6 - do you like him?

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Nicole

La giornata era iniziata come al solito: ci siamo alzate, lavate e vestite e insieme ci stavamo dirigendo in Sala Grande per la colazione, attraversando gli affollati corridoi del grande castello.

«Giorno ragazzi» esclamai sedendomi accanto a Sirius.

«Buongiorno» rispose Peter un po' teso e alzai un sopracciglio.
Osservai attentamente i ragazzi, che quella mattina erano un poco strani.
Non avevano proferito parola nemmeno una volta, e si scambiavano occhiate preoccupate.

«Avete visto un fantasma?» dissi ironica, facendo ridacchiare leggermente Sirius.

«Cristo, Remus sei pallido!» esaminai il suo volto biancastro, solcato da due occhiaie scure.

«Ti senti bene?» gli domandai poi più dolcemente. Lui annuì continuando a bere distrattamente il suo succo di zucca.
Presi il cornetto dal piatto di Lily, che mi lanciò un'occhiata torva.

Quei quattro non me la contavano giusta, pensai dando un morso al cornetto al cioccolato rubato in precedenza dal piatto della rossa.

«Ragazzi» li richiamai poco dopo a bassa voce per farmi sentire solo da loro, bevendo il mio latte caldo.

«Mhm?» mi rispose mio fratello mio fratello.
Chinai il capo verso di loro, che mi osservavano.

«Come mai quei soprannomi?»

A quelle parole sbiancarono leggermente.

«Oh, si si...derivano dai nostri Patronus» mi rispose dopo un po' Remus, mentre i ragazzi presere ad annuire subito dopo.

«Jamie non sapevo sapessi evocare un Patronus » mi rivolsi a mio fratello, prendendolo in giro. «Non sai nemmeno cucinare un uovo fritto.»

A quelle parole i ragazzi scoppiarono a ridere, compresa me, mentre James ci guardò male.

«Quindi Felpato un cane, Ramoso un cervo, Codaliscia un topo e Lunastorta un...lupo?» i quattro Malandrini annuirono.

Finimmo di fare coalizione e iniziarono le lezioni giornaliere. La giornata tutto sommato passò liscia, anche se a pranzo e a cena i ragazzi erano ancora più tesi. Ma lasciai perdere, non volevo intromettermi nelle loro cose anche se ero curiosa da morire.

«Noi andiamo in Sala Comune, dobbiamo ehm...fare una cosa» ci disse mio fratello, mentre io, Lily e Marlene stavamo consumando la cena sedute insieme.

«Ok, ci vediamo dopo» gli sorrisi io.

Chissà che dovevano fare.
James che saltava i pasti non si vede mica tutti i giorni.

•●•

Avevamo appena finito di cenare, e insieme alle ragazze ci stavamo dirigendo in Sala Comune.
Appena entrammo girovagai con lo sguardo in cerca dei quattro ragazzi, che però non trovai.
Forse saranno andati a letto, anche se non ero molto sicura, perché solitamente erano gli ultimi a lasciare la Sala per salire nei dormitori.

Alla fine lasciai perdere e mi sedetti insieme alle ragazze sulle poltrone accanto al caminetto.

«Allora Alice, come va con Frank?» chiese Marlene alla mora strofinandosi i palmi delle mani tra loro.

«Oh, non è successo niente di rilevante, siamo ancora amici» disse tristemente, guardando altrove.

«Dai non ti abbattere, si vede da un miglio che è cotto di te» la rincuorò Lily ridacchiando.

«A voi invece piace qualcuno?» ci chiese poi Alice curiosa. Lei non stava sempre con noi tre quindi non parlavamo molto.

«No» rispondemmo contemporaneamente io e Marlene e ci guardammo di soppiatto.
La cosa fece stupire Alice e Lily, perché si girarono verso Marlene.

«Perchè state fissando Marlene?» chiesi «siete inquietanti...»

«Perché le piace Sirius dal secondo ann—» disse velocemente Lily, che venne presto fermata bruscamente dalla mia esclamazione dai toni poco bassi.

«Ti piace Sirius? O per Godric!» urlai per poi tapparmi la bocca con una mano.

«Shhh» mi rimproverò Marlene guardandomi male, «non gridare, che qui anche i muri hanno le orecchie» disse la bionda in preda al panico guardando con circospezione la Sala deserta.

«Quindi ti piace o no?» le chiesi poi con più calma.

«Non lo so...ci sono momenti in cui mi piace da morire, altri dove lo odio...poi si intromettono altri ragazzi e mi confondo. Perché in quel momento dico "Ok, non mi piace più", ma quando perdo interesse per un altro ragazzo ritorno sempre a lui» spiegò lei, giocherellando con la manica della divisa.

Io e le ragazze cacciammo degli urletti, con dei "lo sapevo" o "immaginavo" rispettivamente di Alice e Lily.

«E te con Potter, Lils?» chiese poco dopo Marlene mettendo in imbarazzo Lily.

«Potter? È un arrogante, non potrebbe mai piacermi» disse lei guardando male Marlene.

Ridacchiai, «Non posso non concordare» dissi io, facendo ridere le altre.

«A proposito di te, c'è qualcosa con un certo Remus Lupin?» mi disse ammiccando la ragazza, con un sorrisetto "malandrino" sul volto.

«No no, siamo solo amici. Certo, è una brava persona ma non mi piace in quel senso...» dissi spalancando gli occhi.

«Mhm, sarà. Come dici tu...» mi rispose la bionda un poco delusa.

«Allora, sabato c'è la prima uscita ad Hogsmeade, voi venite?» ci disse poco dopo.

Cazzo l'autorizzazione.

«Merda» esclamai «ho dimenticato di far firmare l'autorizzazione ai miei» finii.

«In caso restiamo con te ad Hogwarts» disse Lily, alzando le spalle, dopo avermi rimproverato per il mio "linguaggio scurrile".

«No no, non potrei mai sottrarvi di un'uscita fuori. State tranquille, resterò qua e magari leggerò qualche libro o cose così» dissi con calma.

«Sei sicura? Se vuoi poss—» mi disse Alice, «sicurissima» risposi io.

«Saliamo in camera?» proposi io dopo una mezz'oretta passata in Sala Comune ad ingozzarci di Cioccorane e spettegolare.
Le ragazze acconsentirono e salimmo nei dormitori femminili.
Appena varcai la porta della camerata mi lanciai sul mio letto, mentre le altre ridacchiavano.

«Dov'è il mio pigiama, Lils?» chiese disperata Marlene per la centesima volta cercando per la camera.

«Ti ho già detto che non lo so. Non è un problema mio se siete disordinate» disse la rossa esausta.

«Ehi, io non sono disordinata!» le dissi facendo la finta offesa.

•●•

Born To Die - Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora