XXXVI

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-Emily sta tranquilla-

Mio padre cercava di tranquillizzarmi.

Era il giorno della gara, eravamo al ventesimo giro, e stavo perdendo decimi importanti a causa mia, perché rallentavo molto nelle curve.

-É difficile-
-Emily, ascoltami, quello che é successo è successo, ti devi fidare della macchina-
-Mi sono fidata, e guarda dove sono finita-
-Emily, abbiamo risistemato pezzo per pezzo, centimetro per centimetro, e lo stai vedendo-
-Si lo so, la macchina va bene..-
-Allora spingi quel pedale Emily, perché se lo vuoi arrivi sul podio-

Ero in P8, davvero scarso come risultato, ma per fortuna dietro di me non c'era nessuno che potesse darmi fastidio.

Decisi di accelerare. Era l'ultima gara di stagione, dovevo arrivare sul podio.

Raggiunsi George e con un cenno della mano lo superai in rettilineo. Così guadagnai P7.

-Ottimo sorpasso Emily-

Feci la stessa cosa con Daniel, che scosse la testa a mo di "no". Lando non la prese bene, ci fu una specie di lotta tra le nostre auto per due giri circa, ma alla fine passai, la mia auto era più veloce.

Così arrivai in P5, mancavano Carlos e Pierre da superare.

-Ciao ciao Gasly- dissi superandolo, tra me e me.

Ora la battaglia con Chilli. Mi toccava.

Era veloce. Le Ferrari erano davvero veloci. Avevo difficoltà a superarlo.

-Emily, conserva le ruote-
-Copy-

Se avessi continuato a spingere mi sarei dovuta fermare al box per il cambio ruote.

Mantenni P4 per altri giri, fino ad arrivare agli ultimi dieci.

-Box box-

Rientrai ai box, e il pit stop fu velocissimo. Dalle gomme soft mi avevano installato quelle hard. Ora si che volavo.

Avevo preso confidenza alla fine con l'auto. Mi ero lasciata andare.

-Sainz 1,8 davanti-
-Copy-

Cominciai a spingere di più, mancava poco alla fine, e volevo quel terzo posto.

Purtroppo il piccolo Carlos si allargò troppo in una curva, e internamente lo superai, e lo salutai con un bacio volante.

-Ora sei in P3 Emily- mi disse felice mio padre.

Davanti avevo Leclerc, con Max al primo posto.

Purtroppo mancavano poche curve alla fine, ma mi accontentai di un sudato terzo posto.

In box ci fu un boato, quando Max arrivò primo.

"Max Verstappen si aggiudica per la seconda volta il titolo di campione mondiale!"

Fuochi d'artificio coloravano il cielo, urla di felicità e pianti provenivano dal box e dagli spalti.

Corsi ad abbracciarlo.

-Max Max, sei fantastico-
-É grazie a te Emily, l'ho fatto per te-

Inutile dire il caos che si formò sul podio, quando cantammo l'inno olandese e poi ci bagnammo tutti con gli champagne.

Charles era sul secondo gradino, e inaspettatamente mi raggiunse e mi baciò davanti centinaia di telecamere.

Da dietro scorsi Max che faceva il gesto del cuore con le mani, e poi lo vidi bere lo champagne come per dire "viva i single". Iconico.

I flash aumentarono quando ci fu quel bacio, ormai era ufficiale, il nostro fidanzamento ora era pubblico in tutto il mondo.

...
I festeggiamenti continuarono nei box, nel paddock e quella sera andammo tutti in una discoteca, prenotata interamente dal team Redbull, ma ovviamente si infiltrarono anche altri piloti e le ragazze.

Fu una serata fantastica, tra alcol, balli, divertimento.

La stagione era finita, infondo ora tutti si sarebbero allontanati per la pausa invernale, ma speravo che noi come gruppo non lo avessimo fatto. E non fu così.

Ad un certo punto vidi Lando con le cuffie da DJ sulla console, e vidi Carlos accanto a lui a fare gesti strani.

Ero con le ragazze e scoppiammo a ridere.

Lando poi mise la canzone di Carlos, Smooth Operator, e lì Carlos salì su un tavolo e lo perdemmo.

Gli facemmo un sacco di video, per le sue mosse strane.

Charles era dietro di me, e rideva anche lui. La sua risata ormai era diventata parte delle mie giornate.

Ci completavamo, eravamo pezzi di due puzzle diversi, ma che stranamente si incrociavano perfettamente.

Quella sera tornati dalla discoteca, ci rifugiammo tutti in camera di Lando e Sara che era la più grande, e nonostante fossimo completamente ubriachi, cominciammo a parlare del viaggio.

Daniel si addormentò a bocca aperta su una poltrona, Carlos non si muoveva da mezz'ora, non connetteva più.
Max non diceva più frasi sensate, ma un Max ubriaco non te lo scordi più.

Quando fummo tutti stanchi, ognuno si ritirò nelle proprie camere.

-Hey- mi disse Charles.

Eravamo nel letto abbracciati, il fresco cominciava a farsi sentire.

-Hey-
-A cosa pensi-
-A troppe cose-
-Dimmi, sono qui per ascoltarti-
-La prossima stagione.. Perez tornerà, io sarò messa da parte. Certo questa stagione é stata praticamente un improvvisazione, ma mi ero affezionata a correre quelle gare stratosferiche-
-Sai, ho sentito che Perez forse si ritirerà, ha una certa età alla fine-
-Mi dispiace, però sono anche felice, che so, magari entro io ufficialmente nel team-
-Mm saremo nemici in pista- disse.

Sorrisi, e lui fece lo stesso. Nemici in pista ma amanti fuori.

Il suo sorriso mi faceva impazzire, forse lo notò, perché mi baciò. Fu un bacio casto, che dichiarava amore da tutti i pori.

-Ti amo- mi sussurrò poi.
-Ti amo anche io Charles-

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora