1 - old acquaintances

997 29 0
                                    

Nicole

fine luglio 1974

Ero sdraiata sul mio letto leggendo un libro, mentre nel bagno c'era mio fratello intento a cantare sotto la doccia. Il solito, pensai.

All'improvviso suonarono il campanello, interrompendo la mia lettura. Essendo soli in casa, mi alzai controvoglia dal mio letto e scesi al piano di sotto.
Aperta lo porta mi si presentano due amici di mio fratello: Sirius Black e Remus Lupin.

Aspettate un momento, non mi sono presentata.
Sono Nicole Euphemia Potter, la sorella gemella del famoso James Potter.
Ho quattordici anni, di statura non sono nè troppo alta nè troppo bassa, ho lunghi capelli neri con delle ciocche più chiare, tante piccole lentiggini sparse sul viso e due fossette ai lati delle labbra. Il naso piccolo e due occhi grandi azzurri, due pozze d'acqua le chiamava mia mamma.
Ero un'amante della cultura e dei libri in generale, avevo un carattere non molto forte e proprio per questo ero una persona sensibile, delle volte anche troppo.
Adesso starete pensando che io vada ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria più famosa del Regno Unito. Invece vi sbagliate.
La lettera non mi era mai arrivata a differenza di mio fratello, che al compiere degli undici anni, andò alla prestigiosa scuola di cui tutti i maghi parlano.
All'epoca c'ero rimasta veramente male, ma non potevo fare nulla se non aspettare.

Negli ultimi tre anni avrò letto almeno 5 volte Storia di Hogwarts e tutti i libri scolastici di mio fratello James -cosa che lui non faceva ovviamente, ma questi erano solo dettagli-.

Tornando a noi, aprii la porta e si presentarono davanti a me due ragazzi della mia stessa età.

Sirius indossava una maglietta di un gruppo rock babbano -gli AC/DC- dei semplici jeans strappati e degli anfibi alti. Sul suo viso era dipinto un ghigno e i suoi lunghi capelli scuri erano raccolti in uno chignon disordinato.
Lupin, accanto a lui, aveva un piccolo sorriso stampato sul suo volto rigato da profonde cicatrici, molte di più di quante me ne ricordassi negli ultimi anni.
I capelli biondi venere gli ricadevo leggeri sul viso, rendendolo molto carino. Aveva una camicetta di lino bianca, dei semplici pantaloni e delle Converse nere.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu Black, che mi salutò sorridente.
«Ehi Nicole, come stai? James oggi ci aveva invitato a passare qualche settimana a casa vostra!»

«Oh, ehm tutto bene, grazie...entrate. Vado a chiamarlo, si sta facendo la doccia» risposi io sorridendo cordialmente.

«Sbaglio o sei più...alta?» disse Lupin ricacciando alche risi anche io e Sirius.

«Vado a chiamare James, arrivo subitoo» quasi urlai, per poi avviarmi in camera nostra.

Salii le scale quasi correndo, entrai nella nostra stanza dove trovai un esemplare di James appena uscito dalla doccia con un asciugamano intorno alla vita.

«Jamie, ci sono Remus e Sirius di sotto che ti stanno aspettando» gli dissi senza troppi giri di parole.

«Sono già arrivati? Ok, mi vesto e scendo» mi rispose mio fratello con un sorrisetto dipinto sul volto. Decisi allora di scendere al piano di sotto.

C'era i due ragazzi seduti sul divano del salotto, mentre Remus rideva evidentemente per una battuta di Sirius. Mi scappò una leggera risatina che li fece voltare verso di me.

«James si sta vestendo, adesso scend—» non riuscì a terminare la frase che mio fratello entrò nella stanza a si lanciò a capofitto sui suoi amici, abbracciandoli.
Sorrisi intenerita alla scena, mentre risalii le scale diretta alla nostra camera non prima di aver afferrato un pacco di biscotti dalla cucina.
Mi buttai sul letto a peso morto, lessi per una mezz'oretta abbondante e, stanca di leggere, decisi di andare a farmi un bagno al lago vicino casa.

Misi un costume nero e dei pantaloncini di jeans.
Indossai i miei occhiali da sole, presi la borsa con il telo e volai al piano di sotto.

«James vado al lago, ci vediamo dopo!» urlai mentre uscivo e chiudevo la porta di casa.

«Ok, non fare tardi. Mi raccomando» urlò di rimando di mio fratello.

•●•

Rientrai a casa dopo aver fatto un bagno al lago in quella zona. I miei genitori erano tornati a casa, ed appena mi videro mi salutarono affettuosamente.
Mi incammini verso la mia camera, chiedendomi dove fossero i ragazzi. Entrai nella stanza e li vidi lì, buttati sul letto di James a mangiare Cioccorane e Gelatine Tuttigusti+1.
Parli del diavolo e spuntano le corna, pensai ridacchiando.

Mi salutarono tutti con un cenno della mano, mentre io presi dal mio armadio una maglietta larga e un pantalocino comodo, diretta verso il bagno per farmi una doccia.

Quando finii scesi al piano di sotto, dove trovai mia madre intenta a cucinare prelibatezze con la magia. Ah la magia, quanto volevo far parte di quel mondo.

Più tardi ci sedemmo tutti a tavola, compresi Remus e Sirius, che sarebbero rimasti a casa nostra per una decina di giorni.
Benissimo direi. Urla e schiamazzi mi aspettavano.

Finito di cenare parlammo un po', e poi io e i ragazzi salimmo in camera "nostra".
Mi misi a leggere un po' e poi caddi nelle braccia di Morfeo, le voci dei ragazzi ad accompagnarmi nel sonno.

•●•

Born To Die - Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora