𝗈𝗇𝖾; 𝗍𝗁𝖾 𝖻𝖺𝗋

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Adabel Arnold era la solita ragazza che veniva presa di mira a scuola.
ma non perché studiasse troppo -anzi,lo studio era l'ultimo dei suoi problemi-
ma perché aveva un carattere diverso.
ma non il diverso da film come ad esempio la ragazzaccia che si prende a pugni con tutti,fuma in classe e manca di rispetto ai professori.
ma un diverso alla Adabel.
nella vecchia scuola,in Italia,una volta il professore di italiano che era venuto a sostituire chiese alla classe
«in cosa ti rispecchi?»
naturalmente tutti risposero con un «boh?»,almeno inizialmente. ma la sua risposta fu': «un'ombra»

Adabel Arnold si rivedeva nelle ombre,difatti certe volte,quando la prendevano in giro a scuola,ogni volta che passava davanti ai bulli desiderava di essere un'ombra per risultare quasi invisibile ai loro occhi.

ma certe volte anche la propria ombra fa' paura.
infatti Adabel si rispecchiava nell'ombra non solo per non farsi vedere dai bulli quando gli passava davanti,ma anche per risultare quasi invisibile ai suoi stessi occhi.

ed è per questo che veniva presa in giro; per il modo di essere,per il suo chiudersi in se stessa,oppure per pura invidia delle ragazze della scuola,insomma roba da ragazzini.

solo una persona è entrata nel mondo di Adabel Arnold; Desirée Carducci.

la sua "migliore amica",ormai a distanza con il trasferimento di Adabel in Germania.

Desirée era una ragazza solare, gentile e genuina insomma la ragazza
verginella dei film che coglie l'attenzione del ragazzaccio.

molti ancora si chiedono come Desirée Carducci possa essere entrata a far parte della vita di Adabel,visto che se le parli, è pura fortuna se ti guarda.

quello sarebbe stato il primo giorno nella scuola in Germania per Ababel.

non era emozionata e nemmeno felice.era normale,aveva sono un pizzico di timore per ciò che avrebbero pensato i suoi compagni,ma non lo dette a vedere.

si fece accompagnare da Varick,suo fratello maggiore.

«allora? cosa si aspetta Adable Arnold da questa nuova scuola?»

«la stessa merda di sempre »rispose non guardandolo in faccia,era troppo presa a scrivere con Desirèe.

aveva appena ricevuto la ricarica del telefono da suo nonno
«ti prego salvami»

«Ada è tutto ok,andrà bene»

«vienimi a prendere»

«arrivo volando:),ora ti lascio,c'è Palumbo a prima ora,e sai che quella mi odia,quindi è meglio non entarere in classe con il telefono in mano,baci<3»

Ada visualizzò ed uscì dalla chat,emettendo un leggero sbuffo

la campanella suonò,e Adabel uscì dalla macchina del fratello,salutandolo con un cenno della mano attraverso il finestrino.

entrò in classe,si presentò e nessuno le rivolse la parola per tutto l'orario scolastico

a quanto pare il mondo aveva ritrovato il suo equilibrio in pochissimo,riprendendo a girare come aveva sempre fatto normalmente.

Ada mentre aspettava suo fratello all'uscita da scuola entrò in un bar, che scoprì poi essere vuoto. si posizionò davanti al bancone,nell'attesa che arrivasse qualcuno.

dopo una decina di minuti due ragazzi varcarono la soglia del bar;uno aveva dei vestiti di almeno quattro taglie più grandi,dei dread ed un cappellino a visiera. invece l'altro aveva i capelli neri,un ciuffo di capelli gellati,un piercing sul sopracciglio e della matita sugli occhi.

 presero delle bevande e il telefono del ragazzo dai capelli neri squillò,portandolo ad uscire dal bar.

il ragazzo con il cappellino si posizionò davanti ad Adabel,ancora appoggiata al bancone.

quest'ultima fece finta di non notarlo,difatti si mise a scrivere sulle note cose a caso,come se stesse cercando di  far capire che si stesse scrivendo con qualcuno.

«bello scrivere lettere a caso sulle note?» in quel momento Adabel notò anche piercing sul labbro inferiore del ragazzo

«scusa?»

«stai scrivendo da cinque minuti cose a caso, e sei davanti alla cassa», rispose lui,facendole cenno di guardare dietro di lei

così lei si girò,notando che effettivamente stava coprendo la cassa

si spostò con uno scatto

«non c'è mai nessuno qui?»,chiese lei

«probabilmente il barista sarà in ritardo»,disse finendo di pagare

«comunque io sono Tom,Tom Kaulitz»,disse tenendole una mano

«non mi interessava,però», disse interrompendosi

«Adabel, Adabel Arnold»

«non ti ho mai vista qua-», iniziò

«mi sono trasferita da poco,vengo dall'Italia»

prima che lui potesse parlare,il suo telefono vibrò,costringendolo a prenderlo in mano.

«bene Ada,io devo andare,ci si vede», disse prima di uscire dal bar

a quanto pare il suo mondo stava per essere scombussolato,ma lei ancora non lo sapeva.

spazio autrice
BUONGIORNOOO,che ne pensate di questo primo capitoloo?
love u all ❤️😼
~cri<3

𝐄𝐘𝐄 𝐓𝐎 𝐄𝐘𝐄→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora