7 - only this one was missing!

519 21 1
                                    

Nicole

Caro diario,
i giorni passano velocemente qui ad Hogwarts, io e le ragazze siamo più unite di prima, ormai possiamo definirci un gruppo.
Quelle che tutti vorrebbero avere. Quelle che ti sostengono sempre. Quelle che ti vogliono bene per quella che sei, ( o almeno, è questa l'impressione che mi hanno dato).
In molti aspetti sono uguale a mio fratello James, invece in altri sono completamente l'opposto. Non sono arrogante come lui, ma non perdo l'opportunità di stare al centro dell'attenzione. E questo tu lo sai bene ;).
Anche con i ragazzi ho legato di più, soprattutto con Sirius e Remus. Con Rem ho legato moltissimo nell'ultimo mese, penso che siamo diventati migliori amici.
Passiamo i pomeriggi in biblioteca, o in Sala Comune a mangiare il suo cioccolato, o sul suo letto a leggere qualche libro.
Ho pensato a quello che mi aveva detto Lene qualche tempo prima.
"Mi piaceva Remus?"
Più ci penso, più mi confondo.
È il classico bravo ragazzo, studioso, dolce, simpatico, carino. O meglio, è bello.
Non so se mi piace veramente, ma ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, uno sciame di farfalle mi invadeva lo stomaco.
È così bello, con il ciuffo che gli ricade sulla fronte, il sorriso che mi fa sciogliere ogni volta, i suoi occhi verdi che sono spesso fisso nei miei.
Adesso vado perché stanno bussando alla porta.

Tua, Nicole

Chiusi velocemente il diario, che riposi nel cassetto della mia scrivania e andai ad aprire la porta del dormitorio.

«Ciao Lene» salutai distrattamente la mia amica, che entrò nella camera.
«Ciao Ni» mi rispose lei sorridente.

«Tu hai studiato per domani?» chiesi poco dopo alla bionda seduta sul mio letto accanto a me che sbuffò.
«Sempre a studiare pensi? Sembri Lily...comunque si» mi disse lei ridacchiando, ed io alzai gli occhi al cielo esasperata.

«Sai, stavo pensando ad una cosa...» dissi lentamente.

«Cosa?» mi chiese Lene con sguardo incuriosito.

«Ricordi quando mi avevi chiesto se mi piac—» stavo per confessarle della mia presunta "cotta" quando un forte scoppio proveniente dalle scale del dormitorio femminile mi interruppe.

«Cos'è stato?» chiesi a Marlene spaventava.
Lei alzò le spalle e ci alzammo per andare a controllare.

«Non ci posso credere che ce l'abbiamo fatta!» esclamò James, dando il cinque ai tre Malandrini dietro di lui, che esultavano.

«Che avete combinato voi quattro?!» urlai furiosa ai ragazzi davanti a me che ridacchiavano.

«Calmati, sembri nostra madre quando si incazza» mi disse James, che ottenne una bella ciabatta da parte mia. Lui sobbalzò quando presi in pieno l'anca e gemette dal dolore.

«Beh, che avete combinato stavolta?» disse poi Lene impazientemente con le mani suoi fianchi.

«Allora, siccome volevamo rompervi le palle anche nel vostro di dormitorio, io e i ragazzi qui presenti abbiamo escogitato un modo per far salire anche i ragazzi nelle camerate femminili» disse Sirius gesticolando, «e beh, noto con grande piacere che ci siamo riusciti, ragazzi» finì lui, mettendo un piede sul primo scalino della rampa di scale.

«Oddio, solo questa ci mancava» mi lamentai mentre i Malandrini entravano indisturbati nella nostra camerata.

«Questa è camera nostra» dissi mostrandola aprendo le braccia, «beh, vi sembra così tanto differente dalla vostra?» continuò Marlene spazientita ma allo stesso tempo divertita.

I ragazzi negarono con la testa, guardandosi intorno. Dio, dovevo buttare nella cesta dei vestiti sporchi quelle magliette e reggiseni sotto il letto...

«Grazie al cazzo, tutte le camerate sono uguali» disse Remus con nonchalance mentre si lanciava con poca grazia sul mio letto.

«Fai con comodo, guarda. Poi lo sai che quello è il mio letto?» gli dissi ironica, mentre mi sedevo accanto a lui.
Lui ridacchiò e iniziò a giocherellare con gli anelli sulla mia mano. A quel contatto rabbrividii.

«Lilyflower?» la cercò mio fratello, mentre si sedeva a terra accanto allo specchio, seguito poi da Sirius e Peter.

«Dio, non chiamarla così» gli disse Marlene «è osceno. »
«Io concordo con Lene» dissi io.

«Comoda sorellina?» mi disse poi mio fratello guardandomi con un sopracciglio inarcato.

«Jame, sono nata primo io. Quindi dovrei chiamarti io fratellino» lo minacciai.
«Comunque sono comodissima sul mio letto» gli risposi, anche se sapevo benissimo che stesse alludendo al fatto che avessi Remus accanto.

«Comunque stavo pensando di fare le selezioni per la squadra l'anno prossimo. Quest'anno non mi va per nulla, detto sinceramente» dissi poco dopo, aspettandomi una reazione non troppo esagerat—

«Cosa?!»
Come non detto.

«No, perché?» chiese subito Lene.
«Non puoi farmi questo» disse Sirius teatralmente, mettendosi una mano sulla fronte e facendo finta di svenire.

«Ve l'ho detto, non mi va quest'anno» ribadii.

Dopo una lunga discussione, acconsetirono tristemente.

•●•

Passarono alcune ore quando la porta del dormitorio si aprì improvvisamente, mostrando le figure di Lily e Alice parlare tra loro.

«Evans» disse James a mo di saluto ammirandola.
«Potter» rispose la ragazza tranquillamente.

«POTTER?» ripetè la ragazza urlando.
«Black? Minus? Remus? CHE CI FATE VOI QUI?»

«Odio doverlo dire, ma i ragazzi sono riusciti a rompere il meccanismo sulle scale dei dormitori femminili» disse Lene.

«Oh» riuscì a dire semplicemente Alice, stupita.

«Va beh tanto tra qualche anno porti Frank e scopat—»

«MARLENE MCKINNON!» la riprendè la rossa, mentre le gote di Alice assumevano un colorito roseo acceso.

Io e i ragazzi stavamo morendo dalla risate.

•●•

Born To Die - Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora