Bon voyage

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"Vi aspettiamo a Bari"

Mia madre stava letteralmente stritolando Christian.
Eravamo all'aeroporto, i miei dovevano purtroppo tornare a Bari.

Averli qui per un paio di giorni era stato davvero stupendo, mi erano mancati da morire.

"Ma certo Giulia, ci vediamo tra un paio di mesi" rispose Christian dandogli un bacio sulla guancia.

"Ciao amore di mamma"
La strinsi forte tra le mie braccia.

"Matti" bisbigliò mia madre avvicinandosi al mio orecchio

"Cosa c'è?"risposi imitando il suo tono di voce basso

"Chiamami quando tu e Christian ufficializzerete la vostra relazione" lo disse in modo che potessi sentire solo io.

"Ma mamma" dissi imbarazzato

"Mamma nulla matti, siete talmente palesi, prima ho temuto che il caro Christian ti baciasse davanti a tutti, che razza di sottone che è"
"Mammaaaa smettila" risposi più imbarazzato di prima.

Ma alla fine dovevo aspettarmelo mia madre riusciva sempre a capire tutte le situazioni anche quelle più assurde.

E ogni volta che ipotizzava qualcosa era sempre sempre vero

Quando le presentavo un nuovo amichetto all'elementari, se gli risultava falso puntualmente aveva ragione.

Quindi non fu una sorpresa, capiva sempre tutto.

Mi staccai dalle braccia di mia madre e puntati gli occhi su mio padre, che in quel momento stava amabilmente ridendo con Christian.

"Penso che da un momento all'altro papà ci abbandoni e adotti Christian" la voce di mio fratello mi ridestò

"Hai ragione Dani"
Lo abbracciai e ridemmo insieme.

Dopo poco mio padre si ricordò della mia esistenza così venne e mi abbracciò

"Siamo fieri di te matti, stai facendo una cosa meravigliosa, stai lottando per il tuo sogno da solo, ti voglio bene"
"Anche io,tanto papà"

Lo abbracciai di nuovo appoggiando la testa sulla sua spalla, non potei fare a meno di notare però la faccia di Christian.

Sembrava così ferito.

"Be ragazzi noi dobbiamo andare, ci vediamo"
"Bon voyage (Buon viaggio)"

Vidi allontanarsi gradualmente la mia famiglia lasciandomi nuovamente...

"Andiamo?"
"Si andiamo"

Ci dirigemmo verso l'auto di chri.
Il viaggio fu breve e silenzioso.

Christian mi sembrava molto turbato, il motivo mi era ancora ignoto...

~~~
"Matti mi puoi fare un po' di coccole"
"Certo" ridacchiai sotto ai baffi

Eravamo nella sua suite e ci eravamo catapultati dentro al letto nonostante fosse primo pomeriggio.

Gli feci appoggiare la testa sul mio petto, contrariamente a come succedeva di solito.

Iniziai a fargli i grattini tra i capelli, sapevo quanto gli piacesse.

"Cucciolo" lo chiamai
"Mmh"
"Che cosa c'è?"
Gli chiesi sperando di riuscire a farlo aprire.

"Nulla sono solo un po' stanco"
"Dai chri lo capisco che hai qualcosa, a me puoi dirlo, davvero puoi dirmi tutto"

"Eh solo che sono...così dolci con te"

Ma certo, la sua famiglia.
Come avevo fatto a non capirlo prima.

Violet et blanc à Paris ZENZONELLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora