Chapter three

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6 settembre 2004
"Che ne dici di questo?" Chiese Breana sventolandomi davanti uno dei suoi vestiti esageratamente corti.
"Quanti ne hai portati?"
"So che sei una rompi scatole e quindi ho portato diverse opzioni..." Disse tirando fuori dallo zaino quattro vestitini.

"Mi dispiace per te ma so già cosa mettere." Mi alzai e tirai fuori dall'armadio il mio outfit che consisteva in una gonna non troppo corta di jeans, una maglietta nera a maniche lunghe e le calze velate del medesimo colore.
"Mh... Può andare!" Disse lei sospirando.

Andai in bagno per cambiarmi, non che non avessi abbastanza confidenza con la mia amica, ma c'erano periodi, come questi, in cui non mi sentivo a mio agio con me stessa.

Tolsi i jeans e misi le calze e poi la gonna.
Non volevo stare con le gambe scoperte per paura che ciò di cui mi pentivo, e vergognavo di più potesse vedersi.

Quando i miei si separarono avevo circa 13 anni e nonostante avessi i miei amici mi sentivo completamente sola. Mi chiusi in me stessa e mi convinsi che fosse mia la colpa della rottura dei miei, e iniziai a farmi del male pensando di meritarlo.

Avevo delle cicatrici sulle cosce, abbastanza in alto, quindi mi risultava molto semplice coprirle, anche se ogni volta che le vedevo mi colpiva un senso di angoscia. Ora avevo smesso, ormai era circa un anno che avevo capito che era sbagliato... Alex mi aiutò molto in quel periodo, fu l'unico a cui lo dissi, e mi stette molto vicino.

Tornai in camera e la mia amica aveva indossato un vestito nero, la parte superiore era un corsetto ricamato, e la gonna era aderente e arrivava poco sotto il sedere.

Era stupenda, senza ombra di dubbio era molto più bella di me, aveva delle curve fantastiche.
"Sei bellissima Bre."
"Anche tu Vi!" Disse lei ridendo, fece ridere anche me, e senza saperne il motivo ci trovammo a ridere come due sceme.

Finimmo di truccarci e ci specchiammo per almeno dieci minuti alla ricerca di piccoli difetti da aggiustare.
Indossai le Doc Martens proprio come Breana e scendemmo al piano di sotto dove Matt, Jamie e Nick erano seduti sul divano ad aspettarci.

Gli occhi di mio fratello si illuminarono quando videro la figura della mia amica varcare la soglia del salotto, così dolce che era quasi disgustoso.
"Ce ne avete messo di tempo." Disse Nick facendo scoppiare il resto dei ragazzi in una rumorosa risata.
"Almeno noi ci siamo degnate di metterci qualcosa di diverso dal classico paio di jeans e una camicia!" Esclamò Breana sbuffando.

Il citofono suonò ed andai di fretta ad aprire la porta ed Alex era appoggiato allo stipite della porta.
"Al!" Esclamai avvolgendo le mie braccia intorno a lui.
"Ciao Vi, sei molto carina stasera." Disse sorridendo.
"Grazie Al, anche tu... Anche se come i ragazzi hai indossato i soliti vestiti!" Esclamai facendomi sentire dai ragazzi che scoppiarono a ridere nuovamente.

Prendemmo un taxi che ci portò alla festa, a dire il vero ne prendemmo due dato che eravamo in troppi.
Arrivammo a casa di Brian per le nove e il giardino all'entrata era pieno di persone, alcune si baciavano, alcune parlavano, alcune scherzavano, e alcune erano già ubriache.

Non era la prima volta che venivo qui, quindi sapevo bene dove andare. Casa di Brian era enorme, aveva un grande giardino sul retro con una grande piscina interrata. La casa era a tre piani e aveva anche un seminterrato che scommetto sarà piena di gente fatta.

Alex raggiunse Sherly che come al solito non si degnò di salutarci però mi mandò un'occhiataccia a cui non replicai per non fare scena.

Nick e Jamie andarono da alcuni loro amici ed io ero sola con Matt e Breana seduti su un divano.
"Bene, vi lascio soli!" Esclamai alzandomi.
Matt mi fermò prendomi per il polso.
"Anche se sei mia sorella e ti odio..." Disse con tono sarcastico.
"Se Brian ti da fastidio dimmelo che gliene dico quattro." Aggiunse alzando gli occhi al cielo.
"Va bene, divertitevi!" Esclamai sorridendo.
Breana mi mimó con la bocca "Ti uccido" e io mimai l'atto di un bacio ed entrambi sbiancarono. Sorridendo andai in cucina per cercare quello che teoricamente dovrebbe essere il mio ragazzo.

