XIX

1.7K 39 1
                                    

-Buongiorno principessa-

Aprii lentamente gli occhi, mi sentivo uno schifo.

Improvvisamente tutti i ricordi della giornata precedente mi caddero addosso, come una secchiata di acqua fredda a prima mattina.

-Giorno-
-Come stai-

Come sto? A dire il vero non ne ho idea. Mi sento.. vuota. Non so spiegarlo. Mi sentivo stanca, stanca di tutto. Ma allo stesso tempo ero distrutta, arrabbiata, delusa.. Tutte queste emozioni mischiate nella mia testa.

-Bene-

Mi uscì solo questa parola, lieve. Sembrava più per convincere me stessa che per dirla a Charles.

-So che non é così-
-So che lo sai-

Mi sistemai in una posizione più comoda.

-Non lo so Charles, é come se il mio più grande incubo si fosse presentanto davanti, cazzo. É così.-
-Lo so Emily, ma ora é tutto finito. Ci sono io con te-

Non dissi nulla.
Ci sono io con te.
Anche io Charles.

-Dovrei parlare con mio padre-
-Lo so, non sapevo che lui sapesse-
-Doveva saperlo.. é stato lui a convincermi di denunciarlo. Lo amavo Charles, nonostante le sue orribili azioni, lo amavo. Sono stata una tale stupida-
-Non eri stupida, quando si é innamorati si fanno cose che non potresti nemmeno immaginare. Ho provato quella sensazione, fidati-
-Si ma ci sono cascata, e ora ne ripago le conseguenze-
-So che se ti dicessi di non pensarci sarebbe una cosa stupida, ma provaci per favore. Fallo per me. Mi distrugge vederti in queste condizioni-

Sospirai e guardai il soffitto.
Rimanemmo in silenzio per non so quanto tempo, abbracciati nel letto.
Trasmetteva tranquillità.

...
-Papà-
-Emily, ascolta mi dispiace per tutto io non..-
-Papà tranquillo, va bene-
-Mi dispiace così tanto- disse venendomi incontro per poi abbracciarmi. Ricambiai.

Era mio padre, l'unica persona a cui ero stata vicina nonostante tutto e tutti.

-Ti perdono- dissi.
-Grazie Emily, sei la cosa più importante della mia vita- disse.

Gli sorrisi. Era un sorriso carico di felicità, dopo tutto quel buio.

-Papà ora va, c'è una gara da vincere, hanno bisogno di te-
-Grazie Emily- disse, per poi andare via.

Avrei dovuto dare una spiegazione a un po' di persone, e andai prima dalle ragazze.

Ci sedemmo tutte e tre e gli dissi tutto, dall'inizio, alla fine.

-Emily.. ci dispiace così tanto-
-Non é colpa vostra ragazze, succede-
-No Emily, cristo come mi sento in colpa-
-No Jenna, non sentirti così per favore. É passato molto tempo e ora sto cercando di dimenticare. Certo l'avvenimento di ieri non ha aiutato, ma ci sto comunque provando-
-Fai bene, un consiglio. Sta con Charles, vedo come vi guardate, lui ha sempre voluto te- disse Sarà.

Mi girai, non capivo.

-Ma che dici Sara-
-Emily non sono ceca, ti guarda come se fossi la cosa più preziosa del paddock. Emily non mi importa se é stato con me, l'ho passata. Ora già sto frequentando un altro- disse pulendosi la spalla orgogliosa.
-Nome, ora- dissi.
-Lando, ragazze- disse.

Io e Jenna ci guardammo, e sorridemmo.

-Beh in realtà io e Carlos..-
-Si lo sappiamo.-
-Come lo sapete- disse scioccata.
-I muri sono sottili, la notte-

Jenna cambiò colore, da un rosato a un rosso acceso.

-Scusate se abbiamo interrotto il vostro sonno- disse.

Scoppiammo tutte e tre a ridere, alla fine, eravamo un trio meraviglioso.

Ne Lando né Carlos mi dissero nulla, ero indignata, in senso buono.

-Carlos Sainz-
-E ora cosa ho fatto- disse spaventato.
-Mi devi dire qualcosa-

In quel momento passò Lando, perfetto.

-Hey tu dove pensi di andare-
-Alla mia motorhome?-
-Nono caro, tu e Carlos venite qua ora-

Dovevate vedere le loro facce, temevano il peggio.

-Allora? Non mi dovete dire niente?-
-Ma di cosa parli?- chiese Lando.
-Insomma vi fate le mie amiche e non mi dite niente- dissi sorridendo.

Sembrava che avessero appena ricominciato a respirare, scoppiai a ridere.

-Noi volevamo dirtelo-
-Tranquilli ragazzi, non c'è problema- dissi dando una pacca alle loro braccia.

Li salutai e tornai nel paddock, trovai Max.

-Max, ti devo dire molte cose-
-Direi proprio di sì- disse.

Ci sedemmo nella sua motorhome e si mise comodo.

-Allora apparte quello che é successo ieri, ma lasciamo perdere- dissi abbassando la testa
-Charles ci vuole provare davvero- dissi.
-Cosa?-
-Si Max, gli provo a dare un opportunitá. Non mi fido ancora del tutto, ma penso possa andare bene-

Mi guardò sfupefatto.

-Emh, sono felice-
-Che c'è?-
-No nulla, ho solo paura per te. So com'é Charles, potrebbe.. spezzarti il cuore. Ma vedo come ti guarda- non era convinto.
-Va bene- dissi sorridendo.

Mi nascondeva qualcosa.

Uscii dalla motorhome, erano le 14 circa e tra poco sarebbe iniziata la gara.

How about a kiss?     Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora