𝗍𝗐𝖾𝗅𝗏𝖾;𝗍𝗁𝖾 𝗐𝖾𝗂𝗀𝗁𝗍

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i giorni passavano,e man mano i Tokio Hotel si vedevano sempre meno.

era da almeno due settimane che Adabel faceva il tratto scuola-casa da sola.

non era andata a bussare alla porta dei gemelli Kaulitz per non recare disturbo.

l'ultima volta che li aveva visti,era quando fecero le prove nel loro garage,a casa loro.

poi nulla,buio totale.

ormai aveva anche esaurito le speranze di vederli a scuola,visto che a pochi giorni sarebbero iniziate le vacanze natalizie.

Adabel non era triste però,era semplicemente delusa dal fatto che non le avessero detto nulla.

l'unica persona per cui forse stava male era Bill.

pensava fosse diverso,e invece non lo era poi così tanto.

ti conosceva,demoliva i muri di freddezza,ti faceva prendere la cottarella,e poi spariva,come se nulla fosse successo.

era questa la situazione nella mente di Adabel.

invece quella di Bill,beh,non era così tanto diversa.

stava male per aver appeso Adabel così.

per averla lasciata sola e per averle fatto credere nell'amicizia che stavano instaurando.

però c'era un problema di fondo.

la notizia della richiesta del manager in pochi giorni fece il giro della cittadina dove vivevano.

c'era gente a cui non interessava minimamente,gente che era incuriosita e gente che prendeva in giro.

Bill e Tom Kaulitz erano sempre stati vittima di prese in giro,ma con questa notizia aumentarono.

provarono a sopportare,come avevano sempre fatto d'altronde.

però un giorno Bill,stanco di dover continuare a sopportare,disse che non avrebbe più messo piede a scuola fino alla fine delle vacanze natalizie.

perciò era lui che sostanzialmente si sentiva più male dei due; perché si sentiva in colpa per essere sparito.

i giorni passavano ,e il magone che Bill Kaulitz si portava dentro cresceva sempre più.

pensò di andare a casa sua,per chiederle scusa e magari fare pace,però penso alle possibili reazioni che la ragazza avrebbe potuto avere di conseguenza.

avrebbe potuto arrabbiarsi da morire,o avrebbero potuto perdonarlo.

fatto sta che mentre continuava a pensarci,le vacanze natalizie arrivarono quasi al termine.

ai Tokio Hotel era stato addirittura proposto un tour,e i ragazzi avrebbero accettato dopo la fine delle vacanze.

Bill Kaulitz aveva pensato di fare un cambio di look,ma non sapeva ancora cosa fare precisamente.

però poi si decise,e scelse di lasciare che i suoi capelli neri gli ricadessero leggermente sulle spalle.

i due gemelli avevano passato la vigilia e Natale con i loro amici,che cercavano sempre di fare una scappata da loro.

il 2 gennaio 2006 però, Bill Kaulitz prese la sua decisione: andare a casa di Adabel e chiederle scusa.

così si vestì e si incamminò a casa di lei a testa bassa pensando a cosa dire.

arrivò davanti a casa sua e bussò al campanello,ma ad aprire non fu' lei,ma bensì il fratello.

«ei!,dimmi tutto»,disse il fratello appena aprì la porta di casa con un gran sorriso.

«um,si,io cercavo Adabel»,disse Bill cercando di risultare più sicuro possibile.

«certo!, è in casa,entra»,disse il fratello facendogli cenno di entrare in casa.

il fratello era un ragazzo alto,capelli lunghi e biondi con occhi castani.

«ti posso offrire qualcosa?»,chiese il fratello a Bill,che optò per un semplice bicchiere d'acqua.

«Adabel dovrebbe essere in camera sua a studiare, è la seconda porta a destra appena sali le scale», spiegò il Varick a Bill,facendogli segno di andare di sopra.

Bill sorrise leggermente per poi salire le scale.

seguí le indicazioni di Varick e si trovò davanti alla porta della camera di Adabel.

bussò,incerto e con l'ansia a mille.

«chiunque tu sia entra»,si sentì

Bill sorrise nel sentire la voce della ragazza,così entrò ed osservò la sua camera velocemente.

Adabel era stesa sul letto accanto alla finestra che faceva arrivare la luce proprio sul letto.

Adabel era girata su un fianco e stava guardando la finestra,dando le spalle a Bill

«dimmi,che succed-»,si girò,aspettandosi probabilmente il fratello,ma la figura che si trovò davanti era ben diversa.

«sei davvero tu oppure sei una mia pippa mentale?»,chiese la ragazza con sguardo semi-indifferente

«sono io»,rispose Bill con un sorriso

«perchè ti fai vivo dopo ben tre settimane?,pensavo ti fossi scordato della mia esistenza,visto che non mi hai minimamente cercata»,la ragazza si alzò dal letto e iniziò a mettere apposto la camera, soffermandosi però ad osservare per una frazione di secondo il ragazzo.

ma la situazione sarebbe cambiata drasticamente da lì a pochi minuti, così come le loro emozioni.

spazio autrice
BUONASERA PER LA SECONDA VOLTA
aspetto realmente la moglie di mio cognato pheebs_multi
love u all❤️😼,
~cri<3

𝐄𝐘𝐄 𝐓𝐎 𝐄𝐘𝐄→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora