XXX

1.5K 34 0
                                    

In Netherlands la gara era andata bene, certo non ero finita sul podio, ma era un ottima P6, ed in pole position ovviamente il grande Max Verstappen.

Quel giorno eravamo al Gran Premio di Monza, e la tensione era palpabile.

Gli spalti erano colorati di rosso, erano tutti fan della Ferrari, cosa ovvia dato che era una gara in casa.

Charles non si era fatto sentire da un paio di giorni, normale pensai, dato che soprattutto in questa gara ci voleva il 100% della sua concentrazione, e quella di Carlos.

-Allora Emily, sta attenta in curva 8, ci sarà vento, anche in curva 13 e 17-
-Copy-

Ero nella mi auto, e mancavano 40 secondi alla partenza.

-Collegatemi alla radio di Leclerc- dissi.
-Copy-

-Charles-
-Eccoti, ti aspettavo-
-Charles andrà bene, sei in casa ci sono gli spalti interi che tifano te e Carlos. Nonostante il risultato sarò fiera di te-
-Grazie Emily, sta attenta-

Chiudemmo il collegamento, e i semafori si accesero. Poi si spensero e partimmo.

Dalle qualifiche partivo in P5 in griglia, e feci un ottimo inizio superando Lando in P4 e salendo di una posizione.

Era strabiliante che ogni curva che giravi c'era una macchia rossa di fan della Ferrari. Ora capivo perché i ragazzi ci tenessero così tanto.

Arrivati al decimo giro, c'era un problema con le gomme.

-Box, box- dissi.
-Copy-

Mi diressi ai box, perdendo posizioni e tempo, anche se il pit stop di abbastanza veloce.

-Bene Emily, riparti in P9- mi dissero.
-Cazzo-

Premetti l'accelleratore, ero scesa di troppe posizioni.

Radio di Daniel
-Daniel, ci é stato comunicato di guardare alla tua sinistra-
-Ma come é possibile che Max mi abbia superato, andiamo- disse.
-É Emily-
-Non ci credo-

Recuperai arrivando in P8, e continuai la corsa.

Dopo vari giri ero tornata alla mia posizione iniziale, P5, dopo aver superato Pierre e Lewis, e con quest'ultimo c'era stato un piccolo divario.

-C'è qualcosa che non va- dissi.
-Copy. Che succede?- disse mio padre dalla radio.
-L'accelleratore é andato-
-Che dici Emily?-
-Non spinge a più di 120-
-Continua a spingere, mantieni posizioni-
-Copy- dissi.

Era stato inutile, tutto inutile. Nelle curve riuscivo a mantenere posizioni, ma sui tratti lineari o con poche curve mi superavano.

-P11, Emily, P11-
-Ma che cazzo-

Ritornai al Box, e lasciai la macchina, uscii mi levai il casco e lo lanciai su un tavolo.

-Emily- si avvicinó mio padre.
-Potevo farcela-
-Emily va bene, Max ha vinto-
-Appunto, se non avessi avuto quel problema all'auto sarei riuscita ad arrivare almeno tra i primi 10, così da avere punti-
-Ti prometto che aggiusteremo quel difetto-
-Lo spero-

Mi avvicinai al garage del box, e mi poggiai allo stipite. Guardai da lì le premiazioni, il podio, e l'apertura degli champagne.

Pensare di aver fallito così, per una stupida macchina.

Avrei dovuto accettarlo, comunque. Funzionava così in quel mondo, macchina veloce, posizione più avanti, macchina lenta, posizione tra gli ultimi.

Finirono i festeggiamenti, e ora ci sarebbe stata una bona settimana di pausa, prima di partire per Singapore.

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora