The boy's a slag|| Alex Turner

Chapter eighteen

La sveglia suonò ripetutamente, e per quanto non volessi andare a scuola ero costretta, date le numerose assenza negli ultimi giorni.

Dopo la rottura con Brian stetti a casa un paio di giorni, e quando tornai la prima cosa che vidi fu Sherly e Brian baciarsi all'ingresso della scuola, c'era d'aspettarselo.

I primi giorni furono duri, continuavo a chiedermi cosa sarebbe successo se avessi agito diversamente, e non facevo altro che pensare a cosa mi disse Brian quella sera, ma grazie a i miei amici riuscii a superare la cosa pian pianino.

"Helders, vieni un attimo." Mi fermò il professore di chimica durante il cambio d'ora.
Mi avvicinai alla cattedra e mi porse un foglio, che quando afferrai mi resi conto essere l'ultima verifica che avevamo fatto.

F

Merda. Dopo tutto quello che Alex aveva fatto per aiutarmi continuavo a fallire ogni singolo test.

"Non ci siamo... Sai che quest'anno è molto importante vero? E se non apprendi al meglio questi concetti l'anno prossimo sarà ancora più difficile e rischierai di non essere ammessa al college."

"Forse avresti bisogno di un aiuto." Aggiunse levandosi gli occhiali guardandomi in faccia.
"Uhm... Mi sta aiutando un mio amico, Alex."
"Turner? Oh quanto era bravo quel ragazzo, mi dispiace non averlo nella mia classe quest'anno..."

Io sorrisi imbarazzata e mi guardai intorno, non sapendo che dire.

"Però non mi sembra che questo 'aiuto' stia dando frutti, sei distratta a lezione, lo vedo, succede qualcosa?"

Vediamo... Nel giro di due mesi mi sono fidanzata con una ragazzo di cui mi stavo innamorando che però mi trattava di merda. Mi ha tradito con la ragazza del mio migliore amico e mi ha detto che nessuno mi amerà per la mia personalità ma solo per il mio corpo, e nonostante iniziassi a credere che fosse solo un errore, nemmeno due giorni dopo me li ritrovo davanti comportandosi come perfetti fidanzati.

"Si va tutto alla grande." Dissi forzando un sorriso.
"Bene, allora cerca di concentrarti di più, e sfrutta l'aiuto che quel buon ragazzo ti può dare, è molto più intelligente di quello che sembra." Disse con una punta di ironia, facendomi sorridere.

Quando uscii da scuola c'era Alex che mi aspettava vicino ad un muretto, e quando mi avvicinai gli comparve un sorriso sul viso che mi riscaldò il cuore, menomale che avevo lui.

"Non dovevi aspettarmi!" Esclamai dandogli un pugnetto sul braccio, lui rise e mi abbracciò.

"Ho scoperto che il mio prof di chimica è il tuo dell'anno scorso."
"Davvero? Oh quanto lo amavo!" Esclamò sorridendo.
"Credo che il sentimento sia reciproco!" Dissi ridendo. "Mi ha detto di sfruttare al meglio le tue conoscenze." Aggiunsi alzando lo sguardo verso di lui.
"Quando vuo-" Venne interrotto da un rumoroso tuono. Alzammo gli occhi verso il cielo e ci accorgemmo che era tutto grigio e dopo pochi secondi iniziò a piovere.

"Non ci credo!" Dissi sbuffando. D'altronde questo era il clima dell'Inghilterra, e in autunno pioveva sempre.

"Non ho l'ombrello." Dissi buttando la testa all'indietro.
"Nemmeno io." Disse Alex ridendo.

Mi prese per mano e iniziò a correre.
"Alex!" Esclamai scoppiando a ridere.

Ci ritrovammo come due stupidi a correre per le strade di Sheffield sotto la pioggia, mano nella mano. Erano questi i momenti che mi sarebbero sempre rimasti in testa per sempre.

Presto arrivammo a casa nostra e lo invitai a rimanere da me per un po', dato che sapevo che Matt e Breana erano in casa.

Per fortuna il portico di casa nostra era abbastanza grande da ripararci dal temporale. Tirai fuori le chiavi dalla mia borsa e cercai di infilarle nella fessura ma a causa delle mie mani bagnate scivolarono per terra.