20. La verità

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Giovedì, 20 aprile 2023.
Ore: 11:37

"Kevin! Kevin, aiuto!" chiamare aiuto è l'unica cosa che posso fare in questo momento.

Non so dove andare, è troppo buio e stretto per capire qual è la strada per tornare in mensa. Mi chiedo soltanto perché ho insistito a venire qui con Wes.

"Nancy, dove sei?" sento la voce di Kevin molto lontana da dove mi trovo adesso.

"Non lo so, mi sono persa. La tua voce è molto lontana."

"Va tutto bene lì sotto?"

"No, siamo stati aggrediti e Wes è ferito. Non so come uscire da qui."

"Va bene, ho capito. Tutto ciò che devi fare è seguire la mia voce, chiaro? Segui la mia voce."

Subito dopo avermi dato queste istruzioni lo sento allontanarsi dalla mensa. Tuttavia, non lo sento affatto vicino.

"Nancy, mi senti?" finalmente apre bocca, tuttavia la sua voce risulta soltanto più lontana.

"Sì, ti sento. Dove sei?" chiedo, asciugandomi il sudore dalla fronte.

"Sono in infermeria, tu continua a proseguire fin quando non senti di essere vicina."

Se c'è un Dio, prego di uscire da questo posto sana a salva. Gattono all'indietro, uscendo dal vicolo cieco e proseguo per la mia strada. Nel mentre, Kevin continua a parlare per darmi un punto di riferimento.

"Nancy, ce la puoi fare. Io credo in te. Ricorda il nostro appuntamento." le sue parole mi spronano a non mollare. Devo farcela.

Sto andando completamente a casaccio, servendomi soltanto del tatto. Inizia a mancarmi l'aria e ho davvero paura di restare bloccata qui dentro. In più, sono rimasta anche da sola.

Mi fermo non appena noto la sagoma di una persona in fondo al condotto. Per un attimo sono convinta che sia Melanie, ma non appena noto che ha i capelli corti capisco che mi sbaglio.

Raggiungo Wes in fretta e furia, supponendo che si sia perso anche lui. Un sorriso, però, si fa comunque largo sul mio volto: sapere che non sono sola mi rassicura non poco.

"Wes!" gli tocco il braccio ma lui non si muove. Mi acciglio e ci riprovo ma niente. Ho un terribile presentimento, quindi lo giro verso di me e sono costretta a trattenere un urlo di terrore.

La sua faccia è irriconoscibile: quella creatura l'ha mangiata fino all'osso. Non posso fare a meno di vomitare davanti ad uno spettacolo così raccapricciante. Non appena alzo la testa, però, la situazione peggiora.

Melanie mi sta fissando con un raccapricciante sorriso stampato sul volto che va da un orecchio all'altro mentre in mano brandisce il coltello di Wes. Questa volta, non riesco a trattenere le mie grida.

"Nancy! Nancy!" la voce di Kevin sembra essere sempre più vicina, di conseguenza mi costringo a sbloccarmi e scappare "Nancy, segui la mia voce! Segui la mia voce!"

Mi guardo indietro, notando che Melanie mi sta raggiungendo. Continuo a proseguire dritta davanti a me finché non noto una fonte di luce in lontananza: è il condotto in infermeria.

Il mio cuore si riempie di speranza mentre cerco di raggiungerlo il più in fretta possibile. Ce la posso fare, non sono lontana dalla salvezza.

"Sei qui! Ce l'hai fatta, dammi la mano!" Kevin mi porge la mano non appena mi vede sbucare dal condotto. Io la afferro subito e sta per tirarmi fuori quando tutto viene rovinato dal mostro.

Mi afferra le caviglie, trascinandomi nuovamente giù con sé. Prova ad accoltellarmi ma la lama colpisce il metallo del condotto. Con tutta la forza che ho, le do un calcio sul naso e ciò sembra essere abbastanza per liberarmi dalla sua presa.

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