𝗍𝗐𝖾𝗇𝗍𝗒;𝗍𝗁𝖾 𝖼𝗅𝖺𝗌𝗌

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«stiamo facendo tardi a scuola!»,questa fu' la prima frase che Adabel e Bill udirono il mattino successivo.

Tom era entrato in stanza,aveva urlato quella frase,ed era uscito sbattendo la porta.

i due ragazzi si svegliarono,infastiditi dai rumori che Tom stava procurando.

non si erano nemmeno resi conto di ciò che il ragazzo avesse urlato.

però poi lo realizzarono e si guardarono,sbarrando leggermente gli occhi.

Adabel a malincuore si liberò dalle braccia del ragazzo,scendendo dal letto per dirigersi verso il bagno.

si lavò velocemente,per poi rimettersi il maglione della sera prima.

Bill nel mentre organizzò i vestiti da mettere e si truccò.

«il bagno è libero!», quasi urlò la ragazza affacciandosi alla camera di Bill,per poi correre al piano di sotto.

aveva il suo zaino con i vestiti,stava per uscire definitivamente da casa quando si ricordò un piccolo particolare;suo fratello mentre lei andava a scuola si trovò un lavoro come commesso in un negozio d'abbigliamento,per dare supporto con le spese.

ma il problema era;se suo fratello era andato a lavoro,e come abitudine aveva chiuso la porta di casa,Adabel come sarebbe rientrata per prendere lo zaino?.

Adabel si sbatté una mano in fronte per la frustrazione e sbuffò pesantemente.

«che succede nuvoletta grigia?»,chiese Tom,scendendo in cucina ancora in pigiama.

«ma non avevi detto che stavamo facendo tardi a scuola?, perché sei ancora in pigiama?»,chiese la ragazza

«beh,potrei avervi detto una bugia,ma avevo una motivazione!,almeno ti sei svegliata ed hai la possibilità di prendere lo zaino a casa tua!», spiegò il ragazzo velocemente,sapendo che se non avesse detto per filo e per segno cosa pensava quando aveva mentito gli sarebbe arrivato un cazzotto da parte della ragazza.

«che ore sono?»,chiese arresa lei

«le sette e mezza»,disse lui.

alla fine tra il lavarsi e il prepararsi il tempo era passato tutto sommato,non era poi così presto.

allora Adabel scattò aprendo la porta

«ci vediamo davanti al bar alla solita ora,dillo anche a Bill,vado a prendermi lo zaino!»,disse al ragazzo con i dread che stava girando per il salotto e la cucina in cerca di qualcosa.

alla fine riuscì a prendere lo zaino e si vide con i gemelli davanti al bar prima di scuola.

mentre camminavano, Bill confessò di avere un po' d'ansia per l'interrogazione di storia,per cui il giorno prima aveva ripetuto con la ragazza.

Tom gli disse di non preoccuparsi perché aveva studiato tanto per quell'interrogazione. e per quanto Bill potesse dar corda al fratello,dalle sue iridi si capiva benissimo che l'ansia non era sparita del tutto.

in più si aggiungeva anche il fatto di tornare a scuola dopo le vacanze natalizie, e quindi la legge dell'ignorare queste persone e sopportare sarebbe tornata in gioco.

la campanella suonò,ed Adabel sentì i gemelli sospirare all'unisono prima di dirigersi verso l'entrata.

nei corridoi però, Adabel si fermò davanti ai due,che la guardarono interrogativi.

«non voglio che diate retta alle prese in giro,sempre se ci saranno»,disse guardando entrambi

«non voglio che vi prendiate a botte con qualcuno se vi provoca»,disse spostando lo sguardo su Tom

«e non voglio che vi facciate prendere dall'ansia»,concluse lei,guardando stavolta Bill

«d'accordo?»,chiese lei

i due annuirono,prima di continuare a camminare tutti e tre insieme.

si dovettero separare quando i gemelli arrivarono davanti alla loro classe.

la campanella quel giorno era suonata cinque minuti prima,e non erano nemmeno le otto in punto quando i tre giunsero davanti alla classe.

i tre si fermarono davanti alla porta.

«cercherò di non prendermi a botte con qualcuno», confermò Tom con un sorrisetto

Adabel sorrise,per poi posare lo sguardo su Bill.

«ok ho capito,vi lascio soli,basta che non scopate in pubblico e che vi muovete»,disse Tom ridacchiando entrando in classe.

«mi raccomando», sospirò lei,aggiustando il colletto della giacca che lui indossava

«se ti penso durante l'interrogazione va bene comunque?»,chiese lui

«va bene tutto,basta che non ti fai prendere dall'ansia ed entri nel pallone»,disse lei,circondandogli il collo con le braccia.

«ci vediamo dopo?»,chiese il ragazzo,posando le mani sui fianchi di lei

lei annuì prima di lasciargli un lungo bacio a stampo

«ci vediamo dopo»,disse prima di correre verso la sua classe.

spazio autrice
AMORIII,questo capitolo doveva essere più lungo (anche se già lo è di molto),però ho deciso di dividerlooo
aspetto la moglie di mio cognato pheebs_multi
love u all😼❤️
~cri<3

𝐄𝐘𝐄 𝐓𝐎 𝐄𝐘𝐄→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora