01. Brutto presentimento

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Mercoledì, 19 aprile 2023.
Ore: 08:34

Sono stata su molte astronavi nel corso della mia carriera, ma questa volta c'è qualcosa di diverso. Non so dirvi esattamente che cosa dato che non è presente alcuna anomalia nel funzionamento della navicella. Tuttavia, ho la sensazione che qualcosa non sia a posto. Chiamatelo sesto senso o come volete voi, tanto io non ci ho mai capito molto di queste cose.

Scruto da cima a fondo quella che a me sembra una scatola di metallo. Non avevo mai visto un'astronave così grande in tutti e cinque anni che svolgo questa professione. Guardandola ad occhio, potrebbero starci almeno centocinquanta persone. Eppure, hanno deciso di mandarne soltanto dieci.

Mi guardo intorno e noto i miei compagni di squadra in lontananza che chiacchierano tra di loro. Sono tutti seduti ad un tavolo rotondo sotto un gazebo e ognuno ha dei bicchieri di limonata di fronte a sé. Dal modo in cui ridono e si danno il cinque, posso dedurre che hanno avuto modo di conoscersi abbastanza da diventare migliori amici.

Invece io sono qui, a guardarli da lontano con uno sguardo che non fa trasparire alcuna emozione. Perché non posso essere come loro? Perché devo essere sempre considerata quella diversa? Non è colpa mia: per quanto cerchi di camuffarmi nella loro normalità, io verrò sempre vista in un altro modo. E non c'è nulla che io possa fare per cambiare le cose.

"Ehi, Nancy!" mi volto di scatto non appena sento Kevin che mi chiama "Che cosa ci fai lì? Aggiungiti a noi."

Vorrei tanto avere l'abilità di creare scuse plausibili sul momento ma purtroppo non ho questa fortuna, quindi sono costretta ad annuire e raggiungerli al tavolo. Mi siedo tra Jeffrey e Melanie e noto quest'ultima versare un po' di limonata nel mio bicchiere.

"Non riesco ancora a credere che lo stiamo facendo davvero, ragazzi." ammette Justin, un largo sorriso stampato sul suo volto e gli occhi che brillano dall'emozione "Quando ero bambino era il mio sogno andare in missione su un'astronave. Credevo che non sarebbe mai successo e invece eccomi qui."

"È tutto così surreale" afferma Sarah "Voglio dire, non è di certo una cosa che capita tutti i giorni e solo sapere che non è un sogno, che siamo davvero qui a fare questa missione è semplicemente fantastico."

"Concordo. Credo che nessuno di noi si sarebbe aspettato di partecipare ad un progetto del genere in passato." dice Samantha "E tu, Nancy? Che cosa ne pensi?"

"Dici a me?" è la prima cosa che mi viene in mente non appena Sam mi fa la domanda. Lei mi guarda accigliata, forse confusa. Dio, perché devo essere sempre così imbarazzante? "Beh, è meraviglioso. Non avrei mai immaginato che un giorno sarebbe successo proprio a me."

Tutte bugie: mio padre è il fondatore di MIRA HQ, una società specializzata in ricerche approfondite sullo spazio che ha organizzato anche questa missione. Quindi era prevedibile che avrebbe scelto innanzitutto me come candidata per partecipare al progetto.

"Io vado in bagno, torno subito." ci informa Jeffrey per poi alzarsi dalla sedia e camminare via dal gazebo, successivamente sparisce all'interno della sede di MIRA HQ.

"Ragazzi, io non so se voglio partire su quell'astronave." è l'improvvisa rivelazione di Kimberly, la quale ha un colorito pallido e degli occhi spenti.

"Che cosa significa che non vuoi partire? Questo è probabilmente l'evento più importante della tua vita!" cerca di farla ragionare Sarah ma non sembra funzionare.

"Sarah ha ragione, è un'occasione che capita una volta sola nella vita. Non puoi davvero pensare questo." concorda Wesley, detto Wes.

"Non mi interessa, adesso chiamo il capo e gli dico che mi ritiro dalla missione." è la pronta decisone di Kim, la quale si alza di scatto dalla sedia e indossa frettolosamente la giacca.

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