Longue histoire

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Non avrei mai pensato che due occhi potessero suscitarmi tante emozioni.

Gli occhi di Christian.

Mi avevano colpito da subito e mi avevano sempre trasmesso tanta pace e serenità.

Adoravo i suoi occhi.

O be almeno li avevo sempre adorati,ora come ora invece preferirei non averli mai incontrati.

Erano come due pugnali che mi perforavano tutto il corpo,in particolare il cuore.

Mentre lo vedevo avvicinarsi a me, rimasi immobilizzato, i suoi occhi sembravano diversi, non sapevo bene cosa avessero di strano in realtà, perché non avevano perso quella luce speciale che li distingueva da tutti gli altri.

Forse il problema era nei miei.

I miei occhi e il mio cuore non riuscivano a metabolizzare il fatto che i suoi occhioni verdi non fossero solo miei, non accarezzavano solo me, non...volevano solo me.

"Ragazzi tutti dentro" la voce severa di todaro mi fece risvegliare dai miei pensieri

Christian si fermò a pochi metri da me.

Senza volerlo il maestro mi aveva salvato.
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La lezione con Todaro fu abbastanza piacevole e sbrigativa, stranamente non aveva tanta voglia di parlare, probabilmente essendo l'ultima lezione prima delle vacanze la stanchezza si faceva sentire anche in lui.

Per quanto riguarda la questione Christian..be non mi aveva tolto gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.

Cosa che non aveva aiutato proprio per niente la mia concentrazione, anzi per la prima volta da quando frequento l'accademia dei oggi non mi sento per niente soddisfatto delle mie esecuzioni.

Decisi di non arrovellarmi troppo il cervello e cercai di sfuggire il prima possibile dalla sala per evitare brutti incontri.

Mi diressi verso la mia suite per riposarmi un po' avevo promesso a Carola di accompagnarla nel pomeriggio ad acquistare un vestito per il ballo intermedio.

Se chiedete a me quel ballo era un assolutamente sciocchezza.
Ogni ballerino per parteciparvi aveva bisogno di un accompagnatore, in altre parole se sei triste e solo come un cane (tipo me) devi cercarti qualche santo che ti accompagni oppure rimani in stanza a deprimerti.

Io opterò per la seconda, non ho la minima intenzione di mettere piede a quel ballo.

Non vedevo l'ora che finisse tutto quanto, avevo bisogno delle vacanze, di riposarmi e di non pensare a nulla...e a nessuno.

Mi buttai letteralmente sul letto a peso morto, dovevo dormire altrimenti non avrei sopportato lo shopping compulsivo di Carola.

Mi ci volle un eternità per prendere sonno, avevo appena chiuso gli occhi quando qualcuno bussò.

Imprecai interiormente e mi diressi ormai rassegnato verso la porta.

"Chi è?" Dissi ancora assonnato
"Carola"

Aprii la porta e le possibilità erano due.

O carola aveva cambiato skin oppure quello alla porta era Christian.

"Me la ricordavo diversa Carola" dissi chiudendo la porta

Purtroppo chri fu più veloce di me e bloccò la porta riuscendo ad entrare nella mia suite

"Si può sapere che cazzo ti prende?" Sbottò chri

"Che prende a te? Ti spacci per carola?"
"Non avevo altra scelta, non mi avresti aperto"

Violet et blanc à Paris ZENZONELLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora