The boy's a slag|| Alex Turner

Chapter eleven

Mio padre portò me e mio fratello in un ristorante nella zona centrale della città.
Non era nulla di troppo lussuoso, un posto semplice.

"Allora... Matt, hai trovato una ragazza?" Chiese lui sorridendo. Io quasi mi strozzai con l'acqua quando pronunciò quelle sei parole. "Ehm si." Disse mio fratello imbarazzato.
"Oh! Che bello! La conosco?" Chiese lui eccitato dalla risposta di Matt.
"Si... È- È Breana." Balbettò cercando di trattenere il sorriso che però dopo poco spuntò sul suo viso.
"Lo sapevo! L'ho sempre detto... Vero Violet?"
"Finalmente ce l'hanno fatta!" Esclamai ridendo. "Tu invece che mi dici?"
"Uhm si? Sono fidanzata."
"Ragazzi che cosa grandiosa, entrambi i miei figli in una relazione felice... Giusto?"
"Sisi." Dicemmo insieme io e Matt.

"Violet un po' meno." Sussurrò lui.
"Cosa?" Chiese mio padre. "Nulla." Dissi dando un calcio a Matt sotto il tavolo. Gli mandai un occhiataccia e lui sbuffò.

"Matt, stai già valutando qualche università?"
"Non saprei ancora... Credo di voler proseguire il mio percorso con la musica. Ad Ann Arbor ce n'è una molto prestigiosa."
"Ma è in Michigan." Dissi sgranando gli occhi. "Si?" "È lontanissimo."
"Tranquilla Vi, verrò a trovarti per Natale." Disse scherzando. In effetti non avevo mai pensato al fatto che questo sarebbe stato il nostro ultimo anno tutti insieme. Una volta finito questo anno scolastico, dopo l'estate i ragazzi dovranno andare all'università e lasceranno me e Breana sole.
"Ti mancherò?"
"Per niente." Gli risposi fulminandolo con lo sguardo. Mio padre ridacchiò e finì di mangiare.

"Comunque credo che sia una strada difficile... Voglio dire, credo in quello che fate, non fraintendermi, però forse dovresti studiare qualcosa di più... Serio? Concreto?" Mio padre ha sempre supportato Matt con la sua passione per la musica, ma voleva rimanesse un hobby, perché sapeva bene quanto difficile sia il mondo della musica.
"Papà ne abbiamo già parlato... Io e i ragazzi stiamo lavorando ad un album e presto verrà prodotto, abbi fiducia in me." Rispose mio fratello con tono sconfortato.
"Matthew sai benissimo che ho fiducia in te, lo dico solo per il tuo bene... Non voglio che poi tu ti ritrova come tuo zio a suonare per i vecchi della città... Nulla contro, ma poi rischi di rimanere senza lavoro."
Prima che mio fratello potesse ribattere intervenni io. "Io credo che invece debba seguire questa strada, è quello che ama fare sin da bambino, perché negarglielo?"
Matt mi mimò un 'Grazie' con le labbra e io scossi la testa sorridendo.
"Non ho intenzione di negarglielo Violet... Stavo solo cercando di farlo ragionare." Rispose sorridendo.

Sapevo che non aveva cattive intenzioni ma cercavo sempre di difendere mio fratello quando si trattava della musica, la sua passione.

La cena andò avanti tranquillamente, parlammo del nostro andamento scolastico e delle nostre attività al di fuori della scuola.
Ci portò a casa intorno alle dieci e ci salutò promettendoci di tornare il più presto possibile.
"Poi mi piacerebbe conoscere il tuo... ragazzo, se vuoi- Non ti obbligo." Disse sorridendo. "Certo papà." Risposi dandogli un bacio sulla guancia.

Entrai in camera mia e mi cambiai per mettermi dei vestiti comodi. Presi una sigaretta e mi affacciai alla finestra, la accesi e feci un tiro.
Volevo parlare con Alex, volevo scoprire quello che stava succedendo ma la sua camera era buia, dubitavo fosse già a letto quindi supposi fosse fuori.

Mi addormentai con il pensiero fisso di Alex. Avevo paura che stesse succedendo qualcosa e non ne ero al corrente. Lui ha sempre fatto di tutto per farmi stare bene, e non volevo che pensasse che stessi ignorando i suoi sentimenti.

-

"Giorno." Dissi scendendo in salotto.
"Alex?" Chiesi non vedendolo seduto sul suo solito angoletto del divano.
"Ha detto che sarebbe andato direttamente a scuola." Rispose Jamie. "Come mai?"
Jamie e Matt si guardarono per un attimo e mio fratello scosse la testa. "Bho." Rispose lui facendo le spallucce. Sapevo che stava mentendo. Classico di mio fratello.