Dopo aver dato a Lestrade l'ordine di tenere sotto chiave tutte le porte e le finestre della stanza mi preparai a svelare a tutti chi era il colpevole.
Ero elettrizzata come mai lo ero stata nella mia vita anche se avevo paura di aver sbagliato. Nonostante tutte le prove che conducevano a Linda io avevo ancora molti dubbi. Sono fatta così, sono indecisa su molte cose, in particolare su quelle nelle quali è in gioco la mia vita.
Presi un bel respiro e cercai il sostengono di mio fratello prima di parlare. Si trovava vicino a Casa, a fargli da guardia assieme ad un altro poliziotto. Stava parando di qualcosa che mi era impossibile sentire a causa della distanza. Quando notò che lo stavo fissando mi fece un segno di incoraggiamento col capo; ero pronta per iniziare.
-Signori, potrei avere la vostra attenzione?- tutte le persone nella stanza erano prese nei loro lavori, chi cercava indizi sul pavimento, chi lavorava con "preistorici" attrezzi scientifici e chi parlava coi sospettati per riuscire a scoprire qualcosa di nuovo, tutti compiti che era meglio non interrompere, ma al suono della mia voce l'intera stanza si immobilizzò e tutti rivolsero il loro sguardo su una Cristina... Mi correggo: su una Signorina Holmes molto imbarazzata e nervosa.
-Grazie, volevo informarvi che ho scoperto chi è l'assassino- mi sforzai di non far ricadere gli occhi su Linda o si sarebbe capito subito, volevo il mio momento di gloria, volevo che tutti trattenessero il fiato in attesa di sentire quel nome che li avrebbe finalmente fatti tornare tutti a casa dalle loro famiglie.
Lucas si fece avanti facendo cadere a terra i fogli pieni di appunti che teneva in mano -Chi sarebbe?-
-Il colpevole è...- pausa d'effetto molto alla Detective Conan -La governate, la signorina Linda Stone- dissi indicandola con l'indice.
La ragazza ebbe un sussulto, ma si riprese subito per potersi spostare immediatamente sulla difensiva -Come avrei potuto, ero al parco, il ragazzo, Home, lo può confermare. Inoltre ero terribilmente in debito con la Signora Margareth, mi ha salvata dalla strada e...- Linda recitó la parte dell'angioletto in modo perfetto, persino una lacrima le stava scendendo dall'occhio destro, ma una sola lacrima racchiude tutte le bugie del mondo.
Non le lasciai terminare la frase -questa storia l'abbiamo già sentita, Linda o forse dovrei chiamarti Mary?- la ragazza questa volta non fu l'unica a sussultare, venne seguita a ruota da Michael, in fondo alla stanza che si alzó dal suo sgabello con uno scatto prima di esclamare: -questa è follia-
-Non credo Signore e adesso le spiegheró anche il perché- iniziai più carica che mai -la qui presente signorina Linda, non è altro che la figlia secondogenita della defunta Margareth Dovans. Margareth era troppo sconvolta dalla morte del marito per badare a un secondo figlio, così decise di protarla all'orfanotrofio di una piccola cittadina non lontana da qui. Mary è cresciuta lì e, all'età di diciotto anni, dopo aver scoperto chi era veramente, accecata dalla rabbia preparó la sua vendetta. Si fece assumere nella casa di sua madre e lavoró per lei per un anno finché non decise che era il momento adatto per farla fuori. Ha messo alla sera il veleno sulle pagine del libro che la Signora Margareth stava leggendo così, quando nel pomeriggio seguente, si sarebbe ritirata per il suo giorno libero nessuno avrebbe pensato a lei a causa del suo alibi di ferro. Tornata a casa dalla sua passeggiata al parco è andata nella stanza delle signora per controllare che tutto fosse a posto e per dare l'allarme. Forse la vittima non era ancora passata a miglior vita quando Linda è entrata, e così ha potuto vedere in faccia il suo assassino e lasciarci un indizio importante. La parola "pulita", infatti, sta a indicarci che è proprio Linda il killer poiché "pulita" e "linda" sono due sinonimi. La signorina deve aver trovato il foglio prima di uscire, ma presa dal panico non lo ha stracciato e se lo è infilato in tasca. Prima di andare via dalla stanza, però, la governate è stata attirata, e tradita, dalla sua mania delle pulizie, infatti ha ripulito il tabacco da terra non vedendo però la sigaretta che era rotolata sotto la poltrona. Dopo ha dato l'allarme e, appena è passata vicino al signor Michael gli ha infilato il foglio nella tasca. Perché aveva un nuovo piano. Voleva vendicarsi di tutta la sua famiglia, facendo ricadere le colpe addosso a suo fratello, Michael, per questo gli aveva lasciato scivolare il foglio nella tasca. Quanto al signor Dovans è caduto a terra il foglietto e Linda lo ha raccolto, ha colto l'occasione per nascondere le tracce delle sue impronte digitali, però si è tradita perché mentre faceva questa operazione portava i guanti. Quindi tutte le prove la incriminano, ha qualcosa da dire signorina Mary Dovans prima di essere scortata in centrale?- esultai mentalmente ringraziando la mia lingua che non si era attorcigliata mentre dicevo quella lunga frase e feci lungo respiro di sollievo, felice di essere riuscita a risolvere il caso.
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SPAZIO AUTRICE:
Già, sono ancora viva e come mi ripresento? Con un capitolo di nemmeno 900 parole... Sono vergognosa -.-'
Scusate se ho tardato così tanto, ma sono stata super occupata con il concorso... Ve ne avevo parlato vero? Vabbè se non lo avessi fatto adesso lo sapete ahah
Auguro in ritardo un buon rientro a scuola a tutti (lo avevo già fatto? Boh... Alzheimer precoce -.-') e ci vediamo al prossimo capitolo.
Grazie infinite a tutti coloro che continuano a seguire questa storia ❤️❤️
Baci
~Linda
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La casa maledetta
Mystery / ThrillerUna porta. Una casa. Una terribile realtà. Cristina si trova catapultata in un mondo che avrebbe preferito non incontrare mai. Insieme ad altre persone strappate alle loro vite, vengono abbandonati in una casa che sembra non avere fine. È un gioco...