07. Manipolazione

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Mercoledì, 19 aprile 2023.
Ore: 11:54

Esco dalla sala di manutenzione, incamminandomi per il lungo corridoio che conduce alla sala di sicurezza. Entro, aspettandomi di trovare Kevin qui, ma in realtà non c'è nessuno.

Do uno sguardo al monitor, notando che le telecamere sono nuovamente fuori uso. Mi avvicino, cliccando alcuni pulsanti sulla tastiera senza che accada niente. È completamente morto.

Mi volto di scatto non appena sento dei passi veloci farsi sempre più vicini. Mi preparo al peggio, al che stringo i pugni, pronta a fare a botte se necessario. Tiro un sospiro di sollievo non appena vedo che è soltanto Melanie.

"Ehi." mi saluta, restando ferma davanti all'ingresso della stanza "Ti ho vista andare via  e ho pensato che sarebbe stato meglio seguirti. Non è una buona idea restare da soli." non dico nulla e lei sposta lo sguardo in direzione del monitor "Che cosa succede?"

"Non lo so, lo schermo non funziona. Credo che l'assassino abbia disattivato anche le telecamere." suppongo, sbuffando e raggiungendo Melanie.

"Ho tanta paura. C'è un assassino tra di noi e non sappiamo nemmeno chi è. Non so più di chi fidarmi, ormai." i suoi occhi diventando lucidi ma lei se li asciuga subito, strofinandoli con le mani e facendo diventare le palpebre bordeaux.

Vorrei poterle dire che andrà tutto bene, che tutto si risolverà e che molto presto arriveranno i soccorsi... ma non mi crederebbe di sicuro. O forse sì. Forse sono io quella ad aver perso tutte le speranze. Ad ogni modo, sarebbe tutto inutile.

"Non possiamo riattivarle?" chiede Melanie, riferendosi alle telecamere "Voglio dire, dovrà pur esserci qualcosa in sala di manutenzione."

"Okay, allora va' a controllare." a questa mia affermazione, lei storce il naso.

"Credevo che saremmo andate insieme."

"Non posso, c'è qualcosa che devo fare."

"Non può essere così urgente da non potermi accompagnare in un'altra stanza per... quanto? Trenta secondi?"

"Per favore, non discutere." la zittisco e lei indietreggia, spostandosi i capelli rosa dietro l'orecchio "Tu mi piaci, d'accordo? Più di qualsiasi altra persona su questa astronave."

Un sorriso fiero si fa largo sul suo viso mentre i suoi occhi iniziano a brillare di gioia: "Lo pensi sul serio? Ti piaccio davvero più di chiunque altro, qui?"

Ricambio il sorriso, appoggiandole una mano sulla spalla: "Lo penso sul serio, sì. Perché ti sorprendi tanto? Sei gentile, dolce, simpatica, altruista e anche molto bella. Quindi non voglio avere problemi con te, chiaro?"

Lei annuisce rapidamente, sfoderando un sorriso a trentadue denti, successivamente si volta ed esce dalla stanza, lasciandomi da sola. Faccio un respiro profondo, roteando gli occhi; Dio, quanto odio essere falsa.

Non mento quando dico che Melanie mi ha fatto una buona impressione, però non penso davvero tutte quelle cose. Non la considero un'amica, solo una collega di lavoro. Il punto è che devo far credere a tutti che sono la loro nuova amica, in questo modo mi renderanno le cose più facili.

Esco dalla sala di sicurezza e mi dirigo al reattore. Schiaccio un pulsante e la porta si chiude automaticamente. Se non erro, questa è la stanza dov'erano rinchiusi Kevin e Mike prima che svenissimo tutti. Dovrebbe trovarsi esattamente qui.

Cerco dappertutto: sul pavimento, negli armadietti, dietro al reattore ma niente. Non c'è traccia di quello che sto cercando. Sbuffo, chiedendomi dove possa essere finita. Eppure dovrebbe essere in questa stanza.

Among us - ImpostorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora