XXI

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Eravamo in aereoporto, stavamo attendendo il nostro jet, e intanto stavo smanettando al telefono.

Avevano superato dei fotografi, ma c'erano anche dei fan che hanno voluto foto e autografi dai ragazzi, cosa che mi sciocco é che anche a me chiesero le stesse cose.

Quella mattina mentre mi preparavo, Charles si presentò davanti alla porta.

Flashback
Andai ad aprire la porta, e c'era Charles.

-Cherié-
-Charles, vieni entra-

Chiusi la porta e subito il ragazzo si attaccò alle mie labbra.

-Cone faró senza di te per settimane-
-Non so-
-Mi mancherai- confessò.
-Forse anche tu- dissi.
-Come forse- disse, per poi gettarmi sul letto e farmi il solletico.

Il solletico no per favore.

-Charles smettila- dicevo con le lacrime agli occhi, a furia di ridere.
-Ti mancherò-
-Charles daiii-
-Ti mancheró si o no-
-Si si sì, basta-

Stacco le mani e rimanemmo in quella posizione non so per quanti secondi, e poi ci baciammo, era un bacio carico di passione. Ma non andammo oltre, non volevo andare oltre.

Ci salutammo, come se fosse un addio per sempre, con la raccomandazione di rivederci al termine della sua visita a Monaco.

Fine flashback

Il nostro volo era arrivato, perciò entrammo nel Gate e salimmo sull'aereo.

Mi misi affianco Carlos e ci mettemmo a parlare, poi Jenna lo chiamò e io rimasi sola.

-Posso?-
-Chiedi pure Max?- il ragazzo si sedette accanto a me.
-Come va con Charles?- chiese.

Perchè quella domanda? Non me l'aveva mai chiesto prima d'ora.

-Benissimo, perché?-
-No era solo per sapere- disse.

Decollammo e quando fummo già in pieno cielo io e Max continuammo a parlare fino a quando mi poggiai sulla sua spalla e cominciai a dormire.

...
-Ahhhh! Uno squalo- urlò Sara.

Eravamo arrivati nel nostro villaggio. Era qualcosa di strepitoso.
Avevano prenotato in un villaggio che aveva le casette sull'acqua, quelle che si vedono proprio sui social.

L'acqua era cristallina ed eravamo arrivati da un paio di ore, giusto il tempo di prepararci per andare al ristorante.

In quel momento eravamo sul corridoio che conduceva alle varie casette, quello sospeso sull'acqua, e Sara aveva appena visto uno squalo.

-Sara é normale- disse Lando.
-Dormiremo sopra gli squali- disse.
-Si li cavalcheremo come unicorni- disse Jenna, sbattendosi una mano sulla testa e provocando una risata generale.

Ci dirigemmo al ristorante, che era in una duna sulla spiaggia, contornata da palme e cespugli tropicali.

Apparte le zanzare e le mosche, era tutto un sogno.

Ci sedemmo nel tavolo prenotato da noi e cenammo, con tutti i cibi preparati dall'hotel, quella sera c'era come tema "tema inglese".

Terminata la cena decidemmo di farci il giro di quell'isoletta, che era un isola privata e quindi si poteva tranquillamente fare una passeggiata a piedi.

La camminata durò circa un oretta, e nel mentre tutte le coppiette erano una accanto all'altra, e io e Max eravamo rimasti indietro a parlare.

-Io ho paura che quelli si diano da fare, e finiscano in acqua- dissi ridendo.
-Ma tu ti immagini, c'è li ritroviamo in camera tutti  bagnati, e nudi..- disse Max disgustato.

Avevamo le camere separate, io avevo una bellissima camera matrimoniale e lui anche. Peró nel caso avremmo dormito insieme, tranquillamente.

Arrivati di nuovo al villaggio come previsto Jenna e Carlos si dileguarono, invece Lando e Sara rimasero con noi un altro po', ma andarono via anche loro.

-Giochiamo a biliardino- proposi.
-Io sto in coppia con te- disse Max.
-Io e Daniel contro di voi- disse Pierre.

In questa vacanza ci avevano seguiti anche Pierre, Daniel e Lance. Anche loro sarebbero stati con noi nelle due settimane di soggiorno sull'isola.

-Cazzo Emily ci sai fare- disse Pierre.
-L'oratorio é servito a qualcosa-
-Non ci credo, andavi in oratorio- disse Max.
-Che problema c'è- dissi.

Max e gli altri due ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere.

-Io non vi capisco- dissi seria.
-Tu, tu in oratorio- continuò Daniel ridendo.
-No ragazzi basta ora mi sono offesa- dissi andandomene via, ovviamente stavo scherzando.

Andai su una piattaforma con un gazebo e sotto di esso un amaca e una panchina sospesa.

-Scusaci per prima, semplicemente ci faceva ridere.. vabbè si hai capito- disse Pierre.

I ragazzi si sedettero sulla panchina, mentre io rimasi sull'amaca.

-Ora che torniamo mi piacerebbe provare il simulatore-
-Si vabbè allora prenditi la mia macchina e guida tu- disse Max.
-No davvero, mi piacerebbe- dissi girando la testa verso i ragazzi.
-Scommettiamo che fai un tempo migliore di Max- disse Daniel.
-Io ci sto, a soldi?- chiese Pierre.
-Non ci riuscirà mai- disse Max fiero.
-Vedremo Verstappen, vedremo- dissi.

Rimanemmo li a parlare per molto tempo, poi però il sonno cominciò a farsi sentire, avevano ore e ore di volo addosso, anche con il jet lag.

-Beh ragazzi, io vado a dormire-
-Si anche io, ti accompagniamo- disse Max.

Ci dirigemmo tutti e 4 verso le casette sospese, i ragazzi mi lasciarono davanti la mia e ci salutammo, così potetti entrare.

Charles

Hey

Hey Charles

Come va la vacanza?

Tutto bene, le coppiette si sono dileguate un oretta fa.

Con chi sei rimasta?

Max, Pierre e Daniel. Li ho stracciati a biliardino.

Immagino le loro facce.

Si sono messi a ridere

Perché?

Perché ho detto che ho imparato all'oratorio

Avrei fatto la stessa cosa

Ma come ti permetti Leclerc

Scusa scusa, non lo dirò più

Ho sonno ora, ci sentiamo domani?

Certo, comunque penso che lunedì sarò da voi, avete una stanza per me?

Non credo, dormirai con Max.

Dai

Lo so, ma con me non dormi :))

Con Max non dormo, quindi busserò alla tua porta.

Vedremo, notte Leclerc

Buonanotte Horner ❤️

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora