Chapter seventeen

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Tornammo a casa piedi, il tragitto fu abbastanza silenzioso, io cercai di trattenere le lacrime, entrambi eravamo feriti ma Alex cercava di nasconderlo, guardava al trove, aveva come la testa da un'altra parte... Se riuscissi pure io sposterei la mia mente altrove.

Entrammo in camera mia in silenzio dato che mia madre stava dormendo, e quando chiusi la porta sentii le braccia di Alex avvolgermi, io mi girai rivolgendomi verso di lui, e iniziai a piangere, nascondendo la mia testa nel suo petto.
Mi sentivo distrutta.

"Shhh Vi... Va tutto bene... Va tutto bene." Mormorò accarezzandomi la schiena.
Cercai di fare meno rumore possibile ma non riuscivo a smettere di piangere.

Alex mi fece sedere sul letto e si mise di fianco a me, senza rompere l'abbraccio.
E cercò di calmarmi, cosa che dopo un po' riuscii a fare.
"Al, forse se io avessi fatto..." Mi fermai per fare un grande respiro e ricominciai a parlare. "Se io non avessi avuto quella paura di farlo non l'avrebbe baciata, o qualsiasi cosa abbiano fatto." Sussurrai asciugandomi la guancia con la manica del vestito.

"No no no Violet." Disse scuotendo le testa. "Non provare ad incolparti, va bene? Non è colpa tua, è colpa loro, tu non c'entri nulla." Aggiunse asciugando le mie lacrime.

"Mi avevi anche avvisato Alex sono una stupida, scusami per non averti creduto." Dissi singhiozzando.
Lui mi strinse forte e mi sussurrò più volte che andava tutto bene, ma non era così, non andava tutto bene.

"Alex scusami, non volevo che Brian rovinasse le cose tra te e Sherly."
"Basta scusarti Vi, non è colpa tua, tutta questa situazione, non è colpa tua. Le cose tra me e lei non andava bene già da tempo, volevo lasciarla Violet... Ma non potevo... Quindi non sentirti in colpa, va bene?" Mi chiese con gli occhi lucidi.

"Mi dispiace tanto Al." Mormorai abbracciandolo. Gli accarezzai la testa e sentii il suo respiro farsi pensante, mi staccai per guardarlo e mi accorsi che stava piangendo.

"Al..." Gli accarezzai le guance e gli diedi un bacio sulla fronte, stringendolo di nuovo tra le mie braccia.
"Scusami." Mormorò nella mia spalla.

"Di cosa Al? Non hai fatto nulla."
"Avrei dovuto insistere, dovevo fartelo capire prima che succedesse."
"In che senso?"
Mi guardò negli occhi e fece un respiro tremolante. "Non volevo lasciarla perché..." Mandò giù a vuoto. "Speravo che se rimanesse con me qualcosa l'avrebbe fermata da andare da Brian..." Io scossi la testa e cominciai a piangere di nuovo.
"Ho sempre pensato che ci fosse interesse tra loro due e infatti così è... Cazzo, mi dispiace tanto." Disse coprendosi il viso con il palmo della mano.

"Alex non farlo. Non farlo più." Dissi abbracciandolo. "Non mettermi più al primo posto... So badare a me stessa, devi iniziare a pensare a te."
"Non voglio che tu stia male di nuovo."
"Non devi preoccuparti, fai già tanto per me... Mi dispiace tanto Al."

Dopo circa una mezz'oretta entrambi ci calmammo, scendemmo in cucina per bere dell'acqua, e quando tornammo al piano di sopra sentimmo la porta d'ingresso aprirsi.
Capimmo subito che erano Breana e Matt perchè quando entrarono in camera, uno dei due andò a sbattere contro qualcosa, e sentimmo delle risate.

Forse ero egoista, ma pensare a loro due, e alla perfetta relazione che avevano mi fece ripensare a Brian e sentii le lacrime riempire nuovamente i miei occhi.
"Stai bene?" Chiese Alex alle mie spalle.
Io annuii e sorrisi debolmente. Ma sapevo che lui sapeva, sapeva che non stavo bene, per niente.
"Se hai bisogno di qualcosa chiamami, va bene?"
"Te ne vai?" Chiesi aggrottando le sopracciglia.
Non volevo rimanere da sola, sola con i miei pensieri.
"Devi riposare Vi, dormici sopra, e vedrai che con il tempo le cose passeranno..." Disse lui accarezzandomi la spalla.

The boy's a slag|| Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora