Quella notte non riuscii a chiudere occhio. Tutte le volte che mi addormentavo lui era li. Non lo avrei più rivisto, questo era certo, ma come potevo fare? Conoscendolo si sarebbe tranquillamente presentato sotto casa mia se fossi sparito senza un buon motivo. Non mi era mai successa una cosa simile, e avevo davvero paura. Piacevo ad un ragazzo. Ad un maschio. Era abbastanza ovvio che fosse così. Continuavo a convincermi che avevo timore che allungasse le mani o che si facesse un'idea sbagliata, ma in fondo lo sapevo che c'era dell'altro. Lo sapevo ma non potevo ammetterlo o accettarlo. Mi raggomitolai nelle coperte, nella speranza di nascondermi dai miei problemi. Non potevo parlarne con nessuno, anche perché nemmeno io ero sicuro di quello che mi stava succedendo. Mi sedetti sul letto, nel buio della mia camera. Che Vincent fosse il problema era stato stabilito. Come potevo risolverlo?
1: Non vederlo mai più
2: Non rispondere ai suoi messaggi
3: Andare in chiesa il giorno dopo e confessarmi
4: Non mandare affanculo i precedenti punti
Avere un piano d'azione mi tranquillizzò. Mi sdraiai, finalmente trovando un po' di pace. Dopo qualche secondo di beatitudine, il mio telefono suonò. Mi tirai su di scatto e lo afferrai. Non aprii la notifica ma lessi i messaggi
V- Scusa l'orario, so che è tardi e probabilmente stai dormendo
V- Per caso sabato sera hai da fare?
V- Prometto che se mi dici di no lo accetterò
Ok, era sicuramente una prova, una tentazione. Bastava spegnere il telefono e ignorare i messaggi. Il giorno dopo avrei pensato a come rifiutare. Appoggiai il telefono sul comodino, il cuore mi batteva forte. Stavo per rimettermi a letto quando il telefono squillò di nuovo. Lo afferrai di nuovo
V- Mi dispiace per quello che è successo con Grayson
V-Prometto che sabato non ci sarà
V- Ok, ti lascio dormire, però pensaci per favore
V- Mi piacerebbe molto se tu venissi. Notte
Quando smise di scrivermi rimasi immobile, le mani mi tremavano. Non ci pensai nel momento in cui schiacciai sulla notifica
N- Cosa ci sarebbe sabato?
A velocità record Vincent tornò online
V- Ci sarebbe un festino poco lontano dalla città
No, non se ne parlava. Non poteva davvero chiedermelo dopo che lui era stato il primo a non volermi l'ultima volta e dopo tutto quello che mi era successo
N- Non mi volevi neanche, l'ultima volta
Mi resi conto solo dopo di quanto quella frase fosse un doppio senso. Strinsi il cellulare fra le dita, sentendo la stanza riscaldarsi. Lanciai il telefono sul cuscino e rimasi immobile. Volevo controllare se avesse visto il messaggio o se stesse rispondendo, ma mi imposi di rimanere immobile. Durai circa quindici secondi.
V- L'ultima volta era diverso, ero solo preoccupato che ti mettessi nei guai quando non potevo tenerti d'occhio
N- Nessuno ti aveva chiesto di farlo
V- Infatti guarda cos'è successo
V- Quello che intendo è che ora posso tenerti con me per una buona ragione
V- Oddio aspetta, suona male
V- Intendo che ora possiamo tenerti d'occhio senza che risulti strano
O Madre Santa perché a me? Lo faceva apposta, non c'erano altre spiegazioni
V- Quindi verrai? Ti passo a prendere io
Era una pessima idea. Dovevo dire di no. Era esattamente il tipo di situazione che volevo anzi, dovevo, evitare. Deglutii mentre rispondevo
N- Ok, che sabato sia, a patto che nessuno provi a rapirmi o altro
V- Ottimo, vedrai che sta volta ci divertiremo
N- Se lo dici tu
N- Ora vado a dormire, notte Vinc
V- Sogni d'oro principessa
Sotto una specie di shock spensi il telefono e lo rimisi al suo posto. Erano le due passate. Mi sdraiai, rifiutandomi di ammettere quello che avevo appena fatto. Ero un coglione, non c'erano dubbi. Premetti la faccia sul cuscino mentre realizzavo cosa avevo appena fatto. La cosa bella è che avevo infranto solo una regola. La quarta.
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My Dear God
RomanceVincent è un ragazzo strano, lo sanno tutti. Nico è un ragazzo strano ma nessuno lo saprà mai. Nico odia i gay. Vincent no, direi di no. Nico ama odiare tutti. Vincent vorrebbe odiare di meno e amare di più. Vincent ansima il suo nome. Nico gli dice...