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Mi svegliai con un mal di testa assurdo, e ricordai la sera precedente.

Oggi pomeriggio avremmo dovuto prendere l'aereo per l'Arabia Saudita, seconda tappa della stagione, ma un mal di testa atroce si era impossessato di me.

Mi alzai a stento e corsi a farmi una doccia rilassante, alemeno per levare l'odore di alcol e fumo da dosso.

Presi il telefono e vidi molte notifiche, molte erano dei tag su delle storie, alcune delle notifiche su persone che cominciavano a seguirmi. Che stava succedendo.

"Max Verstappen e Emily Horner, la nuova coppia della formula 1?"

Un articolo spunto davanti ai miei occhi, non ci potevo credere. Foto di me e Max che ballavano giravano sul web, ma cosa credevano i paparazzi.

Mi asciugai e mi misi una tuta comoda e subito andai a bussare alla porta davanti la mia.

-Max! Max apri questa dannata porta-
-Arrivo-

Il ragazzo aprì la porta e gli misi il mio telefono davanti.

-Oh cazzo- disse.
-Che facciamo-
-Niente, o meglio, io proporrei di mettere una storia dove spieghiamo che siamo solo amici-
-Max ogni tanto sei intelligente, bravo- dissi dandogli dei dolci schiaffetti sulla guancia.

Si vedeva che si era appena svegliato, erano le 12 circa ed aveva delle occhiaie viola non indifferenti.

Tornai in camera mia e preparai, così come capotavano i vestiti sotto mano, ma valigia. Poi scesi giù a mangiare dato che avevo fame.

In sala non c'era nessuno apparte qualche persona qua e là, mi sedetti a un tavolo vuoto dopo aver preso da mangiare.
Dopo poco un Charles Leclerc appena svegliato entro nella sala, e si diresse al mio tavolo. Si sedette davanti a me e cominciò a mangiare.

Dopo minuti interminabili di silenzio parlò.

-Perchè mi fissi- disse con voce roca dal sonno.
-Che intenzioni hai con Sara- dissi seria.
-Nulla che ti riguardi- rispose staccando il suo sguardo dal piatto, per guardare il mio.

Lo guardai a mo di sfida e continuai.

-Giuro che se le fai del male..-
-Che fai lo dici a Max?- disse ridendo.
-Ma che problemi hai-
-Tu sei il problema, sei incredibilmente fastidiosa- rispose.
-Intanto ieri non mi staccavi gli occhi da dosso-

Bomba sganciata.

Mi osservò a lungo, guardando ogni dettaglio del mio volto. C'era qualcosa di criptico in quello sguardo, non lasciava trapelare alcuna emozione.

-Era una bella vista- rispose secco.

Rimasi sbalordita. Ma che aveva quel ragazzo di sbagliato, cioè aveva appena detto che ero bella o sbaglio. No perché non ho tutte queste gran forme, e mi sembra alquanto strano.

Per fortuna arrivo Lance Stroll a interrompere quella situazione imbarazzante, che si sedette al mio tavolo.

...

Eravamo in aereoporto, mio padre aveva già preso l'aereo quella mattina, e avrei dovuto prendere il volo 10 minuti fa.
Si ero in ritardo e avevo perso il volo.

Mi stavo maledicendo quando in lontananza vidi Carlos con Daniel e Lando.

Affrettai il passo e li raggiunsi.

-Ragazzi ho perso il volo, voi perché siete ancora qui- chiesi.
-Noi andiamo in jet privato, se hai perso il volo puoi venire con noi- disse Lando.
-Ragazzi vi amo, mi avete salvata- dissi guardandoli felice.

Ci dirigemmo al jet che era molto bello, piccolo rispetto ad un aereo normale ma l'intero no era meraviglioso. Non ero mai stata all'interno di un jet privato.

-A chi stiamo aspettando- chiesi, dato che ci eravamo accomodati ai nostri posti da circa 10 minuti.
-Charles- disse Daniel.

Oh andiamo, ma perché me lo ritrovo da tutte le parti. Pensai.
Per fortuna il principino arrivò dopo pochi minuti, e il volo finalmente partì.

Mi accoccolai meglio sul sedile reclinabile, e chiusi gli occhi provando a dormire, sentendomi addosso sempre lo stesso sguardo insistente.

Angolo Autrice
Spero che la storia vi stia piacendo, scusatemi per eventuali errori di battitura o altro, e cercherò di aggiornare appena ho del tempo libero. Vi invito a votare la storia⭐️

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora