Qu'est-ce que Paris?
(Che cos'è Parigi?)Parigi era la città degli innamorati, degli scrittori, degli artisti, dei musicisti. Era per i semplici e curiosi. Era per chi aveva perso la sua anima e la voleva ritrovarla. Era per chi di arte non capiva nulla e per chi di arte viveva.
Parigi era per tutti e nessuno.
Tanto e niente.
Tutti la amavano, ma nessuno la capiva.
Ma era elegante, di una bellezza innata, fuori dal normale.
Ti attirava e ammaliava, per poi abbandonarti con un angoscia a comprimerti il petto.
"Eccoci siamo arrivati"disse chri sussurrando
"Dove siamo?"
"Sulla collina di Montmartre"Era un posto davvero splendido era composto da tante stradine, illuminate da lucine colorate che rendevano il posto dannatamente suggestivo e romantico.
Parigi era così grande, piena di quadri e sculture da osservare.
Piena di turisti e posti da visitare. Era così piena di arte e musica, che nessuno si sarebbe mai soffermato su noi due, così diversi e così simili tra noi.Eravamo solamente due minuscoli puntini neri, in mezzo a tutto quel colore che era Parigi.
"Ti piace bimbo?"
"Certo Christian, è stupendo"Mi avvolse un braccio dietro alla schiena e uno sotto le gambe per sollevarmi, prendendomi in braccio.
"MA CHRII, lasciami"
"No, ti devo portare in un posto"
"Ed è necessario che tu mi prenda in braccio?"
"Si, ora sta zitto"Camminammo a lungo, scherzammo e ridemmo per quelle strade, dando un po' di vita a quel silenzio, dando una storia da raccontare a quelle strade così deserte.
"Eccoci"esclamò chri sorridendo
"Dove mi hai portato?"chiesi curioso"Allora questo è «le mur de je t'aime» (il muro dei ti amo)"
Un intero muro ricoperto di scritte; c'erano nomi, frasi romantiche..
Je t'aime
I love you
Te amo
Ich liebe Dich.
Ti amoTanti modi diversi per esprimere lo stesso identico sentimento..
"Vieni qui"
Chri si levò la felpa che aveva in vita e la posizionò sul pavimento, ci sedemmo lì, con la schiena appoggiata al muro dei ti amo.
"Sta sera la luna è molto più bella della altre sere non trovi?"
Disse Christian con gli occhi puntati al cielo, pieno zeppo di stelle."A me sembra sempre la stessa in realtà" dissi superficialmente
"Questo perché non la osservi bene" affermò convinto
Sospirai e fissai minuziosamente la luna per qualche secondo
"Nulla, chri è sempre la stessa""Questo sai perché principino?"
"Illuminami riccio""Perché tu guardi, ma non osservi, senti ma non ascolti" disse puntando gli occhi nei miei
Blu contro verde
E l'intensità che ci fu. L'intimità che si creò, fu talmente esplosiva da rendere complicata persino raccontarla. Qualsiasi parola sarebbe superflua e troppo banale. Delle volte, le parole, non bastano.In quel momento mon ci fu nessun tocco di labbra, ma ciò non significava che non ci fosse stato niente di intimo, nei nostri sguardi.
Anzi il bacio c'era stato, non era concreto ne visibile a occhio. Le nostre labbra non si erano nemmeno sfiorare. Ma il bacio c'era stato, con il nostro sguardo, con le nostre anime.
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Violet et blanc à Paris ZENZONELLI
Fanfiction"Académies de danse parisiennes" Due ragazzi Mattia Zenzola e Christian Stefannelli perseguiranno gli studi di danza nell'accademia più famosa di Parigi. Al concludersi dell'anno, solo un ballerino avrà l'opportunità di diventare professionista al "...