"Quindi i tuoi cugini sono all'hotel Azur?"
"Si bimbo"Dopo quel ballo Christian mi aveva raccontato e chiarito tutto, a quanto pare non aveva un solo cugino ma ben due,uno di 8 anni e l'altro aveva la mia età, il famoso ragazzo del messaggio.
Da poco erano arrivati a Parigi e adesso chri voleva presentarmeli, inizialmente non ero propriamente d'accordo per svariati motivi, ma non avevo molta scelta, uno perché ormai le vacanze erano iniziate e dopo tutto quello che era successo io e Christian non ci staccavamo mai era come se volessimo recuperare tutto quel tempo che stupidamente avevamo perso.
"Sono simpatici poi a quanto pare ci sarà pure un amico storico di Andrea, mio cugino maggiore, già ai tempi delle elementari questo suo amico mi stava sui coglioni"
"Ma dai poverino"
Ridacchiai insieme a chri
Lui mi lasciò una dolce carezza sulla guancia e mi trascinò sul letto con lui.
Inizio a coccolarmi proprio come prima, come se non fosse successo nulla.
Il cuore c'era, ma non batteva.
Lo stomaco si contorceva su sé stesso e le parole non uscivano dalla mia bocca neanche a morire.Gli occhi pizzicavano e le mie labbra tremavano.
La mia mano si mosse da sola, scontrandosi con la sua guancia.
La guancia che fino a poco prima avevo tempestato di baci e dolci carezze.
Guardai quegli occhi.
Occhi che ritenevo essere i più belli del mondo. Verdi, brillanti e vivi
Guardai quelle labbra, quelle labbra dove fino a poco prima provavo a nascondere sorrisi.
Guardai quel petto, quel petto in cui mi rifugiavo ogni sera, dove mi sentivo protetto ed il suo battito mi cullava.
Lo guardai e capi che tutto quello era destinato a scomparire proprio come un improvviso fulmine a ciel sereno.
Perché Raimondo doveva offrire un solo posto come professionista, perché dovevamo abitare così lontani, perché io e Christian non saremo mai fidanzati ufficialmente.
"Ei"
Mi chiamò il corvino, io alzai il capo per guardarlo negli occhi"Sono contento di averti qui con me"
Una fitta proprio al centro dello stomaco mi colpì.
Non dissi una parola lo abbracciai solamente, consapevole che tra poco tutto questo sarebbe finito.
"Tutto bene piccolo?"
"Si chri" sorrisi appena"Mmh sicuro?"
"Si"
"Sicuro, sicuro?"
"Si Christian"
"Sicuro,sicuro,sicuro?"
"Sinee"
"Sicuro,sicuro,sicuro,sicu-"Non gli diedi il tempo di finire la frase avventandomi sulle sue labbra.
Già da subito il bacio si fece intenso portandoci ad ansimare uno sulle labbra dell'altro
Lo volevo, lo volevo tanto, direi anche troppo
Stavamo continuando ad approfondire il bacio quando il mio telefono squillò.
Lo ignorai infatti ad un certo punto la suoneria si arrestò completamente.
Peccato che riprese a squillare più forte di prima poco dopo, così malvolentieri mi staccai dalle labbra di Christian e con molto dispiacere dovetti spostare le mani di chri che si erano insinuate all'intento della mia maglietta.
Chiamata in entrata da Max
Appena lessi il suo nome sullo schermo del mio telefono aggrottai le sopracciglia.
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Violet et blanc à Paris ZENZONELLI
Fanfiction"Académies de danse parisiennes" Due ragazzi Mattia Zenzola e Christian Stefannelli perseguiranno gli studi di danza nell'accademia più famosa di Parigi. Al concludersi dell'anno, solo un ballerino avrà l'opportunità di diventare professionista al "...