The boy's a slag|| Alex Turner

Chapter twenty-eight

"Te l'ho detto! Se ti muovi ti farai male!" Esclamai cercando di tenere ferma la testa di Alex. "Quando finirà questa tortura? Le mie sopracciglia sono perfette così come sono." Si lamentò buttando la testa all'indietro.

"Non dico che non lo siano, hanno solo bisogno di una piccola sistemata, tutto qui." Sussurrai continuando a fare quello che stavo facendo.

Ero seduta su di lui, e cercavo di fargli le sopracciglia, mentre le sue mani erano sulle mie cosce, che stringevano la mia pelle quando gli facevo male.

"Finito!" Esclamai dandogli un bacio sulla fronte, accarezzandogli i capelli.
"Grazie al cielo." Alzò gli occhi al cielo e mise le mani dietro la mia schiena afferrandomi in aria, ribaltando la posizione.

"Ora sei perfettamente perfetto." Lo baciai e avvolsi le gambe intorno alla sua vita sorridendo.
"Non vedo l'ora di partire, e stare con te per una settimana intera." Mormorò guardandomi con gli occhioni.
"Anche io non vedo l'ora... Svegliarci insieme, dormire insieme, uscire tutti i giorni... Sono felicissima!" Esclamai stringendolo ancora più forte.

"Ragazzi, è pronto!" Esclamò mia madre dal piano di sotto. Non sapeva ancora della relazione tra me ed Alex, in realtà a parte i nostri amici non lo sapeva nessuno. Non volevamo tenerlo nascosto, infatti non ci vergognavamo a baciarci, stringerci la mano, o fare altre cose da fidanzati in pubblico, ma non volevamo neanche ostentarlo troppo... Semplicemente volevamo che rimanesse una cosa tra noi.

"Hai le labbra tutte rosse." Dissi ridendo dandogli un altro bacio, scendendo poi dal letto, tirandolo su con la forza. "Che bambino che sei." Dissi scuotendo la testa.

Aprii la porta ed incontrammo Matt e Jamie, che anche loro stavano scendendo.
"Nick?" Chiesi facendo le scale di fretta.
"Deve aiutare sua nonna a fare una cosa a casa, non è potuto venire."
"Mh ok, domani per il concerto però c'è, vero?"
"Certo! Non può non venire."

"Alex, Violet, le mani." Disse mia madre mentre apparecchiava la tavola.
"Uff, okay." Dissi alzando gli occhi al cielo sbuffando, sentendo Alex ridere alle mie spalle.

Entrammo in bagno e ci lavammo le mani, e quando lui finì mi schizzò la faccia.
"Alex!" Esclamai schizzandolo a mia volta, e saremmo andati avanti per ore se solo il nostro stomaco non stesse brontolando per la fame.

Ci asciugammo le mani e mi misi sulla punta dei piedi dando un bacio veloce ad Alex, che però si trasformò in un bacio più lungo. Le sue mani raggiunsero i miei fianchi e mi spinse delicatamente contro il muro, facendo sbattere la mia schiena contro l'interruttore, facendo così spegnere la luce.

"Posso dirti una cosa?" Chiese Alex sussurrando, e io annuii, giocando con i suoi capelli. "Sei la ragazza più brava a baciare che io conosca." Disse ridacchiando facendomi arrossire. "Non è vero." Dissi ridendo. "Si invece." Mi baciò di nuovo, e lui si che era bravo a baciare. La sua bocca era morbida, dolce, ed esperta e si muoveva in sintonia con la mia, come se fossero fatte per stare insieme.

"D-dobbiamo andare." Dissi staccandomi da lui, sistemandogli i capelli, trascinandolo fuori dal bagno.

Ci sedemmo al tavolo, uno di fianco all'altro, e Matt ci squadrò.

"Allora Jamie, come sta tua madre, non la vedo da un sacco."
"Tutto bene Jill... Ultimamente è in fissa con la botanica, ha praticamente reso casa nostra un orto." Ci mettemmo tutti a ridere, e iniziammo a mangiare.

"Tu Alex invece che mi dici... Come va a scuola? Bene come sempre immagino." Chiese mia madre guardando il mio ragazzo.
"Si si, tutto bene come sempre." Rispose sorridendo. "Vedi Violet, dovresti prendere spunto da Al." Disse indicandomi con la forchetta.
Io sospirai e inziai a scuotere la gamba su e giù, ma smisi quando sentii la mano di Alex accarezzare la mia coscia, facendomi calmare. Iniziò a tracciare dei cerchi e delle forme con le dita, facendomi ogni tanto il solletico e, facendomi venire le farfalle nello stomaco.