Born To Die - Remus Lupin

28 - dear diary

2 luglio 1975, Casa Potter

Caro diario, sono successe così tante cose.
Non ti scrivo da dicembre se non mi sbaglio e mi mancava sfogarmi, soprattutto in questo periodo. So già che bagnerò le pagine...anche se non voglio.
Con Lily, Marlene e Alice tutto apposto, ho conosciuto anche altre persone nuove di altre case. Questione Remus-Marlene invece gliel'ho detto e lei si è incazzata con me...mi sono sentita stra in colpa. Invece gli sguardi di Remus erano soltanto curiosità e nulla di più, confermato da lui stesso.
Passando alle cose un po' più pesanti, il giorno del mio compleanno Thomas mi ha lasciata.
Non hai idea di quanto io ci sia rimasta male, non me l'aspettavo sinceramente. Ho pianto tutta la sera, dopo la festa, chiusa in bagno.
Tra l'altro sono venuta a scoprire attraverso una ragazza Corvonero che conosce Marlene che lui andasse a sparlarmi con i suoi amici di Tassorosso, dicendo le peggio cose. Lo sai che non sono forte caratterialmente e anche se magari non dimostro che qualche commento mi faccia male, poi io ci rimugino sopra quando sono sola.
È inutile scrivere che ho pianto per questo, e piango tutt'ora per essere stata chiamata "brutta","grassa", "quella là". Lo sapevi già che avevi problemi a mettermi certe cose, e questi commenti non hanno fatto altro che aumentare le mie paure e le mie insicurezze...
Lily e Marlene mi sono state vicino, soprattutto Marlene. Non hai idea di quante ne abbia dette contro di lui, ha minacciato di andarlo a picchiare a sangue...non che l'idea non sia allettante eh.
È come se immaginassi la sua voce rivolgermi certe cose, certe parole che non mi sarei mai aspettata da lui. Sono stata un'illusa a credere che sarebbe durata, nonostante fossi consapevole del fatto che a 14 anni non può durare una relazione fino a sposarsi.
Però nemmeno così.
È così frustante essere giudicata per il proprio fisico e il proprio aspetto, e le persone non si rendono davvero conto di quanto le parole possano influire sugli altri, come il loro parere possa cambiare il modo di pensare e di fare.
Ho cercato di ignorarle, ti giuro, ho cercato, ci ho davvero davvero provato.
La cosa peggiore invece è che sto iniziando a credere a quelle parole. Ogni volta che mi guardo allo specchio, tutto quello che riesco a vedere sono solo difetti.
Provo a convincermi che non è così ma non ci riesco. Ogni piega, ogni imperfezione della pelle sembra ricordarmi le sue parole e quanto io sia imperfetta e sbagliata. E così in un tentativo disperato di cacciare via quelle parole, quei difetti, ho smesso da un po' di mangiare.
In realtà da metà aprile, se non prima.
È così assurdo, sono consapevole del fatto che non dovrei lasciare che queste cose possano controllare la mia vita, ma è come se avessero preso il sopravvento, non riesco a controllarlo.
Davanti agli altri mangio un poco anche se se ne sono accorti un po' tutti che mangio di meno.
La scusa è stata che volevo dimagrire un pochino per la "prova costume", e se la sono bevuta tutti per adesso. Mangio ancora davanti a loro e finché non smetterò non desterò sospetti, ma lo stomaco si chiude in una morsa soffocante e poi è come se non riuscissi più a mettere qualcosa per saziarmi. È come se la fame non fosse più un bisogno primario, e ogni volta che mangio qualcosa, soprattutto roba come dolci o cibo calorici, un senso di colpa mi travolge interamente e quando non riesco più a sopportarlo, corro in bagno e mi libero.
Lo so che è sbagliato, ma è più forte di me non ce la faccio, e mi sento così vulnerabile e—

«Nicole, sei in camera?» la voce di Sirius mi distrasse. Asciugai velocemente le lacrime e chiusi velocemente il diario, mettendolo nel cassetto della scrivania mentre Sirius apriva la porta.

«Vuoi scendere in giardino? Io e James volevamo giocare a Quidditch e Remus è solo e manca qualcuno che vada in squadra con lui.»

«Si, mi sistemo e scendo subito.»

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