Mi voltai pronta ad accogliere un nuovo problema e cosa vidi? di nuovo quel vortice maledetto. possibile che Casa mi volesse così male?
Però questa volta era diverso, non risucchiava, bensì espelleva. lo notai quando vidi una mano uscire da esso.
Riuscii a capire che era una mano solo dalla forma, perché il colore non era affatto rosa. Era ricoperta da una viscida sostanza nera dello stesso colore del vortice. Era un nero che spiccava, come se avesse all'interno una luce propria.
Con estrema lentezza, uscì dal vortice anche l'avambraccio della figura. Qunado poi tutta la sua parte sinistra del corpo fu fuori iniziai a vedere un accenno di testa che però la figura dovette prendere con la mano libera e tirare fuori, come se le costasse una terribile fatica ad uscire da quel vortice.
Una volta che tutto il suo corpo fu fuori dal vortice, notai che era bassa di statura, aveva le forme minute di un bambino ed era completamente ricoperto da quella sostanza nera luccicante. La faccia era priva di occhi e naso, aveva solo una cavità (rigorosamente riempita dalla sostanza viscida e nera) che fungeva da bocca. Da quello che penso fosse il labbro superiore, scendevano tre fili paralleli che lo congiungevano al labbro inferiore.
Si muoveva molto lentamente, strisciando i piedi e lasciandosi dietro una scia nera.
Dopo poco, a imitare la prima figura, una seconda uscì dal vortice e, una volta che fu del tutto fuori, notai che questa era più alta della prima.
Insieme spalancarono la bocca ed emisero un urlo così potente che iniziarono a farmi male le orecchie e mi piegai su me stessa cercando di tenerle tappate. Quando mi raddrizzai vidi che le finestre della stanza erano a terra separate in mille pezzi. Era stato un urlo a ultrasuoni.
Un secondo urlo però, fatto dalla prima figura, mi parve diverso. Non so perché, ma mi sembra quasi umano.
Si stavano muovendo ancora tutte e due verso di me, ma così lentamente che per ora non erano un pericolo.
-Cri...- sentì la voce di mio fratello lontana, ero troppo presa a capire il perché di una cosa stranissima.
Appena Federico aveva pronunciato il mio nome, la figura minuta si era fermata e aveva alzato un braccio per far fermare anche l'altra.
-...la porta è aperta, andiamo dai- continuó mio fratello. Ora la sua voce giungeva alle mie orecchie come un ronzio.
Non capivo come, eppure quelle figure... Non mi sembravano dei mostri.
Presi coraggio e mi avvicinai di poco a loro.
-chi sei?- domandai alla figura più bassa.
Questa farfuglió qualcosa che non capì, ma era molto diverso dall'urlo iniziale, sembrava stesse cercando di parlare.
Gli riposi la domanda. La sagoma nera disse qualcosa di comprensibile, ma con un tono troppo basso.
Tentai una terza volta e come si dice "la terza è quella buona", infatti fu così. Questa volta mi rispose.
-i... Io... E... Er...- riprese fiato un secondo poi ripartì -io ero E... Eli-
Un pugnale mi colpì nel petto facendomi barcollare. Non so dire se fossi caduta a terra o se mi fossi accasciata volontariamente, in quel momento la mia testa galoppava come un cavallo imbizzarrito.
Un chiodo si conficcó nella mia tempia provocandomi dei terribili capogiri.
Mi ci volle un po prima di riuscire a domare il cavallo nella mia testa e a rialzarmi appoggiandomi alla spalla di Federico.
-Eli?- dissi quasi tra le lacrime -pe... Perché hai detto "ero Eli"?-
-p... Perché sono morta Cri- ora parlava in modo molto più fluido e comprensibile, quasi non balbettava più, però la tonalità di voce non era quella della bellissima bambina, era un tono più grave, simile a quella di un uomo.
-non è vero- avevo la vista offuscata dalle lacrime e credevo che tutto quello fosse un altro degli stupidi trucchetti di Casa.
