VIII

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Avviso
Ho deciso di non rispettare l'organizzazione delle gare in ordine cronologico, ma anche di non scrivere alcune delle date, così da non allungare troppo la storia. Grazie per tutto🫶🏻

Era passato altro tempo da quando Max aveva vinto a Imola, quest'anno stava spaccando. Aveva già acquisito molte pole, e questo non faceva che aumentare le sue possibilità di vincere il mondiale.

Eravamo in Canada, per il Gran Premio di Montreal. Lo stato della Canada era bellissimo, proprio come nei film. Solo che siccome eravamo a giugno, non c'erano tutte le foglie secche per le strade.

Nel nostro hotel c'era una situazione di tensione, il giorno dopo ci sarebbe stata la gara.

I piloti con noi ragazze eravamo tutti in una sala gioco nei sotterranei dell'hotel, se così si poteva definire.

-Carlos obbligo o verità- disse Lando.
-Verdad chico- rispose.
-Chi é la ragazza più bella in tutta la sala-
-Chico, devo dirlo per forza?- chiese.
-Si amico-
-Potrebbe essere Jenna- rispose Carlos guardandola.

Sapevo che c'era del tenero tra loro due, dopo il Gran Premio di Monaco, ma non così tanto.
Io e Sara ridemmo.

-Ok ok basta, Emily obbligo o verità- disse Carlos cambiando argomento.
-Obbligo-
-Ti obbligo a dirci il tuo più grande segreto-

Gli occhi di Charles si piantarono sui miei.

-Non ho un grande segreto- dissi.
-Certo- disse Charles ghignando.
-Che c'è Charles, hai qualcosa da dire?- chiesi.
-Assolutamente no-
-Bene, comunque, credo che il mio più grande segreto sia, che una volta bevvi così tanto da vomitare addosso al proprietario del locale. Inutile dire che mi sbatté fuori dal locale-
-Pensavo chissà che fosse- disse Daniel.

Ridemmo tutti. Mio turno.

-Charles- pronunciai il suo nome.
-Verità- rispose lui.
-Sara é l'unica donna nella tua vita in questo momento?- chiesi guardandolo con sfida.
-Si-

Sara mise la sua mano su quella del ragazzo, è lui gliela strinse.
Falso.

-Bene ragazzi, che ne dite di salire sopra?- disse Lance spezzando il ghiaccio.

Tutti annuirono e salimmo al piano di sopra, dove continuammo la nostra serata tra chiacchiere, scherzi e battute.

Ad un certo punto però trovai Charles fissarmi, e mi fece un cenno con la testa. Dopodiché andó via.

Era un cenno di seguirlo. Ora cosa voleva?

Decisi di seguirlo, senza farmi vedere dagli altri. Entró in un corridoio illuminato e poi svoltò a destra, poi a sinistra.

Mi ritrovai in un giardinetto che non avevo mai notato prima d'ora.

-Cosa vuoi- dissi.
-Non ha nessun segreto?- disse il ragazzo.
-No, posso andare?-
-Quindi quello che é successo nell'ascensore..- disse avvicinandosi.

Mi guardai intorno, controllando che non ci fosse nessuno. Non volevo che qualcuno scoprisse che eravamo lì. Charles si frequentava con Sara e se lei fosse venuta a sapere dell'ascensore, solo dio sa la sua reazione.

-Non é successo niente- risposi.
-Niente di niente?- chiese.
-Niente, siamo solo rimasti bloccati- dissi tranquillamente.

Non ero affatto tranquilla. Dei piccoli brividi percorsero la mia schiena nel momento in cui i suoi occhi brillarono di lussuria.

C'era qualcosa nel mio stomaco che si muoveva, quegli occhi.

-Allontanati Leclerc- dissi.
-Che c'è, hai paura di cedere?- chiese.
-Assolutamente no-

Ormai era a pochi millimetri dalla mia bocca, c'era qualcosa che ci legava.

-No- dissi. Lo guardai e poi mi allontanai, lasciandolo li sono in quel giardinetto.

Non potevo. Non volevo.

Non so se lo volevo o no.

Tornai nella hall, dagli altri ragazzi, ormai era mezzanotte passata e decisi di andare in camera a riposare. Cosa stava succedendo.

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora