Détente
(Tranquillità, pace)Questo è quello che sentivo.
Ero sdraiato sul mio letto avvolto nel piumone con della dolce musica che allietava l'atmosfera.
Il mio riccio domestico era ovviamente sdraiato accanto a me o meglio sotto di me.Avevo il capo appoggiato sommariamente tra la spalla e il suo petto, cercavo di nascondermi nell'incavo del suo collo.
Se mi avessero chiesto quale fosse il posto più sicuro sulla faccia della terra avrei sicuramente risposto tra le braccia di Christian ma in particolare nell'incavo del suo collo, era il mio rifugio nascosto.
Avevo gli occhi socchiusi.
Ero concentrato su tutte le carezze che Christian mi stava lasciando ovunque.
Mi accarezzava le guance, le braccia, la schiena, il collo.In particolare Christian continuava a tracciare la linea del mio profilo.
Mi aveva ampiamente detto e stradetto che adorava il mio naso così dritto, anche se a dir la verità a me non era mai piaciuto.
Ma se piaceva a lui per me andava più che bene.Ero così felice in quel momento, ero rilassato, tranquillo non c'era alcun problema era tutto perfetto.
Ma fino a qualche giorno fa la situazione non era per niente rosea.
Purtroppo il lavoro qui in Accademia si è raddoppiato e con esso anche l'ansia e la stanchezza.
I momenti di tempo libero sono pari a zero quindi in quest'ultima settimana vedere e stare un po' con Christian è stato impossibile.
Fu il danno più grande.Sono rimasto da solo per troppo tempo. Ahimè ho capito fin da piccolo che rimanere solo con i miei pensieri è una morte lenta e dolorosa.
Cercavo di provare il più a lungo possibile perché appena mettevo piede fuori dalla sala mi invadevano una marea di pensieri tremendi e pare mentali che mi tormentavano fino all'inverosimile.
Erano come un tornado che mi prendeva e mi trascinava lontano da tutto e io cercavo di resistere con tutte le mie forze, di tornare in me ma ormai era troppo tardi, era sempre troppo tardi.
Non stavo bene.
Quando ho questi momenti dove mi sembra di toccare il fondo mi isolo da tutti. Non rispondo ai messaggi, alle chiamate sparisco nel nulla.
Prima di entrare nell'accademia mi capitava spessissimo di avere questi momenti no, però da quando sono qui la situazione era migliorata notevolmente anche e soprattutto grazie a Christian.
Ma dopo tanti mesi lontano dalla mia casa sono ricaduto nella prigione che è la mia testa.
Gli unici momenti dove tutto l'oscuro che c'è nella mia mente sparisce è quando sono con chri.
Lui mi ha "capito".
Ha compreso quello che sta succedendo dentro me e ha provato ad aiutarmi.Aveva provato a scrivermi in questi giorni ma io rispondevo sempre in maniera fredda,mi chiedeva di vederci e io inventavo scuse patetiche. Non era mia intenzione ferirlo o altro semplicemente non riuscivo a liberarmi di quel macigno che portavo nel petto.
Mi manca casa, mi manca la mia famiglia, mi manca il sole, mi manca il mare di Bari, mi manca la spiaggia, mi manca la mia terra, mi manca la mia vita.
C'erano troppe cose che mi confondevano in questo periodo e la cosa che mi dispiaceva di più è che gran parte della mia confusione derivava dall'unica persona che riusciva a farmi stare bene.
Non riuscire a capire cosa sento nei confronti di Christian mi fa uscire fuori di testa.
Stava andando sempre peggio ogni giorno mi sentivo sempre più inutile.
Fino a quando proprio oggi chri senza avvisarmi o dire nulla si era presentato nella mia suite.
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Violet et blanc à Paris ZENZONELLI
Fiksi Penggemar"Académies de danse parisiennes" Due ragazzi Mattia Zenzola e Christian Stefannelli perseguiranno gli studi di danza nell'accademia più famosa di Parigi. Al concludersi dell'anno, solo un ballerino avrà l'opportunità di diventare professionista al "...