalcare la sua onda. Dio, come posso concentrarmi se lui è lì, a petto nudo, bagnato, che tiene quello sguardo penetrante quando si passa la mano sui capelli? Andrès ti vorrei scopare.
"Eccola. Vai, vai!" mi alzo, appena l'onda sfiora la punta anteriore della tavola e, cercando il mio equilibrio, finalmente ci riesco. Sono a cavalcare la mia onda!
"Brava!" Tutti i miei nuovi amici e Andrès, mi applaudono.

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"Sei stata bravissima, oggi." Andrès inizia a complimentarsi al tavolo del ristorante, mentre gli altri sono concentrati a ridere sulle cadute di Camila, che poverina, ha preso bene solo un'onda oggi.
"Senti, ti va di uscire dopo? Magari andiamo a fare una passeggiata." A stento inghiotto il boccone che avevo in bocca. Forse, finalmente mi porterà a casa sua. "Si, certo." Sorrido e lui fa lo stesso.
"Allora, Maggie. Come mai da queste parti?" chiede Pedro, pensando fossi di un altro paese. "In realtà io sono nata qui." Tutti rimangono scioccati. Pensavo di essere conosciuta da queste parti... "Non ti abbiamo mai vista. Pensavamo fossi italiana." "Perché gesticolo troppo?" domando, facendo ridere tutti i presenti a questo tavolo.

Una serata passata tra risate e chiacchiere interessanti, non poteva non essere seguita con una passeggiata romantica. Sono ironica, cazzo. Io volevo andare a casa sua!
"Vuoi riposarti?" chiede, fermandosi davanti ad una panchina. "Si." rispondo, sinceramente. Ci sediamo entrambi, dove lui mi circonda le spalle con il braccio. Da un miglio si nota il suo imbarazzo, dato che sta diventando rosso.

Non sta succedendo un cazzo, sono quasi due ore che siamo qui a camminare su queste fottute strade e ancora nessuno ha fatto niente. Ma io non posso, non posso perché non so se vuole avere più di questo, infondo ci conosciamo da due settimane ed è effettivamente poco. Però allo stesso tempo vorrei farlo, perché non me ne frega di quello che pensa. Io ho solo bisogno di sentirlo dentro di me.

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Mi sento in dovere di scusarmi per la mia assenza. Sono stato davvero troppo assente, dato che sono stato anche poco attivo qui, su Wattpad. Così, adesso, sto lavorando ad un altro capitolo che cercherò di pubblicare in seguito a questo è se me ne viene più di uno ben venga. Ciò lo faccio per guadagnarmi il vostro perdono, perché non bisogna regalare qualcosa a chi non se lo merita, giusto? Spero solo di non avere scosso troppo fastidio nei miei confronti, ma sono stato in vacanza, poi ho fatto spesso delle uscite tra amici, etc... Voi ve la state godendo questa estate? Un abbraccio grande a distanza dal vostro autore anonimo (si, da oggi mi farò chiamare così😂) ❤.

Lo Yin e lo Yang.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora