Al centro della storia troviamo un gruppo di collegiali texani che, durante un viaggio, finiscono nelle mani di una famiglia di assassini, per altro dediti al cannibalismo, tra cui spicca Leatherface (Faccia di Cuoio), un barbaro killer che indossa una maschera di pelle umana e fa a pezzi le sue vittime con una motosega.
Il film, diretto da Tobe Hoope riscosse alla sua uscita un grande successo di pubblico, ma per la violenza estrema di molte sue scene venne messo al bando in molte nazioni e non furono pochi i cinema a toglierlo dalla loro programmazione. Diventato un cult nel corso degli anni - e aver dato origine a molti dei topos del cinema slasher -, Non aprite quella porta ha anche dato il via ad un fortunato franchise, composto da vari sequel, prequel e remake, per un totale di 8 film.
Il film Non aprite quella porta è ispirato, nella figura di Leatherface, a quella del serial killer statunitense Ed Gein, che al momento del suo arresto venne ritrovato in possesso di nove maschere di pelle umana e di una serie di altri oggetti creati dal corpo e con la pelle delle sue vittime. Come la casa degli assassini del film, quella di Gein era stata decorata con le parti degli uomini e delle donne che aveva ucciso o di cui aveva trafugato il cadavere (come ad esempio una lampada realizzata con una colonna vertebrale). Il suo personaggio fu d'ispirazione per altri killer cinematografici come il Norman Bates di Psycho o James Gub/Buffalo Bill de il silenzio degli innocenti.