-si invece, quando la nuvola ci ha separate nella sala d'attesa sono finita in un corridoio. Volevo tanto la mia mammina e quel corridoio era così buio. Mi sono messa a correre e sono arrivata alla prima porta. Mi sono ritrovata in una gabbia in mezzo a un grande parco, dentro alla gabbia con me c'erano la mia mamma a destra e il mio papà a sinistra. Davanti a me c'era un ragazzo alto e con gli occhi azzurri. Mi ha salutata e mi ha deto di scegliere o mio papà o mia mamma "uno dei due ha la chiave per uscire dalla gabbia" mi ha informata "però puoi scegliere solo una volta". Non sapevo casa fare, ero piccola, però capivo che rischiavo e che tutto quello non era uno scherzo. Scelsi la mamma. Corsi ad abbracciarla, ma dopo poco questa divenne un mostro con tanti occhi e tanti denti. "Scelta sbagliata" mi disse il ragazzo "però voglio aiutarti" fece schioccare le dita e tutto attorno a me divenne immobile, mi staccai dall'abbraccio di mia mamma e tornai al centro della gabbia. "Vuoi andare da Cristina?" Mi chiese e io annui. Fece comparire un vortice nero e mi disse che era un passaggio per venire da te. Io ci sono corsa dentro e credo di essere morta mentre ero lì dentro, Però mi ha portato davvero da te- quello che restava di Eli riprese la camminata verso di me è fece segno al suo compagno di seguirla. Il suo compagno?
-e lui chi è?- le domandai indicando la figura alta.
-non è un lui, è una ragazza-
-CHI?- chiesi ancora, impaziente.
-Louise- non fu l'ex Eli a rispondermi, per la prima volta aveva detto una parola anche la seconda figura alta.
Non ci potevo credere. Anche Louise era morta? Un odio esagerato verso Casa mi costrinse a stringere i pungi e a fare pensieri omicidi verso quel bel ragazzo moro.
-ho resistito due porte e per me è già un bel traguardo- riprese a parlare Louise, o quel che ne rimaneva.
Un bel traguardo? Un bel traguardo sarebbe stato riuscire a uscire tutti vivi da quella maledetta casa. Se fossimo rimasti tutti insieme, forse ora non sarebbe stato così. Invece Casa ci ha dovuti separare.
Louise raccontó sbrigativamente quello che le era successo prima della... Della sua morte. Disse che nella prima porta si era ritrovata in una stanza completamente al buio e disse che qualcosa si muoveva nel buio. Aveva acceso l'accendino che teneva sempre in tasca vicino al pacchetto di sigarette e aveva visto attorno a lei ombre nere che si muovevano sulle pereti, ma di persone o mostri nessuna traccia. Aveva raggiunto la porta che per fortuna era aperta ed era uscita senza troppi problemi. Essendo stata la prima porta così semplice si illuse che tutte fossero così, ma si sbagliava. Nella seconda si ritrovó difronte a un pagliaccio che assomigliava in tutto e per tutto a Saw che le disse che l'unico modo per uscire da quella porta era trovare la chiave nascosta all'interno di un vortice nero apparso magicamente affianco a lei. Stupidamente ci era entrata dentro e li aveva incontrato Eli ed entrambe, dopo essere rimaste all'interno del vortice per un tempo che non sapeva definire, si ritrovarono finalmente a uscire ed ora erano davanti a me.
Attesi la fine del suo racconto ascoltando piena dolore e rabbia.
-c'è qualcosa che posso fare per voi?- domandai dopo un po non sapendo cosa dire.
-vorrei un abbraccio- disse Eli.
Mi commossi e corsi verso di lei a braccia spalancate, ma qualcosa mi fermó prima che potessi raggiungerla.
-Cri non farti sopraffare dai sentimenti, ricordati che sono morte e ora sono burattini comandati da Casa- era stato Federico a fermarmi, tirandomi per un braccio.
Aveva ragione. Stavo nuovamente dimenticandomi la prima regola.
-Cri allora mi abbracci?-
Guardai Eli, poi guardai mio fratello e infine la porta dietro di lui.
Presi la mia decisione. Staccai la mano di Federico dal mio braccio e gli indicai con gli occhi la porta. Lui scosse la testa in segno di assenso.
Tornai a voltarmi verso le due figure nere.
-mi dispiace tantissimo Eli- sentì i passi di mio fratello avvicinarsi alla porta -anche per te Louise- il pomello della porta venne ruotato -però ormai voi non ci siete più- la porta venne spalancata -mi fido di voi, ma non della sostanza nera sopra di voi-
-Cri andiamo- disse mio fratello. Lo guardai un attimo poi tornai a guardare le due figure nere che un tempo erano due bellissime ragazze -mi dispiace- dissi correndo verso la porta.
Quando entrambe le sagome nere videro che mi stavo dirigendo verso l'uscita urlarono. Accelerarono il passo senza smettere di strillare.
-non ci sfuggirete- disse una delle due figure, non seppi dire chi.
Spinsi mio fratello oltre al portone e mi voltai a vedere quanto distavano da me.
Gli mancava poco per raggiungermi. Senza pensarci due volte mi lanciai oltre il portone finendo nel corridoio assieme a Federico.
La porta rimaneva spalancata, perché rimaneva spalancata? Ancora pochi metri e quelle figure sarebbero riuscite a venire nel corridoio con noi.
Vidi le pareti ai lati della porta iniziare ad allargarsi riempiendo il buco creato da quest'ultima.
Le figure raggiunsero la "porta" quando mancava poco prima che il muro la sostituisse.
Vidi che erano indecise se provare a passare attraverso la piccola apertura ancora presente nel muro, ma poi lasciarono perdere lanciando un urlo stridulo.
La parete si chiuse del tutto.
Federico si era a accasciato contro il muro ed io vicino a lui.
Finalmente eravamo nel corridoio e quella porta orribile era terminata. Ma sapevo che ancora ci aspettavano tanti altri dolori.
---------------------------
SPAZIO AUTRICE:
Sono più incavolata di Cristina in questo momento.
Wattpad schifoso.
Un po di giorni fa avevo scritto tutto il capitolo, ero tutta felice e sono andata a salvarlo, ma wattpad ha dato di matto e mi ha sostituito tutto con delle scritte completamente a caso. Inoltre non mi faceva più pubblicare nessuna storia quindi era anche inutile scrivere se poi non potevo pubblicare. Che nervoso 😡😡
Oggi, per fortuna, è tornato normale e mi sono detta "non puoi lasciarli così in sospeso per sempre" per quanto fossi arrabbiata e scocciata di dover scrivere di nuovo tutto il capitolo mi sono messa d'impegno ed è anche venuto meglio della volta scorsa. Quindi sono soddisfatta Spero vi piaccia.
Allora... Sono proprio curiosa i leggere i vostri commenti circa Eli e Lousie muahaha
Com'era questo colpo di scena? Vi è piaciuto? Ve lo aspettavate?
Adesso modifico anche la parte iniziale del capitolo "flashback (parte 1)" perché ho cambiato alcune parole, in modo da renderlo uguale alla parte finale di questo capitolo.
Comunque è venuto abbastanza lungo ahaha mi sono resa cono ora che sono 1800 parole 😂😂
Ma per me c'è wattpad che ha sbagliato qualcosa perché non mi sembra così lungo.
Vabbè mi dileguo.
Ciaoo
~Linda
STAI LEGGENDO
La casa maledetta
Mystery / ThrillerUna porta. Una casa. Una terribile realtà. Cristina si trova catapultata in un mondo che avrebbe preferito non incontrare mai. Insieme ad altre persone strappate alle loro vite, vengono abbandonati in una casa che sembra non avere fine. È un gioco...