Penso che ieri sia stato il giorno più lungo della storia, se non il peggiore.
Non ricordo quasi nulla dalla medicazione al braccio in poi, ricordo solo che Zane mi stava parlando e poi ho visto il buio.
Il carico è stato troppo da sopportare, avevo bisogno di un aiuto così mi sono affidata a degli aiutanti, un po' di antidepressivi; non sono mai stata una ragazza che facesse uso di queste robe, e se dico mai è mai, però non so come mi sono ritrovata ad ingerirle tutte contemporaneamente.
Pochi minuti fa mi sono svegliata e accanto a me, come sempre non c'era nessuno, a parte le costose coperte in seta bianche; a riprendermi ancora di più dal mio shock momentaneo è uno strano conato di vomito proveniente dal mio stomaco, mi precipito subito in bagno e dopo aver alzato la tavoletta mi accascio a terra e con la testa nel water inizio a rimettere tutto, ecco, questo è uno degli effetti scatenanti.
Questa è stata la prima ma anche l'unica volta che io abbia fatto questa cosa, era solo una situazione di emergenza.
Continuo a rigettare tutte le pillole e anche qualche forchetta di lasagna dal mio stomaco e dopo aver finito mi dirigo subito dritta in doccia, ne avevo estremamente bisogno.
Dopo aver lavato i capelli e insieme il corpo, penso di essermi ripresa, o almeno spero; mi asciugo con un asciugamano e spalmo la crema al cocco di Sol de Janeiro sulla pelle, rimetto su la mia solita vestaglia da casa nera e vado dritta in cucina per fare colazione, si erano accorti tutti della mia mancanza di peso, anche se non me lo facevano notare, si vedeva che lo avevano capito o almeno io credevo di essere riuscita a nasconderlo bene, invece non è così.
Saluto Ellen con un bacio sulla guancia e mi siedo sullo sgabello dell'isola della cucina, ormai io ed Ellen eravamo amiche, quelle poche volte che sono stata qui mi ha sempre accolta bene e molto spesso mi parla dei suoi figli e della sua relazione con suo marito, entrambi sono nati lo stesso giorno nello stesso ospedale e si sono conosciuti per puro caso al collage, all'inizio non si sopportavano, si odiavano letteralmente, lei disturbava lui e viceversa, poi si sono ritrovati insieme in punizione a scuola per tutto il pomeriggio e di lì si sono innamorati, ora sono sposati e hanno un figlio di cinque anni di nome Chuck.
Questa storia mi ricorda qualcosa.
Comunque; arrivo in cucina e inizio a comunicare con Ellen "ciao El, potresti prepararmi qualcosa?" le chiesi con il sorriso sul volto ma ancora scombussolata per ieri "certo signorina Reyes" mi rispose, odiavo quando le persone a me più care iniziavano a darmi del lei anche quando non ce ne è bisogno "El ti ho sempre detto di chiamarmi Aria, solo Aria" le dissi e lei annuì.
Proprio sotto i miei occhi, pochi minuti dopo arrivò un piatto caldo dal profumo inebriante, era la solita colazione americana, bacon, uova e pancake, insieme ad una tazza di caffè; la ringraziai e incominciai a mangiare ciò che almeno potevo.
Dopo aver finito tutto, e si ci ero riuscita, non so come, mi venne il dubbio di dove fosse finito Zane, entrai nella nostra camera da letto e notai il suo solito Rolex, quello che teneva sempre al polso per ogni occasione, sul tavolino vicino a due poltrone, era strano, lo portava sempre con sé, andai dritta nella cabina armadio e notai anche la sua valigetta ventiquattr'ore sul divano in mezzo ai grandi scaffali pieni di robe firmate.
Tornai in salotto, dove c'era proprio Ellen e le domandai "El sai per caso dove è finito Zane?" la donna smise di fare ciò che stava facendo e posò tutta la sua attenzione che prima era diretta verso il tappeto su di me "no signor- Aria, è uscito stanotte ma poi non è più tornato" mi rispose per poi ritornare al suo lavoro, annuì distratta e mi diressi di nuovo nell'armadio.
Dopo ben dieci minuti ero pronta, indossai i soliti pantaloni aderenti neri di pelle e come pezzo di sopra un giubbotto di pelle questa volta marrone con un effetto simile ad uno rovinato, gli stivali questa volta dello stesso colore del giubbotto e la mia borsa di Dior a spalla, mi truccai sempre molto semplice e lisciai i capelli con la piastra, avevo bisogno di uscire, di perdere la testa e i pensieri per qualche ora.
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Stay with me
Teen FictionROMANZO MAFIA- dark romance La giovane Aria Thorpe, figlia di un noto imprenditore, si ritroverà in un matrimonio combinato a causa dei noti affari di suo padre. Aria non è la semplice ragazzina diciannovenne acqua e sapone ma è una distruttiva mac...