"Ei Jason, sai dov'è Brian?" Chiesi al suo amico che stava tirando fuori dal frigorifero una birra.
"Mh... No?" Rispose con aria infastidita, così senza rispondergli me ne andai e finalmente riuscii a trovarlo.
"Violet! Sei uno schianto stasera!" Esclamò Brian venendo verso di me. Mi abbracciò e posò un veloce bacio sulle mie labbra, io sorrisi e un po' imbarazzo gli diedi un altro bacio.

"Brian dove sei finito?" Chiese una voce acuta da dietro di noi. Ci girammo ed era Sherly con la sua lunga coda e il suo vestitino rosa.
"Oh, tu." Disse facendo una smorfia. Non ci feci troppo caso ed io e Brian raggiungemmo i suoi amici.
Erano tutti intorno ad un tavolo dove un paio di persone stavano giocando a Shot Pong, erano disposti sul piano dei bicchieri e quando una persona faceva canestro con una pallina l'avversario era obbligato a bere.

Vidi Alex seduto sul divano vicino al tavolo quindi mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui.
"Ti annoi?" Chiesi ridacchiando. Alex non era tipo da feste, o meglio, si ma quando stava con le persone giuste.
"Un po', tu?" Chiese buttando la testa all'indietro.
"Potrebbe andare meglio." Sospirai accavallando la mia gamba destra su quella sinistra.

"Ti dispiace se vado un attimo di la?" Chiese Brian dandomi un bacio sulle labbra.
"Vai pure." Annuii con la testa, e sentii le guance andare a fuoco, quando mi girai Alex cercava di nascondere un sorriso.
"Quindi è ufficiale?"
"Credo di-"
"Amore!" Gridó Sherly sedendosi sulle sue gambe avvolgendogli un braccio intorno al collo.
"Ei..." Susurrò lui, era chiaramente a disagio, lo capivo da come evitava il contatto visivo da tutti.

Decisi di lasciare privacy ai due e tornai dai miei amici che stavano bevendo e scherzando.
"Eccoti Vi!" Disse la mia amica alzandosi per abbracciarmi.
"È ubriaca." Disse Matt ridendo. Quando Breana torno a sedersi posò le gambe sulle cosce di Matt che divenne tutto rosso e si immobilizzò. Io e Nick ci trattenemmo dal ridere mentre Jamie, anche lui abbastanza brillo scoppiò in una forte risata.

Io non bevevo quasi mai, odiavo la sensazione di verigini che si provava, odiavo il mal di testa e la nausea post sbronza, infatti ero sempre quella del gruppo ad assicurarsi che nessuno si facesse male durante le serate.

Dopo circa quaranta minuti Brian mi portò in camera sua, disse "Per avere un po' di privacy", mentre salivo le scale sentivo il cuore in gola, sapevo bene cosa aveva intenzione di fare, infatti appena chiuse la porta iniziò a baciarmi e a toccami il sedere.

Senza mai smettere di baciarci ci sedemmo sul letto e le sue mani si spostarono sul mio seno.
"Brian..." Mi baciò di nuovo non lasciandomi finire di parlare, quindi misi una mano sul suo petto e fermai il bacio.
"Brian scusami ma non credo di... Non credo di essere pronta." Dissi tutto d'un fiato.

Lui sembrò essere un po' annoiato dalla mia affermazione dato che si alzò nervosamente.
"Noi... Noi stiamo insieme, giusto?" Chiesi con un filo di voce.
"Si. Però devi capire che anche io ho dei bisogni, ci deve essere interesse da entrambe le parti." Disse sbuffando.
"C'è interesse dalla mia parte Brian... Solamente non sono pronta." Iniziai a sentire caldo e mi agitai un po'.
"Come vuoi Violet, non vuoi farmi sentire bene quindi?" Chiese lui alzando in sopracciglio.
"No no Brian veramente, ho bisogno di un altro po' di tempo." Mentii. La verità era che non avevo mai fatto sesso con nessuno e non volevo perdere la verginità con il primo che capitava.

Non con lui.

The boy's a slag|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora