23- She needs him

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ZANE POV

Cazzo che dolore.

Quella stronza mi ha dato un cazzo di calcio dritto nei coglioni.

Sicuramente avrà qualche problemino in quella testolina vuota tutta capelli.

Cercai di risollevarmi dal muro su cui mi ero poggiato e mi rimisi in piedi cercando di lasciare il dolore da parte e ritornare in me; feci un respiro abbastanza profondo e mi incamminai verso la camera da letto per potermi lavare e poi tornare al mio lavoro.

Superai la porta e ad accogliermi fu il corpo completamente nudo di Aria coperto solo da una mutandina in pizzo nero, ormai non aveva più pudore con me, non è mai stata una di quelle ragazze timide che hanno paura anche a toccare un uomo o addirittura a guardarlo, lei ne è il completo contrario, si sentiva a suo agio.

Non mi degnò di nessuno sguardo e continuò a scrivere qualcosa sul suo cellulare molto velocemente, poi si diresse verso la stanza adiacente alla nostra dove c'era la cabina armadio e tornò vestita questa volta con la sua vestaglia; non ci feci tanto caso e mi diressi in bagno pronto per togliermi tutto il sudore di dosso, io invece ero uno che non chiudeva la porta del bagno, non me ne importava tanto sinceramente, se avrebbe voluto guardarmi l'avrebbe potuto fare, mi spogliai dei vestiti che avevo, un solo pantalone della tuta visto che la maglietta l'avevo lasciata lì, e incominciai a lavarmi insaponandomi il corpo insieme ai capelli, rispetto a lei i miei flaconi si dividevano in bagnoschiuma e shampoo mentre dalla sua parte c'erano robe e robe per tutti i tipi di usi e capelli, creme per la doccia e balsami con tutti odori diversi, che sicuramente non avrebbe mai usato.

Dieci minuti dopo ero ritornato me stesso, mi preparai con un jeans nero con alcuni strappi sulle ginocchia e una t-shirt bianca e mi diressi verso quello che era il mio nuovo ufficio, ho dovuto pagare una fortuna per farmelo ricostruire in meno di cinque giorni, ora i lavori sono ancora in corso, sto aggiungendo giusto qualcosina che prima non c'era e sono sicuro che alla fine verrà molto più bello di come era prima.

Il gesto che fece Aria la scorsa notte non passò inosservato ai miei occhi, non mi piacque, io la volevo solo aiutare per cercare di diminuire i suoi incubi che ripetutamente avvenivano ogni notte non facendomi dormire, e si me ne accorgevo ogni qual volta si svegliava in preda all'ansia e poi si alzava dal letto tutta tremante per poi chiudersi in bagno e restare lì per diversi minuti, poi quando tornava era come se non fosse successo niente di importante, si rimetteva nel letto e si girava dandomi le spalle, questa era una delle opzioni perché molto spesso quando succedeva non ritornava dove era prima che avesse avuto un incubo ma usciva direttamente dalla camera e penso che si dirigeva nella stanza insonorizzata dove si allenava per ore, penso che questo lo aiutasse.

Comunque parlerò direttamente con lei su questo, come gli avevo già detto alcuni giorni fa di cercare di mangiare il più possibile o me ne sarei occupato io personalmente con le dure, si l'avevo minacciata, ma a suo beneficio, non dicerto per il mio, anzi me ne sarei dovuto fregare altamente.

Indossai il giubbotto di pelle che usavo per uscire di solito la sera e presi l'ascensore per andare giù in garage, tanti piani dopo finalmente arrivai e con le chiavi della mia moto Honda CBR nera opaca e il casco con la visiera dello stesso colore andai via; non sapevo dove stessi andando di preciso però intrapresi l'autostrada e partì sfrecciando e rimbombando con il motore per tutto il tragitto.

Tra continui sorpassi e tante accelerazioni arrivai alla mia destinazione, Boston, precisamente alla vecchia villa di Aria, misi le frecce e svoltai dritto a destra diretto lì, non era poi così tardi, guardai il mio Rolex e notai che era ormai notte, ma non mi fermai.

Continuai a sfrecciare per le vie colme di persone fin quando non arrivai nella grande e maestosa villa Thorpe, mi feci aprire dalle guardie il cancello e ci entrai dentro per poi parcheggiare il mio gioiellino proprio sotto le scale che portavano all'entrata, sarebbe stata roba di pochi minuti e poi me ne sarei andato, stavo facendo anche troppo.

Stay with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora