14. Tempo dello spuntino

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Giovedì, 20 aprile 2023.
Ore: 06:40

Io e Samantha restiamo a guardare Wesley mentre si avvicina a Sarah con la siringa in mano. Indietreggiamo, preparandoci a qualsiasi eventualità. Potrebbe andare benissimo o malissimo, non c'è una via di mezzo.

"Fa' attenzione." si raccomanda Sam e lui annuisce, un largo sorriso che si fa spazio sul suo volto.

"Non preoccupatevi, ci vorrà solo un secondo." afferma lui, chiaramente fiero di ciò che è riuscito a creare.

Si inginocchia davanti a Sarah e fa un respiro profondo, prendendo coraggio. Le prende delicatamente il braccio e lo avvicina cautamente a sé, attento a non fare mosse sbagliate.

Sam si posiziona dietro di me, più preoccupata che mai. Credevo che fosse più coraggiosa di così, in fondo si è comportata come una tosta per tutto questo tempo.

Poi, le sue parole mi tornano alla mente: "Tutti indossiamo delle maschere, anche la sottoscritta." è una frase che riuscirò difficilmente a dimenticare.

A volte mi chiedo se anche io mi comporto come una persona che non sono, come una copertura per nascondere la mia vera identità, anche se non me ne rendo conto. Sono davvero così dura come penso oppure mi sono soltanto costruita uno scudo nel corso degli anni?

"Ragazzi, abbiamo trovato il cibo!" la voce di Kevin risuona dalla mensa. Tutti e tre ci guardiamo l'un l'altra per poi abbandonare quello che stavamo facendo e correre fuori dall'infermeria.

Per sicurezza, Wes schiaccia un pulsante e la porta si chiude automaticamente. Non si sa mai. Subito dopo aver fatto ciò, ci dirigiamo tutti in mensa dove troviamo Kevin, Harry e Melanie con dei larghi sorrisi stampati sul volto.

"Le dispense si trovavano in sala comunicazioni, l'unica stanza in cui non eravamo entrati." spiega Harry e credo che questa sia la prima volta che lo vedo genuinamente felice "A proposito, c'era una puzza terribile di pipì."

Divento rossa dall'imbarazzo e abbasso lo sguardo. Fortunatamente, nessuno di loro sa che sono stata io. Alzo gli occhi verso Kevin, notando che anche lui è arrossito. Beh, eccetto lui.

Tralasciando questo imbarazzante dettaglio, ci dirigiamo tutti verso il tavolo centrale dove sono state appoggiate prelibatezze di tutti i tipi: patatine, biscotti, sandwich, lasagne, pizza e chi più ne ha più ne metta. Come bevande sono presenti dieci bottiglie d'acqua, una per ogni membro dell'equipaggio. È incredibile come siamo rimasti soltanto in sei, escludendo Sarah.

La prima cosa che facciamo tutti è toglierci i caschi e bere; tre bottiglie sono già terminate. Quasi come se fossimo degli animali che sono stati digiuno per settimane, cerchiamo di afferrare qualsiasi cibo il più in fretta possibile. Non appena metto tra i denti una fetta di pizza, mi sento come sulla luna. Avevo dimenticato quanto fosse buona la pizza, anche se questa è gelida.

"Avete intenzione di dare qualcosa anche a me?" domanda Michael e ci voltiamo tutti verso di lui "Anch'io ho fame e sto morendo di sete. Lo so che ho commesso molti sbagli e che non mi perdonerete mai, però sono anch'io un essere umano. Per favore."

"Sì, okay. Hai ragione." risponde Kevin, afferrando una bottiglia d'acqua e una busta di patatine al formaggio per poi passarle a lui. Michael lo ringrazia e inizia subito a mangiare.

Distogliamo subito lo sguardo e riprendiamo a mangiare, sedendoci a tavola. Riesco a finire un'intera pizza in meno di due minuti; ogni fetta l'ho ingoiata in soli tre bocconi, macchiandomi la tuta bianca di pomodoro e mozzarella.

"Ve l'avevo detto che doveva trovarsi da qualche parte." ci ricorda Melanie, fiera di se stessa per poi dare un morso al biscotto che ha tra le mani.

"Rosso, come va con l'antidoto?" gli chiede Harry, cambiando argomento. Improvvisamente, il suo umore sembra nettamente migliorato.

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