Il mattino dell'11 settembre 2001, un martedì, presero il comando di quattro aerei di linea passeggeri (due e due ) in viaggio verso la (tre diretti a e uno a ), decollati dagli aeroporti di , e . Tutti gli aerei furono appositamente scelti perché pronti a lunghi voli e, quindi, carichi di carburante.
I quattro voli erano:
1 un aereo Boeing 767, partito dall'Aeroporto Internazionale Logan di alle 7:59 e diretto a Los Angeles con a bordo 76 passeggeri, 11 membri dell'equipaggio e 5 dirottatori. Gli attentatori fecero schiantare il volo contro la Torre Nord del World Trade Center alle 8:46.
2 un aereo Boeing 767, partito anch'esso dall'Aeroporto Internazionale Logan di alle 8:14 e diretto a Los Angeles con a bordo 51 passeggeri, 9 membri dell'equipaggio e 5 dirottatori. L'aereo si andò a schiantare contro la Torre Sud del World Trade Center alle 9:03.
3 un aereo Boeing 757, decollato dall' alle 8:20 e diretto a Los Angeles con a bordo 53 passeggeri, 6 membri dell'equipaggio e 5 dirottatori. L'aereo si schiantò contro la facciata ovest del Pentagono, nella Contea di Arlington, in Virginia, alle 9:37.
4 un aereo Boeing 757, decollato dall', in , alle 8:42, e diretto a San Francisco, con a bordo 33 passeggeri, 7 membri dell'equipaggio e 4 dirottatori. A causa di una rivolta dei passeggeri, l'aereo non colpì l'obiettivo previsto e precipitò in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, alle 10:03. Si ritiene che l'obiettivo di questo sarebbe potuto essere il di Washington o la Casa Bianca.
La copertura mediatica degli avvenimenti fu molto estesa sia durante gli attacchi che dopo, iniziando pochi attimi dopo il primo attacco al World Trade Center.
I dirottamenti e gli attentati
Alle 8:46, cinque dirottatori fecero schiantare il sulla facciata settentrionale della Torre Nord del World Trade Center (WTC 1). Alle 9:03, altri cinque dirottatori, al comando del , fecero schiantare il velivolo nella facciata meridionale della Torre Sud (WTC 2). Cinque dirottatori, poi, diressero il contro la facciata ovest del Pentagono alle 9:37. Infine, alle 10:03, un quarto aereo, il , precipitò in un campo in Pennsylvania al termine di uno scontro tra passeggeri e dirottatori. Si ritiene che l'obiettivo del volo 93 sarebbe potuto essere il di Washington o la . Le registrazioni della di quest'ultimo volo hanno infatti rivelato che l'equipaggio e i passeggeri tentarono di sottrarre il controllo dell'aereo ai dirottatori dopo aver saputo, per via telefonica, che quella mattina altri aerei erano stati dirottati ed erano stati fatti schiantare contro degli edifici. Secondo la trascrizione della registrazione, uno dei dirottatori diede l'ordine di il velivolo quando fu chiaro che ne avrebbero perso il controllo a causa dei passeggeri. Poco dopo, l'aeroplano si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella , alle 10:03:11. In un'intervista rilasciata al giornalista di Yosri Foda, affermò che l'obiettivo del volo 93 era il di , il cui era «la facoltà di Legge».
Nel corso dei dirottamenti, alcuni passeggeri e membri dell'equipaggio furono in grado di effettuare chiamate con l'apparecchio radiotelefonico aria-superficie della GTE e con i telefoni cellulari; costoro furono in grado di fornire dettagli su quanto stava accadendo. Si riuscì a comprendere come diversi dirottatori fossero a bordo di ciascun aeroplano e che costoro avevano usato spray urticante e lacrimogeni per sopraffare i membri dell'equipaggio e tenere i passeggeri fuori dalla cabina della prima classe. Si capì, inoltre, che alcune persone a bordo degli aerei erano state accoltellate. I terroristi avevano preso il controllo dei velivoli usando coltelli e taglierini per uccidere alcuni e almeno un pilota o un passeggero, tra cui il comandante del volo 11, John Ogonowski. La stabilì che due dei dirottatori avevano precedentemente acquistato attrezzi multifunzione di marca Leatherman. Un assistente di volo dell'American Airlines 11, un passeggero del volo 175 e alcuni passeggeri del volo 93 riferirono che i dirottatori avevano delle bombe, ma uno dei passeggeri disse anche di ritenere che si trattasse di ordigni inerti. Nessuna traccia di esplosivi fu trovata nei luoghi degli impatti. Il Rapporto della Commissione sull'11 settembre afferma che le bombe erano probabilmente false.