22. Il nuovo pianeta

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Giovedì, 20 aprile 2023.
Ore: 13:05

"Nancy, guardami." Kevin mi prende il viso tra le mani, facendomi sprofondare nei suoi occhi glaciali "Non è colpa tua, okay? Non è colpa tua. È colpa di quel figlio di puttana, è lui che ha ucciso Sam. Non dimenticarlo mai."

Non rispondo e torno a sprofondare la testa nel suo petto mentre lui mi accarezza la schiena. Nonostante le sue parole, una parte di me è ancora fortemente convinta che io avrei potuto fare qualcosa per salvarla. E invece sono scappata come una codarda.

Mi guardo intorno, studiando il luogo in cui ci troviamo: sembra essere una sorta di ufficio, poi alzo lo sguardo verso una scritta sul muro che recita: sala riunioni. D'un tratto, ogni cosa ha senso.

"Queste strutture erano stanze della C87." affermo, staccandomi da Kevin che si guarda intorno proprio come sto facendo io.

C'è un tavolo al centro della stanza e piante e quadri, alcuni di essi caduti. C'è un corridoio collegato ad altre due stanze che, dalle scritte che riesco a leggere, sembrano proprio essere un altro ufficio e la sala d'amministrazione.

 C'è un corridoio collegato ad altre due stanze che, dalle scritte che riesco a leggere, sembrano proprio essere un altro ufficio e la sala d'amministrazione

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"Dov'è andato lui?" domanda Kevin e io scuoto la testa. Non ho la minima idea di che fine abbia fatto, l'ultima volta che l'ho visto era salito in cima all'astronave.

Cammino in direzione del computer sul tavolo, notando stranamente che è acceso. Provo a muovere il cursore ma non funziona. Controllo la data in basso a destra, notando che si è bloccato alle otto di sera del sedici ottobre di vent'anni fa.

Sposto la mia attenzione verso il grosso pulsante rosso al centro del tavolo. È proprio come sulla nostra astronave. Provo a schiacciarlo ma non accade nulla. Anche questo è rotto.

"Non c'è una radio con cui possiamo chiamare aiuto?" domanda Kevin e io faccio spallucce.

"Non credo che funzioni, qui è tutto rotto." affermo, raggiungendolo e sbuffando.

"Provare non costa nulla, no?" decido di non ribattere e stare alla sua idea.

Camminiamo lungo il breve corridoio, ritrovandoci davanti ad una porta metallica. Kevin prova ad aprirla ma non ci riesce, successivamente noto delle levette rosse presenti sul muro. Ne attivo una, allineandola con tutte le altre e la porta si apre automaticamente.

Usciamo dalla stanza, pronti a correre via ma ci fermiamo all'istante non appena un grosso cratere si para davanti a noi. Ci affacciamo per guardare meglio e notiamo che all'interno c'è un lago di lava. O almeno credo che sia lava.

"Fa' attenzione, non conosciamo questo posto" dopo aver detto questo, Kevin mi prende per mano e insieme ci allontaniamo dal cratere.

Mentre andiamo alla ricerca di una radio io mi guardo intorno, affascinata da quello che si trova su questo pianeta. La cosa più stupefacente, però, è il fatto che ci sia la neve. È tutto così... magico. Mi sento come se l'incubo in cui mi trovavo poco fa si sia trasformato in un sogno.

Among us - ImpostorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora