17. Guida di sopravvivenza

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Giovedì, 20 aprile 2023.
Ore: 09:20

Non ho mai pensato così tanto alla morte. Forse perché non mi sono mai trovata in una situazione di pericolo o forse perché ho sempre dato per scontato che sarei vissuta fino ad ottant'anni e oltre. Le persone che abbiamo perso durante il viaggio, però, mi hanno costretta a guardare in faccia la realtà.

In verità credo che il pensiero della morte mi sia venuto per la prima volta quando ero ancora una bambina. La morte della moglie di mio padre (l'ho conosciuta per così poco tempo che non riesco neanche a chiamarla madre) è stata la mia prima esperienza su questo genere di cose. Ma anche allora, la morte mi sembrava un'idea lontanissima.

"Avete visto il film Alien?" domanda Wes per rompere il ghiaccio. Tutti ci voltiamo verso di lui, sorpresi che lo abbia detto davvero "Sì, quel film di Ridley Scott con Ellen Ripley come protagonista. Lei sì che era una tosta."

"Possiamo non parlare di questo, per favore? È già abbastanza viverlo, Alien." afferma Samantha, roteando gli occhi.

Mi volto verso Kevin, notando che ha lo sguardo perso nel vuoto. Successivamente apre bocca: "Sapete, ancora non riesco a credere che tutto questo sia reale. Voglio dire, non ho mai creduto a questo tipo di cose; alieni, mostri spaziali o come volete chiamarli. Mi sento come se fossi in un sogno nonostante sappia che questa sia la realtà."

"Suppongo che tutti abbiamo avuto modo di vedere cose che non credevamo esistessero." aggiunge Sam e in mensa cala un silenzio tombale.

"Vado a cercare Harry, dobbiamo restare insieme."

Kevin fa per alzarsi ma io gli afferro il braccio, fermandolo: "Non farlo. Ha detto che non vuole più avere niente a che fare con noi, quindi lascialo da solo. È ciò che si merita, dopo tutti i casini che ha combinato."

Lui non ribatte e torna a sedersi al tavolo. Mi fissa per lunghi secondi prima che inizi a parlare: "Mi dispiace per aver reagito in quel modo, prima. È stata colpa mia, chiunque nei tuoi panni avrebbe fatto la stessa cosa."

Io mi sforzo di sorridere e gli do una pacca sulla schiena. Lui ricambia il sorriso che purtroppo svanisce dopo pochi secondi.

Do un'occhiata a Melanie, notando che è completamente persa nei suoi pensieri. Sembra quasi che la sua mente non sia qui con noi, adesso.

"Melanie, va tutto bene?" chiedo e lei alza subito lo sguardo. Si guarda intorno, notando che tutti la stanno fissando insistentemente.

"Sì, credo di sì. In realtà no, mi gira la testa. Vado a riposarmi un po', se non vi dispiace." afferma per poi alzarsi dalla panca e dirigersi a passo svelto in infermeria.

Mi chiedo quando tornerà in sé. Probabilmente mai, la sua mente ha cancellato qualsiasi ricordo degli ultimi dieci anni. Non so cosa farei se una cosa simile accadesse a me.

Mi alzo anch'io dalla panca ed esco dalla mensa senza proferire parola. Fortunatamente, nessuno mi segue; finalmente posso concedermi un momento di solitudine.

Dopo tutto questo caos e la paranoia, sento davvero il bisogno di fare chiarezza nella mia mente e per farlo devo stare da sola per un po' di tempo.

Entro in sala d'amministrazione e do un'occhiata alla mappa. A quanto pare, Harry si trova in sala di sicurezza, probabilmente a guardare le telecamere.

Mi allontano dal tablet e raggiungo uno scaffale su cui si trovano alcuni libri disposti in fila. Leggo alcuni titoli e sembrano essere tutti riguardanti la manutenzione e la costruzione di un'astronave. Un titolo in particolare, però, cattura la mia attenzione: Guida di sopravvivenza per principianti.

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